“Come è noto a tutti io ho sempre lottato in prima linea per fare in modo che l’ospedale di Recanati potesse offrire tutti i servizi basilari al territorio, coprendo tramite i poliambulatori tutte le specialità necessarie e fornendo i servizi fondamentali come ad oggi si sta facendo con le dialisi e con l’avvio dell’ospedale di comunità.

Per quanto riguarda la chirurgia, attualmente rappresentata dalla chirurgia dermatologica e oculistica, due note eccellenze territoriali, mi sono sempre adoperata per mantenere e implementare i servizi già attivi.

In particolare per quanto riguarda la terapia del dolore ho combattuto dure battaglie, sia per farla rimanere come servizio a Recanati e sia per farla implementare in modo tale da garantire più sedute operatorie rispetto a quelle già in programma.

Chi ha seguito la mia storia politica sa benissimo che in passato sono stata la prima a richiedere l’attivazione chirurgia a ciclo breve nell’ospedale di Recanati, una chirurgia che ci è stata tolta a causa delle ultime leggi, non potendo garantire nel nostro nosocomio   una struttura di rianimazione, un ambulatorio trasfusionale e un’anestesista a tempo pieno.

Ritengo che se a livello regionale oggi viene ripresa in considerazione tale possibilità, per sgravare gli ospedali principali di interventi di chirurgia minore, l’ospedale Santa Lucia di Recanati deve assolutamente dotarsi di tutte le strutture necessarie, compresa naturalmente la presenza dell’anestesista, tale da garantire l’occupazione nelle attività giornaliere delle sale operatorie.

Sono, inoltre, come lo sono sempre stata, una sostenitrice accanita dell’ospedale di comunità, ritenendo che i medici generici possano contribuire nella gestione dei pazienti più complicati in ospedale, insieme ai medici della struttura, garantendo un importante servizio sia medico che sociale alla cittadinanza.

Spero anche che venga implementata la sezione dedicata alla diagnostica strumentale necessaria al territorio.

Colgo l’occasione per parlare anche della fornitura dei vaccini ai nostri pazienti, ad oggi posso dire che ci viene regolarmente inviata secondo le procedure governative e per questo ringrazio gli organi competenti dell’Asur.

Come cittadina recanatese e come medico sono felice di constatare che il progetto che abbiamo attivato nel Comune di Recanati di coinvolgere quanti più operatori sanitari possibili nelle prossime attività di vaccinazione di massa, per accelerare i tempi, sta avendo successo e per questo ringrazio tutti i volontari: medici, personale infermieristico in pensione e farmacisti che si stanno proponendo in questi giorni. Solo così riusciremo insieme ad abbattere l’alto numero dei contagi da coronavirus ancora in atto.

 

Antonella Mariani

 

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4 commenti

  1. Nicolantonio Sacco on

    Ma anche la chirurgia oculistica e dermatologica necessita ,per legge, della presenza dell’anestesista.

  2. Goffredo Natalucci on

    Signori, volete mettervi in testa che l’ospedale di Recanati non può fare tutto, quando per una specialità o un servizio esistono pochissime richieste? Occorre puntare all’essenziale per quanto occorre costantemente alla comunità, lasciando nel cassetto il vecchio album di fotografie di mezzo secolo fa.

  3. Può spiegarci nel dettaglio a chi deve rivolgersi un cittadino con particolari patologie per il vaccino covid ? Perché fino a ieri ne medico famiglia né altri enti hanno saputo dare una risposta.
    Grazie.

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