fucile da caccia

La Stazione Carabinieri Forestale di Recanati ha deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Macerata un cittadino italiano in quanto sorpreso in Contrada Sant’Agostino nell’esercizio di caccia mediante l’uso di un fucile contenente n. 3 cartucce all’interno del caricatore, modalità non consentita.

La norma (articolo 13 comma 1 della legge 157/1992) prevede infatti espressamente che “l’attività venatoria è consentita con l’uso del fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi, a ripetizione e semiautomatico, con caricatore contenente non più di due cartucce di calibro non superiore al 12, […]”. La pena per questa violazione è prevista dall’articolo 30 comma 1 lettera “h” della legge 157/1992 nell’ammenda fino a euro 1.549,00.

L’arma e le munizioni sono state poste sotto sequestro penale dagli agenti accertatori.

Inoltre, nel corso di servizi di vigilanza venatoria svolti a Loro Piceno, una pattuglia della stazione Carabinieri Forestale di Abbadia di Fiastra ha controllato un fuoristrada con due occupanti a bordo, un 23enne e un 24enne. Il primo è stato denunciato per il porto abusivo di arma comune da sparo e munizioni poiché è stato trovato in possesso di un fucile calibro 12 e di 30 cartucce senza essere munito di licenza di porto di fucile, tutto materiale sequestrato.

Le violazioni commesse prevedono la pena della reclusione da due a dieci anni e la multa da 4mila a 40mila euro con pene ridotte di un terzo in quanto trattasi di armi comuni da sparo. Pur essendo stato controllato in un ambiente e in periodo di caccia, al giovane non sono stati contestati illeciti in materia specifica in quanto lo stesso non è stato sorpreso materialmente in esercizio dell’attività venatoria.

È stato denunciato alla Procura anche il ventiquattrenne per il reato di “favoreggiamento personale”, poiché ha tentato di aiutare l’amico ad eludere il controllo e gli accertamenti condotti dai Carabinieri Forestali, fornendo dichiarazioni false e reticenti. Per il comportamento tenuto, la pena prevista è la reclusione fino a quattro anni.

I Carabinieri Forestali del Gruppo di Macerata, comandati dal Col. Luigi Margarita, saranno costantemente impegnati nelle attività di prevenzione e repressione degli illeciti condotti in danno della fauna selvatica al fine di proteggere l’ecosistema, garantire che l’esercizio di caccia ed il prelievo venatorio sia svolto nel pieno rispetto delle regole.In Italia l’attività venatoria è regolata dalla Legge 11 febbraio 1992, n.157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, che costituisce fonte normativa primaria di carattere nazionale. La caccia viene esercitata sui territori agro–silvo-pastorali con criteri e modalità di dettaglio che rientrano nella competenza delle Regioni: ad esse spettano tra gli altri i compiti della pianificazione faunistico–venatoria e la regolamentazione del prelievo di animali, sia mammiferi sia uccelli.

A seguito della pubblicazione del calendario venatorio 2021/2022 da parte della Regione Marche, il Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata ha disposto per i Reparti dipendenti una pianificazione dei servizi aventi per oggetto la regolarità dell’esercizio della caccia.

Dall’apertura dell’attività venatoria, avvenuta la terza domenica di settembre, i Carabinieri Forestali hanno controllato nell’ambito del territorio provinciale diverse decine di cacciatori, risultati perfettamente in regola con le norme di settore, ma di contro hanno riscontrato irregolarità di natura sia amministrativa sia di carattere penale.

 

 

 

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