Si è discussa l’altra sera in Consiglio Comunale l’interrogazione presentata da Benito Mariani, capogruppo della Lega, sulla vicenda del blitz dei Carabinieri del 15 ottobre scorso nella sede dell’Arci, posta all’interno dei giardini pubblici a Recanati. Secondo l’Arma il concerto in corso (si sarebbe dovuto esibire il gruppo “La tosse grassa” del recanatese Vanni Fabbri) non aveva tutte le necessarie autorizzazioni e per questo è stato interrotto già sul nascere.

Per il sindaco Bravi, però, che l’altra sera ha risposto in Consiglio a Mariani, non c’era bisogno di alcuna autorizzazione per quell’evento: “l’Arci è una associazione – ha detto – che aderisce ad enti ed organizzazioni nazionali che hanno finalità assistenziali e in base a questa adesione può esercitare attività di somministrazione ed intrattenimento ad uso esclusivo dei propri soci. In realtà, quindi, l’esecuzione di quello spettacolo, che poi fosse discutibile potremmo essere d’accordo, rientrava in quelle attività istituzionali svolte dall’associazione esclusivamente per i propri soci. Pertanto non era necessaria un’autorizzazione specifica per pubblico spettacolo. Quanto al controllo – ha aggiunto infine il sindaco – abbiamo appreso dalla stampa che c’è stato un intervento da parte delle forze dell’ordine, ma nessuno ha comunicato nulla al Comune. Evidentemente, quindi, ad oggi anche le forze dell’ordine non hanno riscontrato elementi che potessero comportare segnalazioni al nostro ente comunale”.

Insomma serviva o non serviva l’autorizzazione? E perché, se tutto andava bene, i Carabinieri sono intervenuti e hanno sospeso il concerto? Forse la risposta è che quel concerto non si teneva al chiuso, all’interno della sede dell’Arci, dove possono entrare soltanto i soci in regola con il pagamento della tessera, ma all’aperto, nell’area dei giardini pubblici adiacente alla loro sede per cui potevano partecipare tutti, anche chi ha scelto di non aderire all’associazione.

È proprio per questo motivo, d’altra parte, che sono intervenuti i carabinieri a spegnere gli amplificatori: tanto più in tempi in cui sono in vigore rigidi disposizioni anti assembramento per via del Covid, infatti, va ogni volta segnalata e autorizzata qualsiasi manifestazione che si tiene all’aperto affinché le forze dell’ordine siano preventivamente informate.

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20 commenti

  1. Tutti sono soggetti ad autorizzazioni …… ma ci sono i “sinistri” figli di papà che se ne fregano. Evviva il comunismo e la libertà … la loro!!

  2. Non capisco con che coraggio si possa lavorare a narrazioni tossiche come quelle che produce questo “giornale”, io mi vergognerei, il titolo dell’articolo che sto commentando è fuorviante e soprattutto dice il falso.

  3. il problema di fondo secondo me non è tanto l’atteggiamento del sindaco del quale tutti conosciamo, da tempo, l’inconsistenza politica e programmatica per lo sviluppo della città, è propenso solo alle iniziative delle forze economiche del paese; in questo caso il problema sono alcuni giovani recanatesi che vanno ad ascoltare spettacoli indegni ed indecorosi che non hanno significato alcuno come quelli messi in atto.

    • Giustifichi il suo commento. Li spettacolo può essere dissacrante, non indegno né indecoroso. Prima di commentare a c…. M informarsi

  4. non ho bisogno di informarmi solo per caso una sera uscendo da una pizzeria ho avuto modo di conoscere ed ascoltare per alcuni secondi i componenti della band, qualcosa di demenziale senza ne capo ne coda

  5. Le regola sono di Sinistra o di Destra? on

    Allora, le discriminanti sono due: se all’aperto o al chiuso, e solo per soci in regola col tesseramento.
    Era all’aperto, e quindi soggetto ad autorizzazione, come fanno tutte le associazioni recanatesi quando organizzano manifestazioni nei quartieri, in piazza, all’esterno dei propri locali, ecc. Soci in regola col tesseramento dell’associazione? A quel punto i Carabinieri potevano chiedere i dati personali e poi controllare se fossero stati in regola, e questo varrebbe anche se il concerto fosse stato al… chiuso.
    Si ricorda agli smemorati, che per partecipare a manifestazioni all’aperto, occorre presentare il Green Pass, o il Tampone di h48 precedenti, o certificato di guarigione dal Covid19. I Carabibieri recanatesi, sono stati “elastici” o meglio “magnanimi”, nei confronti dell’Arci, riservando il controllo a Manifestazione pubblica all’aperto, anche ovviamente ai non soci, eventuale permesso SIAE, quindi di loro DOVERE, effettuarlo. Poi se non hanno comunicato al Comune il fatto, passibile eventualmente di sanzione, lo hanno fatto per “comprensione”. Hanno usatol buonsenso? Probabile, quello che manca a tanti che qui sono intervenuti!

    • Come diceva Sciascia? Omini, Ominicchi e Quaquaraquà on

      (Ore 19.45), io il buon senso lo prendo a scarpate, tu invece lo prendi per il cu.o! D’altronde, caro signore, per me lei é un “Anonimo” ARCI…NOTO! Un tipo alquanto sinistro e quaquaraquà.

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