In vista della scadenza della terza rata della Tari, prevista per il prossimo 2 dicembre, il Comune di Recanati sta comunicando  in questi giorni  alle imprese che nel corso dell’anno, a causa della pandemia, hanno subito restrizioni nell’esercizio dell’attività o  sono state costrette a sospensioni obbligatorie a causa dei provvedimenti governativi, che non dovranno pagare nessun importo in quanto l’Amministrazione con l’atto consiliare n. 36 dello scorso 30 giugno ha previsto a loro favore un’agevolazione annua del 50% della tariffa TARI 2021.

“Siamo consapevoli che ciò è un piccolo aiuto che però si aggiunge ad altre misure statali o regionali o comunali aventi tutte la stessa finalità che è quella di contribuire alla ripresa economica e produttiva del Paese dopo lo shock pandemico” scrive il Sindaco Antonio  Bravi nella comunicazione inviata alle aziende.

L’Amministrazione Comunale inoltre nella terza rata della Tari  2021 prevista per il prossimo 2 dicembre ha concesso alle ditte che invece sono state soggette a chiusura obbligatoria solo nel 2020 ma che, a causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno subito un pesante calo dell’attività un’agevolazione annua del 30% della tariffa TARI 2021.

Il costo delle agevolazioni Tari 2021 fatte alle imprese verrà coperto dal fondo istituito dal Comune di Recanati  che ha una capienza di circa 188 mila euro e le riduzioni sono già state applicate, almeno in parte, nelle prime due rate di maggio e agosto ed il conguaglio definitivo viene fatto con la terza rata del 2 dicembre.

 

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8 commenti

  1. Iniziativa che va nella giusta direzione, ma insufficiente. Basti pensare, nel 2020, a coloro che, proprietari di seconde case irraggiungibili per il lockdown per vari mesi l’anno, si sono visti addebitare tutte le imposte e tasse locali e nazionali nonchè le bollette per le utenze. Eppure in molti, invece di scoppiare in appartamenti in condominio nelle grandi città, avrebbero potuto vivere, lavorare in smart e seguire i figli in dad in residenze più ampie, spesso in campagna, con benefici personali e anche sociali in quanto spazialmente isolati da altri nuclei familiari e da qualsiasi contesto affollato.

    • Pur senza essere no vax o complottisti, certe scelte nella gestione di questa pandemia risultano incomprensibili. Un tempo, quando scoppiavano le epidemie, chi ne aveva la possibilità fuggiva dalle città e si rifugiava in campagna o, come si diceva allora, in villa. E vi rimaneva per tutta la durata dell’epidemia. Così ha fatto la famiglia reale inglese. In Italia, all’improvviso, tutti bloccati nel luogo dove si trovavano, concesso solo il ritorno nel luogo di residenza. Controlli di polizia che neanche ai tempi del sequestro Moro. Rigorosamente vietato raggiungere le seconde case dove si sarebbe potuto vivere meglio e molto più isolati. Però nessun risarcimento e neanche sgravio fiscale per il mancato godimento di un bene di proprietà. Anche in questo caso la Costituzione non è stata rispettata.

      • Anna Maria Fedeli on

        Lei faccia il Signore, quando scrive certe amenità si firmi. Come al solito, tutti generosi con il portafogli degli altri. Tutte le categorie, più o meno, sono state tutelate fra cassa integrazione, ristori ( tardivi e insufficienti), redditi di cittadinanza etc. I proprietari di immobili hanno continuato a pagare imposte e tasse su redditi non percepiti e con gli sfratti bloccati, e non solo per le prime case. Conte non si era nemmeno posto il problema, Draghi non lo ha risolto ma almeno ha dato segno di essersene accorto.

        • Lei é parente della Signora Anna Maria?
          O per caso è la sua portavoce?
          Se così non fosse, la invito a non interferire, la invito…
          Ha scritto il solito pistolotto pieno di lagne e di politichese, non certo signorile.
          Lei scrive amenità! E le firma pure.
          Alla Signora Anna Maria era rivolto un invito cordiale a non perdere tempo con l’amministrazione. Lei, ne ha stravolto il senso, non avendo intuito. Si rilassi.

        • povero Conte doveva pensare al suocero che aveva dei problemini con l’imposta di soggiorno ( solo 2 milioni di euri ), alla scorta della gentil signora , non aveva tempo per i problemi del popolino

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