La Via Lauretana consente una combinazione perfetta tra le identità e le radici territoriali da una parte e la valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali dall’altra, quindi può utilizzare e favorire una forma di turismo alternativa che, soprattutto dopo l’emergenza pandemica, che ancora per molto tempo avrà ricadute anche in termini ‘psicologici’ sui ‘grandi viaggi’, possa diffondersi sempre più nel nostro Paese’, così il senatore Riccardo Nencini, presidente della 7’ Commissione Senato, ha aperto ieri (venerdì 21 maggio, ndr) a Loreto i lavori dell’incontro con i sindaci e gli amministratori dei Comuni che insistono con i loro territori nel tragitto della Cinquecentesca Via Lauretana, segmento dei più ampi Cammini Lauretani. Un incontro fortemente voluto dal sindaco della città mariana, Moreno Pieroni, che sottolinea come questo momento di confronto sia partito da Loreto ma coinvolga fattivamente tutte le cittadine coinvolte nel percorso, per il quale si punta ad ottenere finanziamenti dal PNRR: ‘Il possibile arrivo di ulteriori fondi europei  – dice Pieroni – sarà importantissimo per valorizzare questo Cammino dal punto di vista della spiritualità ma anche e soprattutto per dare un’opportunità economica e sociale di ripresa per tutti comuni che si trovano sulla Via Lauretana. Da questo punto di vista sono convinto che l’impegno del Senatore Nencini, unitamente a quello di tutti noi sindaci, possa stimolare il Governo e la Regione per ottenere questi finanziamenti ed utilizzarli al meglio’.

Nelle scorse settimane, la 7° Commissione Istruzione pubblica, beni culturali e Sport del Senato si era infatti espressa a favore dell’inserimento dei Cammini Lauretani, ed in particolare del tracciato cinquecentesco della Via Lauretana, nel PNRR. Si tratta di un riconoscimento importante del valore che i Cammini Interregionali hanno per il turismo spirituale e religioso, ma anche e soprattutto delle loro ricadute in termini di rilancio turistico ed economico di tutto il territorio, per l’occupazione e la cultura. Questo ha dato, alla fine di marzo scorso, formalmente inizio all’iter parlamentare che potrebbe portare al riconoscimento di fondi per potenziare e valorizzare la Via Lauretana.

 

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2 commenti

  1. Guglielmo Papa on

    A parte l’invadente presenza del senatore Nencini, vecchio reduce del partito socialista e oggi stampella di Renzi, questa storia dei Cammini Lauretani si presenta come un’occasione in più per chi vuol “spremere” soldi pubblici, che vengano da Roma o da Bruxelles poco conta. E’ una cosa inventata, che vuol scimmiottare la Via Francigena o addirittura il Cammino di Santiago. Ma qui non c’è una tradizione del genere e di conseguenza manca del tutto la rete di ospitalità, fatte salve le tante “case d’accoglienza” esentasse dei pontifici.
    Il sindaco e soci dovrebbero avere la fantasia e l’inventiva per pensare un altro modello di turismo e incentivare le infrastrutture necessarie. Intanto potrebbero occuparsi di più del decoro urbano in TUTTO il territorio comunale.

  2. anna maria fedeli on

    La tradizione dei Cammini Lauretani è secolare, solo che mentre in altri paesi (vedi es. Francia e Spagna) hanno valorizzato le tradizioni e le gestiscono in chiave moderna, in Italia non ci è parso vero di buttare tutto in discarica per poi assumere modelli di turismo e gestione del territorio presi da paesi diversi, in particolare dagli USA, di dubbio gusto e comunque non adatti al nostro ambiente. Questi cammini attraversano l’Appennino, bacino prezioso di biodiversità (pensiamo a Colfiorito e alla convenzione zone umide di Ramsar del 1971) e di cultura millenaria, e lo possono valorizzare senza devastarlo come avvenuto per la costa marchigiana e adriatica in genere. Bisogna invece passare dalle parole ai fatti concreti, promuovendo una rete di alloggi che valorizzi i fabbricati esistenti senza aumentare di un solo metro cubo i volumi e una rete efficiente di gestione delle prenotazioni e di controllo sulla qualità dell’ospitalità offerta.

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