L’annuncio che una formazione di ispirazione Progressista, Riformista ed Ecologista sarà in campo per le prossime elezioni amministrative di Porto Recanati merita alcune considerazioni.

La prima è certamente quella di aver posto fine ad una squallida sequela di false notizie artatamente alimentate da parte di tutti coloro che di questa nuova coalizione ne temono, innanzi tutto, il messaggio di rinnovamento che lancia alla città. Un rinnovamento che forse non sarà tanto nelle donne e negli uomini, che si candideranno a realizzarlo, ma soprattutto per il percorso che sarà seguito per il raggiungimento di questo obiettivo.

Un percorso che già oggi ha rotto lo sclerotico schema che ha visto, per decenni, la politica portorecanatese imbrigliata dal contrapporsi di personalismi fatti di ripicche per sgarbi o antipatie che hanno la loro origine in un tempo passato e di cui ormai solo i protagonisti ne conservano deformati ricordi. Un percorso che ha visto tre partiti nazionali interrogarsi sul sentimento preminente che si avverte nella città rispetto al futuro che questa comunità si appresta a vivere. La risposta unanime è stata la decisione di accantonare bandiere e simboli per cercare un comune progetto civico da sottoporre al giudizio degli elettori.

Decisione che da quanto trapela dallo stesso comunicato, e da quanto letto in questi ultimi mesi, ha portato ad intraprendere un percorso che non dovrebbe essere stato dei più semplici. Forse sono stati messi in crisi anche vecchi rapporti di amicizia o frequentazioni se non addirittura alleanze e collaborazioni politiche. Alla fine però, a quanto riportato, il risultato è stato raggiunto. Ed è un risultato, talmente inedito, che fa storcere la bocca ai tanti che in ogni modo hanno cercato di seminare ogni tipo di trappole sul percorso di questa coalizione.

Una coalizione che nasce non come forza politica ma come forza civica. Una coalizione, stante a voci raccolte dai diretti interessati, che guarda al futuro e non al passato e che avrà come orizzonte non già il proprio ombelico ma i prossimi anni in cui l’amministrazione che sarà alla guida della città dovrà avere capacità e competenze per disegnare un modello di sviluppo che certamente non potrà ricalcare il modello del nulla proposto fino ad oggi. Un modello, quello odierno, che vede l’approvazione del rifacimento del manto stradale di alcune importanti strade per un totale di centosettantamila euro con una delibera di giunta del 16 agosto 2021. A meno di un mese dalle elezioni e per di più utilizzando avanzi di bilancio, da sempre contestati dalle opposizioni e sempre rimbrottate dalle maestrine della giunta. Oppure un modello che vede, nella scia del classico provincialismo italico, l’accoglienza immediata di una estemporanea esternazione di un illustre ospite e la successiva spesa di oltre centonovantamila euro per la illuminazione del Nervi. Ecco è da ritenersi che se quanto proposto ieri da questa neo formazione civica riceverà anche il consenso degli elettori tutto ciò verrà archiviato e messo rapidamente nel dimenticatoio.

Riformismo, Progressismo ed Ecologismo, se coniugati nel modo corretto, non sono solo slogan ma diventano un modo di vivere anche per affrontare un futuro che del vecchio ormai ha ben poco. Sembra che questa coalizione sia ben conscia delle difficoltà che dovrà affrontare, non tanto nel rapportarsi con i cittadini di cui già è espressione, ma soprattutto nei confronti di quella vecchia classe dominante che impera da anni e che certamente mal sopporta una possibile reale ridistribuzione del potere. Lascia ben sperare, però, la determinazione con la quale tutti i soggetti interessati hanno caparbiamente portato avanti questo progetto.

Il coraggio dimostrato sta anche nella consapevolezza delle facili strumentalizzazioni a cui la soluzione di indicare come candidato sindaco un rappresentante di un’area moderata si sarebbe prestata. Strumentalizzazioni da parte di quella politica che considera nemici tutti gli avversari, ma che certamente non troveranno risposta da una politica che ha deciso di mantenere il confronto su temi concreti senza nulla concedere a coloro che del dileggio personale ne hanno fatto una professione. Se i cittadini di Porto Recanati apprezzeranno la proposta fatta e con il loro consenso elettorale permetteranno l’affermazione delle donne e degli uomini che se ne rendono garanti della sua attuazione, per la città si aprirà, finalmente, quella stagione di rinascita ormai da tanto attesa e da tutti auspicata.

Gioacchino Di Martino

Porto Recanati 28 agosto 2021

 

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2 commenti

  1. Ario Roncitelli on

    Esimio non più candidato sindaco, ha riflettuto sul fatto che il suo discorso da… balcone è sostanzialmente uguale a quello di cinque anni fa? Che questa “coalizione” sia composta da uomini e donne “di coraggio” fa leggermente sorridere, vista l’esperienza alle spalle. Se poi penso che si sono “fusi” componenti che in passato non avevano la benchè minima simpatia politica uno per l’altro, allora penso che sprecare tanta retorica per un accordicchio del genere non è troppo, ma è esagerato.

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