E’ preoccupata e arrabbiata la recanatese Anna Maria Dalla Casapiccola che, insieme al marito, entrambi ultraottantenni, ha chiesto di poter effettuare il vaccino. Lei è impossibilitata a muoversi perché ha ancora i postumi di una brutta caduta, avvenuta alla fine di gennaio, che le ha procurato la rottura del femore obbligandola a sottoporsi ad un intervento chirurgico mentre il marito è purtroppo affetto da una malattia debilitante. Il 20 febbraio scorso, seguendo tutte le indicazioni suggerite dall’Asur Regionale per la prenotazione per il vaccino anti Covid-19, ha contattato il servizio che le ha assicurato che sarebbe stata comunicata presto la data di quando il personale medico sarebbe venuto a casa sua per effettuare il vaccino. Da allora, però, tutto tace e lei non ha ricevuto più notizie. “Sono molto preoccupata, ci confessa, perché il 17 di questo mese dovrei andare all’ospedale di Macerata per una visita oculistica e poi subito dopo a Torrette per sottopormi ad una prestazione sanitaria. Capisce che senza vaccino non mi sento per nulla tranquilla a frequentare gli ospedali. Inoltre, nelle nostre condizioni, ultraottantenni entrambi e con disabilità, avremo dovuto essere fra i primissimi”. E invece ancora nulla!

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17 commenti

  1. Gianni Bonfili on

    E non basta.Da giorni la Regione Marche afferma di aver raggiunto un accordo con l’Ordine dei Medici per la somministrazione del vaccino presso gli ambulatori dei medici di famiglia,che non solo consentirebbe di evitare lo spostamento,scomodo per molti anziani,per raggiungere il punto di somministrazione anche lontano dal Comune di residenza,ma soprattutto,davvero determinante,di vaccinare ogni giorno molta,molta più gente.Il mio medico curante mi riferisce di non avere ricevuto alcuna indicazione in merito.Non per sfiducia personale,ma questa mattina ho chiesto chiarimenti via e-mail all’Ordine Provinciale dei Medici di Macerata.Aspetto la risposta,spero tempestiva.Non vorrei sbattere il muso contro una nostra mostruosità che è la mentalità burocratica.

    • anche io ho chiesto al mio medico curante e fino a domenica ancora non ha ricevuto nessuna comunicazione ma comunque non ci sono i vaccini

  2. lo scorso giovedì parlando con un noto medico di famiglia di Recanati ha chiarito che il problema della vaccinazione a domicilio per gli ultraottantenni che non hanno la possibilità di muoversi è collegato più alla logistica del vaccino più che all’impossibilità di vaccinare, perchè il mantenimento delle dosi a – 80° crea molti problemi e per organizzare una vaccinazione personale senza lo spreco delle dosi richiede tempo

  3. Però se può andare a Macerata e a Torrette per le visite, può anche andare a farsi vaccinare. Il servizio di vaccinazione a domicilio spero sia presto attivato, ma se la signora si può muovere per le visite può muoversi anche per la vaccinazione.

  4. E se fosse la sanita pubbblica che soffre di scarsella(mancanza di fondi)? vi pare che Le case farmaceutiche, vista la posta in gioco non fabbricherebbero i vaccini perche’ stufe di guadagnare? Ucci ,ucci ,ucci sento odore di imbrogliucci!!!!

    • Lei pensi al suo essere negazionista. Nessuno la obbliga a fare un iniezione che verrà fatta a miliardi di cavie. Cavie che sopravviveranno ai virus.

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