L’arresto è avvenuto venerdì scorso dopo che da diverso tempo gli investigatori della sezione antidroga della Mobile erano sulle tracce del sudamericano che è finito in manette. Da una perquisizione sono saltate fuori duemila dosi di Gbl, sigla che indica il gamma-butirrolattone, la cosiddetta “droga da stupro” perché ha forti effetti inibitori: praticamente senza odore né sapore, basta versarla in un bicchiere di nascosto, e la vittima non sarà più in grado di opporre resistenza.

Per il sudamericano per ora sono stati disposti gli arresti domiciliari, ma domani mattina, in tribunale a Macerata, si terrà l’udienza di convalida dell’arresto

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1 commento

  1. Trovo davvero disgustoso che tanti di questi morti di fame che vengono da Paesi poveri si buttino subito nella delinquenza invece che in un onesto lavoro,facendo,inoltre,finire nello stesso calderone di disapprovazione e di rifiuto anche tutti gli altri extra,e ce ne sono,che fanno un normale lavoro.

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