Non è certo un bel vedere la tomba del tenore Beniamino Gigli a Recanati dove regna sovrano l’abbandono. Il mausoleo a forma di piramide, realizzato a suo tempo dal fratello di Gigli, Catervo, è di proprietà comunale e sino a che le forze glielo hanno permesso era curata dal nipote del tenore, Luigi Vincenzoni, purtroppo deceduto un anno fa. A segnalarci lo stato di “incuria” è il recanatese Emilio Romoli che copre un ruolo di responsabilità all’interno del Partito Democratico di Recanati.
“Il mausoleo funebre a Piramide – fa presente Romoli – è esternamente privo di ogni ornamento floreale. I due vasi, posti a lato dell’ingresso, sono spogli, vittime dell’arsura dell’estate perché nessuno ha mai pensato ad innaffiarli ogni tanto. A terra i residui di foglie e terriccio accumulati dal vento”.
Internamente, inoltre, sopra il sarcofago marmoreo, che conserva le spoglie dell’artista, è posto un fiore appassito, mentre a terra, su di un lato, si trova un vaso di fiori finti. “Ma che immagine di poca cura diamo del nostro grande concittadino al visitatore”?
La tomba fu restaurata nel 2018 con l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua, che ne avevano danneggiato la struttura e gli affreschi interni dipinti a tempera a secco dal maestro recanatese Arturo Politi su cartoni del maestro Biagio Biagetti. Il restauro venne condotto da Simone Settembri, restauratore delle Stanze di Raffaello ai Musei Vaticani. L’operazione, promossa dal Comune, è stata finanziata grazie all’Art bonus cui hanno aderito aziende, cittadini, associazioni legate alla figura di Gigli e gli stessi familiari. Importante anche l’intervento della Regione Marche.
10 commenti
L’Associazione Gigli è disposta, previo accordo con il comune, a prendersene cura e rimettere il libro delle firme …. ma, considerando il passato, ci aspettiamo una convocazione ……
Ci vuole meno a pulire che a scrivere.
Se vuole posso aiutarla.
Perché, dato che sta in pensione non ci pensa il signor Romoli a manutenere la tomba!
Invece de discorre e basta…..
In Italia…non mancano MAI i fondi per “costruire”, ma per quanto riguarda poi il mantenimento delle cose realizzate…siamo gli ultimi al mondo! Ignoranza ed insensibilità regnano sovrane ovunque!
Soprattutto non mancano mai quelli pronti a fare le inaugurazioni e le fotografie per la Stampa. Il mantenimento e la manutenzione sono un altro discorso .
Mannaggia questo Gigli!
Più una palla al piede che motore di richiamo per appassionati e turisti!
Ha lasciato una villa che nessuno vuole e che lo stato considera troppo onerosa appropriarsene!
Ha lasciato una tomba che la collettività se ne deve far carico come se non avesse parenti!
Solo per fare una considerazione diciamoci la verità; a che serve fare lussi,ville,tombe monumentali solo per il piacere del possesso quando poi laciamo tutto?
Prendiamo l’esempio di San Francesco che considerava i beni materiali una schiavitù,vuoi per paura che te lì rubino,vuoi per il pensiero che hai per mantenerli e se consideriamo questo pensiero non è del tutto illogico.
Il povero non ha problemi con le tasse le bollette l’auto e la manutenzione la banca le azioni che oggi sono al 20% e domani il 20% in meno.
Il povero è libero!
Questo Gigli ha fatto quattro soldi che poi vediamo come il tempo e l’usura di quest’ultimo ha ridotto i beni che ha cstruito!
Poi diciamo anche che si è affidato a ciarlatani,basta dire che gli affreschi in quella piramide vennero fatti con i colori a tempera!
Ahahahahahahah!!
Povero Gigli!
È proprio vero che il successo da alla testa!
Se avesse fatto beneficenza con tutti quei soldi, ira non ci sarebbero stati tutti questi problemi!
Gigli è un grande, ma se ignori la musica puoi dire anche questo!
Gigli fu grande…la musica si può anche ignorare di questi tempi.
Giusto, anche i talebani aborrono la musica.