In qualità di cittadini, famiglie, imprese, associazioni culturali abbiamo appreso con sollievo la notizia della sottoscrizione da parte di 21 sindaci del Maceratese della richiesta rivolta ad Ata di Ato3 di convocare in tempi brevi un’assemblea dei sindaci per la discussione dell’annullamento delle delibere 9 e 10 del 26 giugno scorso: delibere con le quali era stata approvata una lista di ben 70 siti considerati idonei ad essere trasformati nella discarica di rifiuti urbani di 57 Comuni.

Che quella delibera fosse un atto di pianificazione sbagliato perché deprime i territori maceratesi e la loro economia anziché valorizzarli e gravemente illegittima per la procedura adottata, è stato ampiamente dimostrato in punta di diritto e dal buon senso (può essere posta una discarica nei luoghi leopardiani o su terre che producono vini d.o.c., coltivazioni biologiche e simili?!) .

Che altre e ben diverse siano le strategie da adottare nel definire un piano di gestione dei rifiuti è emerso con chiarezza.

Adesso però è il momento di passare dalle parole ai fatti: non basta infatti che i Sindaci abbiano formalizzato la richiesta di cui sopra.

Al Presidente Antonio Pettinari, che ritarda nel convocare l’assemblea dell’Ata 3 finalizzata all’annullamento delle delibere 9 e 10 del 26 giugno 2020, abbiamo chiesto che questa volta ci sia una adeguata pubblicizzazione della convocazione. E soprattutto, consapevoli del fatto che tanti cittadini e cittadine vorranno vedere ed ascoltare tale assise, abbiamo chiesto che sia pubblicata la diretta streaming tramite una piattaforma che supporti tale traffico di dati.

Facciamo presente ai consigliere provinciali del PD, che accodandosi ai sindaci, chiedono solo ora la sospensione delle delibere di cui sopra, che non è questo che vogliono i cittadini: noi vogliamo l’annullamento delle delibere in quanto violano i principi di legalità, buon andamento, imparzialità e trasparenza e sottolineano la necessità di una completa revisione del procedimento adottato in quanto portato avanti con la massima disinvoltura manifestando eccesso di potere per difetto di istruttoria, illogicità, contraddittorietà, disparità di trattamento, omissione della Valutazione Ambientale Strategica, violazione dei principi di economicità, efficienza, efficacia, dimostrando incompetenza assoluta.

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