Nel corso di un incontro conviviale, che ha visto la partecipazione anche di simpatizzanti del Movimento, i 5Stelle portorecanatesi hanno discusso degli ultimi sviluppi della politica cittadina e sull’organizzazione della prossima campagna elettorale. Sauro Pigini ha introdotto i lavori ricostruendo tutti gli avvenimenti succedutisi dopo la decisione assunta, in maniera autonoma, dal gruppo cittadino di proseguire nel tentativo di costituire una formazione civica riformista, progressista ed ecologista in grado di affermare i valori di democrazia partecipata, l’unico antidoto contro il degrado in cui sta precipitando da anni la nostra città.

Nella sua informativa Pigini ha sottolineato come si stia lavorando per una formazione aperta al contributo dei cittadini, dei quali si deve sapere interpretare le necessità ma anche, e soprattutto, speranze e sogni. Una formazione in cui le forze politiche, pur non rinunciando al loro ruolo di cinghia di trasmissione tra eletti ed elettori, sappiano esaltare le competenze e le capacità rispetto alla sola e semplice fedeltà al partito.

Una nuova formazione civica in cui prevalga il sentimento di comunità e non di tribù e nella quale LA CARTA DEI PRINCIPI E DEI VALORI, presenti nel nuovo statuto del Movimento guidato da Giuseppe Conte, diventino e siano da tutti interpretati e coniugati come valori condivisi e vissuti. Pigini ha anche rappresentato le difficoltà incontrate nel cercare la partecipazione al progetto delle altre forze, che in Consiglio comunale hanno condiviso nel quinquennio la lunga battaglia di opposizione all’amministrazione Ubaldi/Mozzicafreddo e che hanno costituito il principale motivo del ritardo, da tutti riconosciuto, nella definizione della lista e nel completamento del programma.

Discorso a parte, ha proseguito Pigini, merita la ricerca del candidato sindaco sulla cui figura si incentra uno dei principali motivi di dissenso con queste altre due forze civiche. Dissenso espresso da sempre, da parte della nascente formazione, non tanto sui nomi ma sul metodo, che deve prevedere l’adozione di soluzioni discusse e condivise. Una formazione che nasce con la pretesa di avere un orizzonte che spazia dal 2021 al 2026 non può germogliare secondo i riti e le modalità da rottamare e che vuole riproporre agli elettori l’usato sicuro.

Pigini ha quindi terminato chiedendo ai presenti di esprimersi non solo su quanto da lui portato avanti per la concretizzazione delle indicazioni ricevute nel precedente incontro ma anche e soprattutto di fornire indicazioni per il prossimo futuro. Al termine di un’ampia ed articolata discussione, che ha visto la partecipazione di tutti i presenti, all’unanimità è stato approvato, da parte degli iscritti al Movimento, il seguente documento:

“Gli iscritti al Movimento 5Stelle di Porto Recanti, ascoltata la relazione svolta dal portavoce Sauro Pigini sulla nascente Formazione civica, progressista, riformista ed ecologista ne approvano l’operato e gli confermano la delega perché sia perseguita ogni possibile e necessaria azione per l’allargamento della Formazione ad altre forze civiche, che ne condividano gli scopi e le finalità, senza però deflettere dai principi di rispetto reciproco, cui deve attenersi una coalizione che nasce per l’affermazione del rinnovamento e della Democrazia partecipata, da troppo tempo assenti dalla nostra città.”

Porto Recanati 18 agosto 2021

 

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1 commento

  1. Ario Roncitelli on

    I Cinquestelle sono abituati a… digerire tutto, dalle scelte nazionali a quelle locali. Il discorso dell’ingegner Pigini è, ahimè!, una minestra riscaldata di ideologismo da supermercato, ambizioni senza orizzonte, retorica da assemblea anni ’70 del secolo passato. Una linea che dimostra l'”inquinamento” subìto in questi cinque anni passati dai Cinquestelle locali, soffocati nella spirale dello scontro sinistra-destra che, guarda caso, è l’ultimo fronte di “resistenza” politica del PD per tentare di scongiurare la disfatta e restare in qualche modo con un ruolo che vorrebbe essere egemone su ogni coalizione possibile. Il PD ricorre a vecchi fantasmi e i Cinquestelle gli vanno dietro, assumendone anche il medesimo linguaggio oscuro e buono per ogni stagione. Peccato, ingegner Pigini, ma avete perso la vostra identità e ora rincorrete alleanze prive di credibilità e sostanza.

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