Tutti rigorosamente con il green pass gli invitati al matrimonio, ma il giorno dopo la cerimonia si scopre un focolaio di positivi, compresi gli sposi, anche se tutti asintomatici. È quanto accaduto la settimana scorsa a Recanati durante un pranzo che si è tenuto in un noto ristorante della zona.

Dopo la cerimonia, gli sposi, come da tradizione, hanno salutato amici e parenti con una grande festa dove per entrare era necessario esibire il green pass per attestare la propria situazione nei confronti di quel maledetto Covid. Il martedì dopo, però, una delle invitate al matrimonio ha avvertito la famiglia degli sposi che da un esame del tampone molecolare aveva scoperto, purtroppo, di essere positiva al virus.

Immediatamente è scattato l’allarme non solo nei confronti di tutti gli invitati, ma anche per quelle persone che fra lunedì e martedì avevano avuto contatti con qualche invitato al matrimonio. Il numero dei positivi si è così allargato a macchia d’olio dall’invitata alla madre, al collega di lavoro, al cliente visitato e via via.

Per gli sposi, entrambi risultati positivi, addio viaggio di nozze e quarantena per tutti, anche per chi, per prudenza, ha avuto l’esito negativo al tampone.

Negli anni l’anniversario di nozze di questa giovane e bella coppia sarà festeggiato con un po’ di amaro in bocca per il dispiacere e le lacrime versate per l’epilogo della festa che proprio non si aspettavano.

Una riprova comunque ulteriore che il vaccino non garantisce, purtroppo nessuno, di essere contagiato e di contagiare.

 

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17 commenti

  1. Mi stona il commento finale perchè è un incoraggiamento a non vaccinarsi dal momento che tanto non serve a niente.Ma nei Paesi dove si è andati oltre la pandemia ha dilagato.Il vaccino non garantisce al 100%,ma sicuramente riduce i rischi di contagi,gravido di pericoli per molta gente.

  2. “Una riprova comunque ulteriore che il vaccino non garantisce, purtroppo nessuno, di essere contagiato e di contagiare.”
    certe cose se le potrebbe risparmiare…… chi vuol capire capisca
    Il vaccino evita di mandarti in camera intensiva.

  3. Massimo Belelli on

    Basta con queste cazzate, il vaccino garantisce eccome, di sicuro c’erano persone che, senza vaccino e con il green pass ottenuto con tampone rapido, si sono recate al matrimonio o chi, pur avvertendo i sintomi, non è rimasto a casa. Chi fa disinformazione in un momento come questo è corresponsabile di cio’ che potra’ avvenire, a mio avviso. La cosa è seria, e seria deve essere l’informazione. Chi si vaccina, si infetta ed infetta meno, ma soprattutto, non toglie posti letto a chi ha bisogno di cure per patologie diverse dal Covid e soprattutto non rischia la MORTE o il ricovero in terapia intensiva. Non si puo’ continuare a scherzare sulla questione, nè a strumentalizzarla per un pugno di consensi. SIAMO SERI

    • Hai perfettamente ragione, parole sante!!!
      ma come si fa a scrivere certe cose? “Una riprova comunque ulteriore che il vaccino non garantisce, purtroppo nessuno, di essere contagiato e di contagiare.”
      Qui purtroppo regna l’ignoranza.
      Mi dispiace per le parole “povere” ed inappropriate scritte dal giornalista, ma soprattutto mi dispiace per gli sposi e tutti i contagiati, per la loro festa rovinata da questo triste episodio.

    • Elisabetta Baleani on

      Caro Massimo, mi dispiace, ma il vaccino non è un vaccino vero e proprio, ma una profilassi, che è cosa ben diversa. Prova ne sono gli infetti vaccinati, benchè asintomatici. Nemmeno è vero che chi fa la profilassi (non il vaccino), tolga posti letto agli ospedali. Ormai è vero il contrario: siccome quasi tutti abbiamo fatto la profilassi (che non è un vaccino), molti posti letto sono occupati dai “vaccinati”. Questo non significa non fare la profilassi, ma dire come stanno le cose. Cioè che la profilassi aiuta ma non risolve assolutamente. Infatti dopo due anni siamo punto e a capo. Questo è, come dici tu, essere seri.
      Se persone che hanno fatto anche la terza dose devono pure fare, a spese proprie, tamponi su tamponi per andare a pranzo o al cinema (come vorrebbe adesso Speranza), allora è evidente che c’è qualcosa che non va.

      • Massimo Belelli on

        non è come dici, e ti posso garantire, visto che li trasporto che chi viene ricoverato è 99 volte su 100 non vaccinato. Anche se fosse profilassi, il fatto che chi non la voglia fare occupi il posto di chi purtroppo deve affrontare un intervento o peggio debba fare delle cure oncologiche pesanti che richiedono disponibilità di terapie intensive, mi sembra che chiarisca da se quanto, chi non vuole vaccinarsi, sia egoista ed antisociale, come tale, pertanto è giusto che non frequenti i luoghi simbolo della socialità, liberta’ per te, per me, per tutti, ma dove sono i vaccinati o chi ha fatto profilassi, il no vax non ci entra, perchè non è interessato a socializzare. L’ospedale, in una società civile, è per tutti, proprio tutti e se qualcuno, con il suo fare sciocco me ne priva io mi incazzo. Per non parlare di chi lavora a contatto con i covid, e rischia tutti i giorni. Il fatto di dubitare sull’efficacia della profilassi è semplicemente un insulto.

  4. I vaccinati possono contagiare, il valore del vaccino è di 5 mesi. Se poi i vaccinati sono sicuri di non morire, bene. Lasciate morire in pace chi non si vaccina ed è ora che non rompiate più con la vostra prosopopea e rabbia. Maria Magi

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