Nella giurisprudenza italiana è prevista la facoltà di rinunciare ad una eredità di cui si risulta beneficiari. Normalmente ciò accade quando i debiti da pagare sono superiori alla parte attiva. In politica, invece, quando si conquista la maggioranza per governare una città non c’è modo di rinunciare all’eredità che lascia l’Amministrazione sconfitta. Bisogna accettarla in toto. Ma in politica l’eredità non è solo finanziaria ma consiste anche in tutti quei problemi irrisolti, e spesso anche male avviati e gestiti, che diventano un difficile banco di prova per le capacità amministrative di coloro che di detti problemi ne diventano gli incolpevoli ma legittimi eredi.

Naturalmente Porto Recanati non fa eccezione. Ecco allora che la nuova giunta si trova a doversi confrontare con problemi noti ma per i quali, forse, ancora non c’era stato il tempo di pianificare una strategia di attacco. Una strategia comprensiva di numeri e situazioni reali e non semplicemente approssimative e viziate dalla paurosa omertà o peggio ancora dalle incomplete informazioni che hanno sempre accompagnato questi problemi. Inquinamento laghetto Volpini, fogne Hotel House, scogliere a Scossicci e, sempre a Scossicci, cedimento tratto litoranea, la cui messa in sicurezza è stata appena completata dalla Provincia. Tanto basterebbe per giustificare una rinuncia all’eredità.

Se poi si aggiunge la più che discutibile ristrutturazione del Kursaal si arriva tranquillamente al diritto di invocare la giusta causa per chiedere un commissario ad acta per la gestione di crisi ormai endemiche e la cui soluzione non potrà mai giungere a conclusione se non si modifica il paradigma con il quale fino ad oggi sono state approcciate. Dato per scontato che l’eredità ormai è stata acquisita come male comune di tutta la città e che bisogna, ognuno per la propria parte di responsabilità, gestirla al meglio forse bisognerebbe, come già fu fatto per il Kursaal, investire dei problemi l’intera cittadinanza ed aprire un franco dibattito fornendo dati veri e certi, uscendo dal chiuso della stanza degli addetti ai lavori. La civica assise è il luogo deputato anche a questi dibattiti e forse meriterebbe di essere valorizzata in momenti di crisi come quelli che stiamo vivendo. L’informazione non consiste solo in comunicati di parte o in interviste e contro interviste. L’informazione istituzionale, e tale dovrebbe essere considerata quella che riguarda questi problemi, coinvolge l’intera cittadinanza.

Senza avere la pretesa di voler dettare l’agenda ad alcuno, e tanto meno alla Giunta comunale, ma solo per esplicitare una riflessione che nasce dall’esame del cammino fatto in questi quasi settanta giorni di vita di questa amministrazione, si ha la sensazione che a parte il programma natalizio, di cui per altro forse la vecchia giunta aveva gettato le basi, non sia ancora emersa una vera impronta innovativa e caratterizzante di un nuovo modo di gestire la cosa pubblica cittadina. Certo il Sindaco non informa più e costantemente ci viene ricordato chi è il sindaco della città però, fatta salva l’onestà intellettuale del vice sindaco e della capo gruppo che hanno dichiarato che la maggioranza sta studiando, sembra non esserci ancora quei segnali di cambiamento tanto auspicati.

La vecchia amministrazione formalmente era guidata da una persona che, pur essendo un pilota dell’aviazione generale, non è mai riuscito a decollare. Questa nuova è guidata da un uomo di spettacolo. Speriamo che pur riuscendo a brillare in ciò che lo ha reso noto ai più non si limiti solo a cose spettacolari ma anche a cose che abbiano una sostanza veramente innovativa. Certo limitarsi alla semplice rimozione di un cactus, là dove forse ci sarebbe stato bisogno di una vera e propria autopsia per controllare cosa rimane degli oltre seimila euro spesi per trasformare una fontana in aiuola non è proprio il massimo. Siccome però i residui vanno spesi entro l’anno ben venga il riassetto dei due giardini da appaltare entro il 31 dicembre. Sempre meglio che impegnare il Consiglio a votare una nuova lottizzazione!

Gioacchino Di Martino

Porto Recanati, 19 dicembre 2021

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1 commento

  1. Ario Roncitelli on

    Esimio, riesce facilmente a comprendere che il livello degli amministratori cittadini è sceso e di molto, anche rispetto agli improvvisati dilettanti che li hanno preceduti. E’ la testimonianza illuminante che le scelte importanti come quella degli amministratori comunali, sindaco in testa, è affidata solo alla roulette delle simpatie e antipatie (aggiungiamoci pure favori e prebende), tipica dei paesi. Se ne faccia una ragione, come si dice. Sperando che passato l’inverno di… studi, si possa arrivare a degli esami positivi per i candidati. Intanto si mangi una fetta di panettone e beva un bicchiere di sano spumante. Alla faccia di aviatori e uomini di spettacolo! Siamo a Natale.

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