Questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e della Sezione Operativa della Compagnia di Macerata hanno dato esecuzione a due Ordini di arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata.

Gli odierni provvedimenti restrittivi, eseguiti uno a Macerata e l’altro a San Giorgio a Cremano (NA), scaturiscono da un’indagine partita dalla denuncia presentata nel luglio scorso da una donna residente in un comune di questa Provincia, nella quale aveva dichiarato di essere stata vittima di una truffa sfociata poi in estorsione.

La signora era stata infatti contattata da uno sconosciuto che gli aveva chiesto di effettuare un bonifico di 11.000,00 euro per concludere una transazione avviata con il di lei fratello, il quale confermava il tutto chiedendole a sua volta di provvedere al versamento della somma.

La donna dopo il primo bonifico ne ha fatti altri con cadenza periodica, sino ad arrivare alla considerevole somma di 120.0000 euro.

Le indagini svolte hanno permesso di ricostruire i movimenti di denaro indicati nella denuncia, facendo emergere il ruolo avuto dal campano che aveva convinto la signora di essere un esponente di un’organizzazione di stampo camorristico, suscitando in lei il timore di subire pesanti ritorsioni qualora si fosse rifiutata di versare le somme di denaro di volta in volta richieste.

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