È riapparsa in questi giorni la notizia di una lamentela social di un cittadino sul problema degli assembramenti nelle sale di attesa dei medici di base della nostra città. La notizia non è certo una novità, considerato che già nell’aprile di quest’anno, il gruppo Porto Recanati a cuore si interessò alla questione, intervenendo con una nota che invitava l’ex sindaco Mozzicafreddo, ad interessarsi del problema dando risposte concrete. Ma in quell’occasione niente venne fatto.
Ora, appare evidente, che la situazione implica diverse riflessioni, e non può essere liquidata con la semplice dichiarazione da parte del vice sindaco ed assessore alla sanità:” il comune non può fare nulla”.
In un momento in cui i contagi aumentano e le tensioni sociali crescono a causa degli stretti parametri di sicurezza imposti dallo stato, noi a Porto Recanati non solo non prendiamo in considerazione la possibilità di studiare soluzioni ad un serio problema di assembramento ma lo liquidiamo chiedendo “responsabilità” solo ai nostri cittadini ed in particolare ai nostri anziani che in massima parte riempiono le sale di attesa.
Per molte persone, il solo fatto di uscire di casa ed andare dal medico può rappresentare un problema. E non si può chiedere agli stessi di ritornare il giorno dopo, e il giorno dopo ancora.
Una amministrazione vicina ai propri cittadini ed alle loro esigenze ha il dovere di mettersi intorno ad un tavolo, coinvolgendo anche altri enti se necessario, e di studiare tutte le situazioni possibili per trovare soluzione ad una questione che a tutt’oggi rappresenta un serio ed evidente problema. Non è possibile accettare l’idea che in un locale pubblico ( negozio, bar o ristorante…. ) ci siano limiti di accesso, che se non rispettati possono essere sanzionati, e accettare di buon grado che una sala di attesa di un ambulatorio sia piena all’inverosimile di persone. Una situazione di questo genere aumenta esponenzialmente il rischio di eventuali contagi, con tutti gli annessi e connessi che questo comporta, esponendo ad un alto rischio la salute della nostra città.
Pertanto chiediamo al Sindaco, come primo responsabile della salute pubblica, all’assessore alla sanità ed all’amministrazione tutta, di impegnarsi per trovare nel breve periodo soluzione pratica agli assembramenti negli ambulatori della ns città. In campagna elettorale questa amministrazione ha dichiarato ai quattro venti di essere diversa, attenta e vicina alla gente ed ai problemi della città.
Solo pochi giorni ci si vantava giustamente per aver attivato il servizio vaccinazioni presso i locali della protezione civile e ieri la dichiarazione del vice sindaco dove invece si precisa che per la stessa situazione (COVID) il comune non può fare nulla … c’è qualcosa che non quadra soprattutto se si considera anche l’odierno invito “a prestare massima attenzione al rispetto delle ormai note regole…” postato sulla pagina del sindaco
Bene, se lavarsene le mani è il modo di affrontare e risolvere i problemi, allora prendiamo atto che anche questa amministrazione predica bene e razzola male e non è poi così diversa da quelle che l’hanno preceduta e che tanto hanno criticato in campagna elettorale …

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1 commento

  1. Questi pensano che tutto si risolva con inutili “tavoli” dove riunire questo mondo e quell’altro. SUlla questione ha ragione il Comune: non può farci nulla, perchè la questione rientra nella piena libertà delle persone. O pensate di regolamentare pure la necessità di andare dal medico, decidendo voi giorni e orari? Siate più realisti e meno ideologici. Il mondo non gira seguendo i vostri pregiudizi. Quello delle code agli ambulatori, agli uffici postali, alle banche fa parte delo speciale tempo che stiamo vicendo da quasi due anni. “Buttarla in politica” come si dice è da stupidi.

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