Ai microfoni di Radio Erre Amedeo Giorgetti, il medico di famiglia recanatese che pochi giorni fa, spinto da una situazione di contrasto con alcuni suoi pazienti, che l’accusavano di consigliare la vaccinazione per far arricchire Big Pharma, ha posto un cartello, vergato di suo pugno, sulla porta del suo ambulatorio invitando costoro a cercarsi un altro medico perché lui semmai li avrebbe prima curati e poi ricusati. “
Persino Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche, gli ha telefonato due giorni fa per attestargli la sua vicinanza.
Sull’obbligo vaccinale dice “Non possiamo obbligare la gente a vaccinarsi. Però, una cosa è non obbligarli e un’altra è consigliarli a farlo se ha un fattore di rischio importante”.
Giorgetti sa pure che ci sono dei pazienti che rischiano a vaccinarsi. “Mi è capitato un paziente che dopo la prima dose ha accusato una miocardite e un altro, invece, un’infiammazione del nervo ottico. A costoro ho sconsigliato la vaccinazione. Con questo mi guardo bene dal dire che il vaccino non funziona. Anzi, dico che per fortuna che c’è stato il vaccino che ci ha salvato. È un’arma molto efficace”.
Il medico recanatese ricorda pure che ci sono oggi dei farmaci anti Covid”. Infine Giorgetti ci tiene a sottolineare che lui non è un vaccinatore senza se e senza ma. “nella mia famiglia siamo tutti vaccinati, ma se avessi un nipote di sei anni adesso non gli farei il vaccino. Aspetterei il pronunciamento degli organi regolatori”.
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medici di famiglia recanatesi meno chiacchiere e più impegno