Inaugurato oggi il nuovo museo di Recanati MUM Museo della Musica, alla presenza del Sindaco Antonio Bravi, dell’Assessora alla cultura Rita Soccio e dell’intera Giunta recanatese, del Consigliere regionale Renzo Marinelli e dei tanti protagonisti della musica e del suono del territorio, tra cui Bruno Tanoni dell’ azienda Fbt, Marco Ragni della Fatar, Massimo Castagnari, Stelvio Lorenzetti della Eko, Giuseppe Casali del Gruppo Pigini, Riccardo Serenelli del Gigli Opera festival e Giacomo Galassi di Musicultura.
Il MUM Museo della Musica, frutto dell’accordo tra il Comune di Recanati e la Regione Marche reso possibile grazie ai Fondi Europei e all’Art Bonus a cui hanno aderito le aziende recanatesi partner del progetto rappresenta concretamente un elemento identitario della comunità, un’ occasione di scoperta del patrimonio culturale della città che va a coronare l’ampia offerta dei Musei recanatesi.
Da Beniamino Gigli a Musicultura, il MUM è un viaggio nel distretto delle aziende creative della musica e del suono di Recanati.
I contenuti museali esprimono un racconto che affonda le radici nel profondo legame del territorio con la musica, partendo dalle origini fino ad oggi. Musica, suono e industrie culturali e creative sono i contenuti narrativi e le suggestioni che il MUM offre nel percorso allestito da Silvano Straccini nello spazio attiguo al Teatro Persiani e al Museo Beniamino Gigli.
Con un linguaggio semplice e fortemente didattico il visitatore è guidato a scoprire il legame di Recanati con la musica e il “suono” grazie alla descrizione del “prodotto” delle principali aziende presenti e operanti sul territorio.
Il risultato è un percorso di visita che guida il visitatore all’interno di uno strumento musicale, che è la città stessa, con pareti sinuose tipiche della cassa armonica di uno strumento e ambientazioni sonore e scenografiche in grado di catturare l’attenzione attraverso video, postazioni di ascolto e consultazione e “materiale tecnico didattico”.
Determinante per il loro contributo finanziario, attraverso l’intervento Art Bonus, le società mecenate del Museo Fbt, Fatar, Castagnari ed Eko Gruppo Pigini hanno fornito materiali propri indispensabili all’allestimento, arricchendo con reperti e oggetti uno spazio che aiuta la comprensione e la lettura di questa specifica competenza depositata e stratificata nella comunità.
A cavallo tra la tradizione e l’innovazione il Museo della Musica di Recanati rappresenta anche un ulteriore omaggio alla figura del grande tenore Beniamino Gigli, illustre cittadino recanatese e alla grande realtà musicale del territorio, Musicultura fiore all’occhiello del panorama musicale italiano.
Il percorso di visita è introdotto da due filmati, il primo dedicato al racconto per immagini del legame tra la musica, Recanati e le aziende del territorio, il secondo è una time line della storia musicale di Recanati.
Al MUM sono presenti quattro sezioni dedicate agli strumenti musicali e alle loro aziende produttrici recanatesi, eccellenze italiane famose in tutto il mondo.
Una postazione multimediale permette di comprendere l’evoluzione degli strumenti musicali e legarli all’ azienda produttrice recanatese.
In ogni sezione è presente una teca espositiva esperienziale tattile in cui è possibile entrare nel cuore degli strumenti musicali.
L’ ultima parte del MUM è dedicata alla didattica e alle attività operative dello spazio museale dotata di postazioni e apparati multimediali dove svolgere presentazioni e approfondimenti, con un’area riservata alle esposizioni temporanee, in occasione dell’inaugurazione allestita dalla Eko.
Chiude il percorso un’innovativa sala di ascolto immersiva, un luogo di educazione e di sperimentazione dove esempi di musica mono, stereo, multitraccia e spaziale condurranno il visitatore all’ascolto delle peculiarità sonore della musica.
Il MUM è uno spazio in movimento e sarà la città stessa a renderlo tale, arricchendolo nel tempo con tutti i temi legati alla musica e agli aspetti ad essa connessi del passato e del presente.
La giornata inaugurale del MUM si è conclusa nel cortile di Palazzo Venieri con un talk show diretto da Alvin Crescini con i protagonisti della musica e del suono di Recanati e con le esibizioni di Gaudiano, vincitore dell’ultima edizione di Sanremo Giovani, della cantautrice Linda e di Roberto Lucanero all’organetto.
Con l’apertura del Museo della Musica, Recanati sarà la prima città ad avere una sound identity e un logo sonoro, una “immagine sonora legata alla città e alla musica” appositamente creata da Paolo Bragaglia che ha curato nei dettagli ogni aspetto dell’esperienza sonora dello spazio museale.
16 commenti
Trucchia e Mariani erano al mare!!!!!
no, caro mio. Trucchia e Mariani erano lì all’inaugurazione, semplicemente non ci sono nelle foto ufficiali dove compaiono solo gli assessori a farsi belli!!! Questa è il rispetto del Consiglio come istituzione: magari c’è il figlio dell’assessore o il marito del Presidente ma non i consiglieri dell’opposizione! Addavenì Baffo!
Sciacquati bene la bocca quando nomini Giuseppe.
Che se venisse, a te farebbe un pajolo grosso come na piazza.
A te, a Trucchia, a Mariani e compagnia 49 milioni bella!
nella prima foto si nota il consigliere comunale Mariani a fianco del consigliere regionale Marinelli, entrambi Lega
Eh si, questi sono i veri problemi……..
in questo paesuccio siamo bravi solo ad inaugurare e poi un pò meno nel mantenere
A parte queste solite manifestazioni di poco interesse promosse dal comune, anzi per niente interessanti, vorrei tanto sapere, cosa per me assai più interessante, se è possibile recarsi in comune per la raccolta firme sui sei referendum sulla giustizia promossi dalla Lega e dai Radicali, sulla responsabilità penale dei giudici.
Eccone un altro che scrive di fichi dove si parla di pomodori. Ma il cervello lo avete? Strano che non parlate anche della riapertura dell’ospedale……………
Non conosci la strada per andare in comune? Non hai un telefono? Non sai leggere?
12,23 – 13,28
Allora tu non hai capito proprio niente che a me del museo e del turismo e di tutte queste menate del comune non me ne frega assolutamente un czz.
Ho voglia di parlare di cose più interessanti e serie, approfitto e colgo soprattutto l’occasione per invitare la locale Lega di Salvini affinchè metta in piedi un garzebo per la raccolta delle firme per il referendum, questo perchè più di uno nei commenti dell’occasione mi ha ricordato citando inopportunamente i Signori Trucchia e Mariani rappresentanti locali della Lega promotrice del referendum, potevano farne a meno.
Ecco quindi cosa c’entrano i fichi con i pomodori, la risposta al tuo dilemma.
Sai leggere, ma soprattutto tu sai capire?
17,54
Allora tu non hai capito proprio niente che a me del gazebo e del referendum e di tutte queste menate della lega non me ne frega assolutamente un czz.
Ho voglia di parlare di cose più interessanti e serie, approfitto e colgo soprattutto l’occasione per invitare la locale Lega di Salvini affinchè si occupi dei 49 milioni spariti, questo perchè più di uno nei commenti nell’occasione ha ricordato citando opportunamente i Signori Trucchia e Mariani , e non poteva farne a meno. Dove sono finiti i 49 milioni?
Ecco quindi cosa c’entrano i fichi con i pomodori, la risposta al tuo dilemma.
Sai leggere, ma soprattutto tu sai capire?
Lo devi chiedere a BOSSI!
Salvini non era allora il capo della Lega!
Salvini, Trucchia e Mariani non c’entrano niente con i 49 milioni!
Anch’io vorrei tanto sapere dove sono finiti i 500 milioni fatti sparire dal PD!
https://voxnews.info/2018/09/06/il-pd-ha-fatto-sparire-500-milioni-di-debiti-ma-i-magistrati-non-li-cercano/
https://forum.termometropolitico.it/761406-pidioti-sparire-500-a.html
E di Banca Etruria e del papà di Maria Elena d’Italia Viva che vogliamo dire allora?
https://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/banca-etruria-in-35mila-hanno-perso-i-risparmi-di-una-vita-2331824/
15,49 …. fuggi e ti nascondi.
Dove sono i 49 milioni? A casa tua?
19,43…. fuggi e ti nascondi.
Dove sono i 500 milioni? A casa tua?
Lo devi chiedere a BOSSI? Ma se é bollito!
Salvini non era allora il capo della Lega! Ora si! Fuori il malloppo!
Salvini, Trucchia e Mariani non c’entrano niente con i 49 milioni ma fanno parte della lega.
Per tutto il resto c’è MASTERCARD!
Silvio insegna!
Per i 500 milioni fatti sparire nel PD è colpa di Letta, dovrà restituirli Letta o Renzi?
Fuori il malloppo!
E per il crack di Banca Etruria è colpa di Renzi
perchè è di Italia Viva in quanto ne fa parte
con Maria Elena Boschi figlia del colpevole
il padre Pierluigi Boschi.
Per tutto il resto c’è MASTERCARD!
Silvio insegna!