È andata deserta la gara per l’individuazione della ditta a cui affidare l’appalto della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per la ricostruzione della Scuola Primaria “B. Gigli”, per un importo a base di gara pari a ben 3.513.889 euro.

Il Dirigente dell’Ufficio tecnico, con propria determina del 29 giugno scorso, terminato il complicato iter previsto per l’utilizzo dei fondi del terremoto, aveva avviato la procedura di gara. Di fatto erano stati invitati 15 operatori economici, selezionati dallo specifico elenco predisposto dalla Regione Marche attraverso un sorteggio operato addirittura con un algoritmo casuale attraverso una piattaforma telematica, a presentare la loro offerta entro il termine perentorio delle ore 14 del 20 luglio scorso. Ma a quella data non è pervenuta alcuna offerta e pertanto la gara è stata dichiarata deserta e ci si è messi di nuovo al lavoro alla ricerca della ditta a cui affidare la realizzazione della nuova scuola elementare.

Il motivo di ciò per l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Fiordomo è nel fatto che “in questo periodo molte ditte sono già impegnate, sopratutto con i privati per il bonus del 110%, ma anche per i lavori pubblici relativi al terremoto che finalmente si stanno sbloccando grazie al buon lavoro del commissario Legnini”.

Questa volta saranno invitati a partecipare alla gara un numero triplo di operatori, e cioè ben 45, estratti sempre dallo stesso elenco e con le medesime modalità. Il termine stabilito per la presentazione delle offerte è il 10 settembre prossimo anche in ragione del periodo di ferie.

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9 commenti

  1. Si tratta di un grosso lavoro e non mancheranno le ditte disposte a farlo, spero. Però ormai con il superbonus non si trova una impresa edile libera neanche a pagarla a peso d’oro, e i materiali da costruzione aumentano di prezzo da un giorno all’altro.

  2. Vero è anche che chi non lavora in questo periodo dove lavorano pure i sassi, non ha un buon incipit, se non lavori un motivo c’è di sicuro, e dunque se si trova una di queste imprese, bisogna andarci coi piedi di piombo

    • anna maria fedeli on

      Tutto vero, purtroppo. Sembra un secolo fa ma il sisma è di cinque anni fa e la ricostruzione si è mossa con vergognosa lentezza. In particolare a Recanati, poi, ci si è messa l’amministrazione comunale a ostacolare i cantieri di ricostruzione post sisma . Nel mio caso pretendendo addirittura che pagassi l’occupazione suolo pubblico per poter accedere ai fabbricati di mia proprietà, altrimenti preclusi, e massacrando di sanzioni la ditta che vi lavorava, gli impiantisti, i tecnici, i responsabili della sicurezza nonchè la sottoscritta proprietaria. Per anni ci sono state ottime ditte con pochi cantieri, adesso all’improvviso parte la ricostruzione post sisma e pure il superbonus. Tempesta perfetta.

      • Tutto vero, purtroppo. Il sisma è di cinque anni fa e la ricostruzione si è mossa con la solita lentezza. Non in particolare a Recanati,anzi.
        Poi, l’amministrazione comunale ha accelerato i cantieri di ricostruzione post sisma . Nel suo caso pretendendo giustamente che pagasse l’occupazione suolo pubblico per poter accedere ai fabbricati di sua proprietà, altrimenti preclusi, e imponendo giustissime sanzioni alla ditta che vi lavorava, gli impiantisti, i tecnici, i responsabili della sicurezza nonchè lei proprietaria. Per anni ci sono state ottime ditte con pochi cantieri, adesso all’improvviso parte la ricostruzione post sisma e pure il superbonus. Tempesta perfetta. Si adegui. PIANGINA.!!!

  3. Anna Maria Fedeli on

    Il posizionamento degli stalli per auto davanti all’ingresso di taluni fabbricati di Recanati in modo tale da precluderne l’accesso se non dietro pagamento di oltre cento euro mensili è sicuramente un modo molto creativo per aumentare le entrate comunali. L’importante è che sia applicato di fronte a tutti gli ingressi di tutti i fabbricati a carico di tutti i proprietari non solo ad personam. Sarebbe interessante sapere su quali basi normative tale balzello venga applicato visto che, secondo le norme nazionali, di tale imposta non c’è traccia.

  4. Questa scuola non doveva nemmeno essere costruita sessanta anni fa. Si poteva ristrutturare il bellissimo ex convento filippino invece di raderlo al suolo e costruire due schifezze e cioè l ‘attuale ufficio postale e biblioteca e la scuola Beniamino Gigli. Speriamo che non se ne costruisca una terza.

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