“Non è ammissibile per una Nazione che ha l’orgoglio di aver prodotto nel recente passato la Legge Basaglia utilizzare metodiche coercitive e lesive, quali il TSO, senza troppi scrupoli e con troppa facilità.” Marco Buccetti, medico di famiglia e psichiatra recanatese, mette in guardia sui possibili abusi di certi trattamenti ad oltre 40 anni dall’approvazione della legge Basaglia sulla chiusura dei manicomi psichiatrici e all’indomani della vicenda del giovane studente di Fano nei cui confronti è stato firmato un TSO (Trattamento sanitario obbligatorio), per la sua protesta sull’uso della mascherina a scuola.

“Nel corso dei miei 35 anni di carriera medica e di 30 come Psichiatria ho attuato solo pochissimi TSO, meno delle 5 dita di una mano, dice. Purtroppo ho un po’ l’impressione che attualmente si stanno confondendo le dinamiche istituzionali con quelle sanitarie. Il soggetto ha il diritto di protestare e deve rispondere se non segue le regole, ma non c’entra nulla questo con la sua salute mentale e l’utilizzo di un provvedimento restrittivo di tipo sanitario.”

Per Buccetti la situazione è peggiorata in questo periodo di pandemia e di lockdown: “Mentre in un primo momento parecchie persone hanno vissuto quasi in maniera protettiva l’isolamento e la restrizione, nel lungo periodo, specialmente con il bombardamento di notizie anche in maniera contradditoria fra loro, le persone si stanno destabilizzando e disorientando e si creano nuove situazioni di disagio con contrasti forti che si aprono all’interno della famiglia visto che non possono essere smaltiti fuori. E la famiglia non riesce più da sola a gestire i conflitti.”

 

 

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7 commenti

  1. E’ tipico dei regimi autoritari sottoporre a cure psichiatriche i dissidenti, basti pensare all’internamento in ospedali psichiatrici degli oppositori del regime sovietico, per non parlare della Cina ove fu incarcerato il medico che per primo individuò il Covid, salvo poi attribuirgli, dopo morto, alcune onorificienze. Da un anno a questa parte in Italia si è fatto carne di porco delle libertà costituzionali. Complimenti al dott. Marco Buccetti, grande professionista e uomo libero.

  2. Un lungo periodo di tempo nel quale i cani hanno avuto più diritti dei bambini e degli adolescenti. Infatti i cani (giustamente) potevano uscire di casa due volte al giorno, bambini e adolescenti no. Sabino Cassese ha avuto qualcosa da dire in merito e io non ho certo le competenze per aggiungere nulla a quanto detto da lui e da altri psichiatri, cultori del diritto, sociologi, tutti opportunamente oscurati in nome del conformismo di gregge, arrivato molto prima dell’immunità di gregge. E chi non concorda sia spedito dritto a un campo di rieducazione.

  3. Complimenti al dott. Buccetti per l’attenzione a questi temi così poco considerati, specialmente in questo periodo dove basta “prendere il covid” e si trascura il benessere di tutta la persona e, soprattutto, quello psicologico, così determinante per la salute. Inoltre la tutela della libertà, in questi tempi -sembra assurdo ribadirlo- è essenziale: non si può tornare indietro rispetto a conquiste fatte già molti anni fa con metodi violenti e discutibili… è necessario un risveglio delle coscienze! Grazie al dott. Buccetti per avere messo in luce questi temi…

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