Vendere in maniera separata quel che resta dell’ex azienda Teuco o aspettare che arrivi qualcuno interessato ad acquisire l’intero pacchetto, e cioè immobile e macchinari?
Il Tribunale di Macerata, per cercare anche di tacitare i debitori, in primis il personale stesso, sta procedendo a bandire alcune aste per la vendita separata dei macchinari rispetto ai capannoni, peraltro ad oggi senza alcun esito positivo. Proprio la settimana scorsa, il 27 aprile è stata bandita una nuova asta con scadenza fra 30 giorni.
Sindacati e Amministrazioni interessate, e cioè Recanati e Montelupone, non sono, però, molto convinte che questa sia la strada giusta e sperano di poter rivedere le porte dell’azienda riaprirsi a nuove attività. In questi giorni si sono incontrati il sindaco di Recanati Antonio Bravi e quello di Montelupone, Rolando Pecora, con le organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil (Daniel Taddei, Marco Ferracuti e Manuel Broglia) per valutare la possibilità di evitare la dismissione del sito della Teuco cercando di creare le condizioni affinché nel medio periodo possa tornare ad essere produttivo.
Sembra, infatti, che ci sia l’interesse di alcuni imprenditori locali ad acquistare sia la struttura che i macchinari dell’ex-Teuco, per realizzarvi una nuova produzione, completamente diversa da quella precedente, ma che potrebbe rappresentare per il territorio una boccata di ossigeno in termini di occupazione. Inoltre, evitando la costruzione di altri fabbricati, ci sarebbe anche un positivo impatto ambientale
4 commenti
Ci fosse qualche possibilità in questo senso non avrei esitazioni a darle spazio.
Il Suo alto patronato in cosa si concretizza? Piuttosto mi sembra che la curatela fallimentare abbia chiesto somme rilevanti agli ex amministratori. A che punto siamo con la riscossione?
In che senso? Scucirebbe qualche spicciolo?
Pia illusione.