“Potrà essere di 500 milioni la quota relativa alle imprese per la innovazione nell’ambito dei contributi europei per la Specializzazione intelligente e per far crescere le aziende non possiamo distribuire male i soldi. Oggi è il terzo incontro per ascoltare le imprese. Cultura e innovazione, sapienza antica e tecnologia sembrano mondi in contrasto ma non è così. Vogliamo ascoltare operatori, artigiani e industriali, capire quali sono le loro esigenze e unire queste due aspetti perché siamo certi la cultura, abbinata alla tecnologia e a grandi capacità imprenditoriale e manageriale possono dare grandi risultati”.
Così Mirco Carloni, vicepresidente regionale e assessore alle Attività Produttive ha aperto i lavori dell’Osservatorio Intelligente della Regione Marche che si è tenuto oggi pomeriggio a Recanati al Castello di Malleus. Nelle Marche oltre 43mila persone lavorano in un settore altamente qualificato che contribuisce, direttamente e indirettamente, al progresso dell’intera regione. Stiamo parlando dei “Prodotti e servizi per la cultura e l’educazione”, area economica che comprende carta, stampa, editoria e giochi, strumenti musicali, artigianato artistico, beni culturali, servizi creativi digitali. Innovazione che passa per, ad esempio, nuovi modi di fruizione dell’arte e della cultura, materiali avanzati, digitale creativo.
Si tratta del quarto incontro dell’Osservatorio dopo la “puntata zero” di presentazione presso l’azienda Loccioni di Angeli di Rosora e le successive tappe di Pesaro (Scavolini, settore Casa e Arredo) e di Belforte del Chienti (Simonelli Group, Meccanica e Engineering).
Il tutto ospitato in un luogo suggestivo come il Castello di Malleus, al secolo Enrico Ragni, imprenditore che ha riportato alla ribalta l’arte amanuense e realizzato per il suo laboratorio il più grande scriptorium europeo e uno dei maggiori al mondo, ci saranno addetti ai lavori, imprenditori, editori, mondo della ricerca e dell’università. Obiettivo: promuovere innovazioni rivolte a rafforzare la specializzazione e favorire la diversificazione in chiave innovativa per accrescere la competitività a livello nazionale ed internazionale attraverso il coinvolgimento degli attori della ricerca e dell’innovazione presenti nel territorio.