E’ stata presentata questa mattina in Comune la mozione dei Consiglieri Comunali Pennacchioni, Marinelli, Bravi sulla virifica delle condizioni dei lavoratori nelle varie cooperative alle quali il Comune ha ceduto la gestione di diversi servizi.

Premesso che

riteniamo fondamentale consolidare e qualificare la contrattazione sociale, tenuto conto anche della grave emergenza sociale ed economica scaturita dall’emergenza Covid

La negoziazione sociale tra Sindacati ed Istituzioni Locali è una pratica consolidata anche nel nostro territorio regionale da diversi anni e si concretizza attraverso confronti ed incontri che portano alla sottoscrizione di accordi, protocolli ed altri documenti.

Il contesto territoriale e sociale in questi ultimi mesi è mutato rispetto agli anni precedenti a causa della pandemia, evento straordinario che da un punto di vista sanitario, sociale ed economico pone tutti i soggetti collettivi ed istituzionali di fronte a delle scelte dispendiose e a volte anche innovative.

L’emergenza Covid porterà ad un ampliamento decisivo delle diseguaglianze e delle povertà, sia in termini di allargamento della platea, che di incremento dell’intensità ed aggravamento delle situazioni lavorative e sociali sui territori.

La marginalità sociale e relazionale pongono le persone e le famiglie più vulnerabili e fragili in situazioni di grave rischio sociale ed economico, ancora più acuti nel momento in cui le aziende ricorrono agli ammortizzatori sociali con lo spettro di una potenziale chiusura.

Nel contempo in questa fase la stessa contrattazione potrebbe essere uno strumento per regolamentare servizi, progettare, sperimentare innovazione sociale di comunità.

Per quanto sopra esposto chiediamo

di avviare un confronto con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative per la rimodulazione delle scelte in tema di appalti, politiche sociali e fiscali, welfare e delineare linee di confronto per sviluppo del nostro territorio.

In tale contesto si ribadiscono le priorità che devono essere oggetto di confronto con le rappresentanze sindacali:

Appalti

Gli appalti sono da sempre volano di sviluppo e di occupazione. È per questo che chiediamo con forza all’ Amministrazione Comunale, di avere un’attenzione particolare per tutti gli appalti, sia di edilizia pubblica che di servizi, affinché si inseriscano nei bandi di gara, le norme che salvaguardino quegli aspetti che assicurano le tutele e la qualità del lavoro, come il rispetto delle clausole sociali

2

e l’applicazione dei CCNL firmati della OO.SS. maggiormente rappresentative sul piano a livello nazionale. A tal fine chiediamo il rispetto di quanto contenuto nell’attuale protocollo di intesa sugli appalti in edilizia firmato in Prefettura tra le parti sociali e le Amministrazioni locali, Asur, ITL. Chiediamo inoltre di adottare anche in appalti di piccoli importo, cosiddetti “sottosoglia”, l’istituto dell’affidamento diretto dando la prevalenza a soggetti (imprese e/o cooperative) che garantiscano in termini di qualità delle prestazioni, della tutela del lavoro e della solvibilità verso i crediti dei lavoratori, dando la precedenza ad aziende ubicate nel territorio provinciale e/o regionale.

Politiche sociali e Servizi a domanda individuale

Riteniamo prioritario ampliare l’offerta dei servizi per le famiglie e applicare una forte riduzione dei costi dei servizi per i figli.

Destinare risorse ad integrazione e potenziamento di quanto già erogato da leggi nazionali e regionali per la famiglia e dalle misure previste dal welfare aziendale che deve sempre più integrarsi con le necessità espresse dal nostro tessuto sociale.

L’aumento dell’età media necessita anche di una revisione delle politiche sociali a favore degli anziani e il sostegno alle famiglie che utilizzano le assistenti familiari per la cura degli anziani. In questo senso riteniamo opportuno creare dei fondi specifici per sostenere le famiglie nel pagamento delle retribuzioni delle assistenti familiari.

E’ irrinunciabile, considerato anche gli effetti del COVID 19, l’implementazione di nuovi modelli di welfare sociale per l’assistenza alle persone anziane, superando la logica del mero contributo. Vanno realizzate strutture di cohousing e modelli di inclusione abitativa che valorizzino per esempio i centri storici dei nostri borghi, diffusa l’adozione delle nuove tecnologie (es: tele controllo/tele medicina), e la valorizzazione di tutte le forme associative rivolte alla Terza età

Sviluppo locale e fondi europei

E’ prioritario pur nel rispetto e in raccordo dei vari livelli istituzionali elaborare linee per lo sviluppo economico del nostro territorio che integrando le priorità di un nuovo modello di sviluppo sostenibile con il tessuto economico produttivo locale cosi diversificato con varie filiere produttive si implementino azioni di sostegno e rilancio dello sviluppo locale.

I consiglieri comunali

Roberta Pennacchioni

Andrea Marinelli

Graziano Bravi

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

9 commenti

  1. Goffredo Natalucci on

    Una macedonia di buoni propositi e visioni planetarie, “spiegate” con il peggior linguaggio politichese di sempre, secondo un modello astratto rispetto alla realtà e alla vita quotidiana dei cittadini di Recanati. Per esempio: sapete spiegare all’anziana signora Maria e alle sue conoscenti cos’è il “cohousing” oppure la “inclusione abitativa”?

    • Glielo spieghi lei visto che è afferrato in materia e forse con parole semplici può capire!
      Lo so ti da fastidio che il PD ha articolato la mozione con dettagli tecnici che il centrodestra non conosce!
      Imparare viene sempre in tempo!

  2. Gianni Bonfili on

    In questo documento a me sembra particolarmente apprezzabile il taglio politico di fondo,cui oggi dovrebbe far riferimento tutta la politica,considerato che stiamo vivendo una situazione completamente inedita che potrebbe sfociare in esiti inimmagginabili,del più ampio coinvolgimento di tutti,dialogando con senso costruttivo e rivisitando criticamente la stessa logica del rapporto maggioranza/minoranza,senza arrivare a cancellarla per salvaguardare i vantaggi della dialettica democratica.
    Bene tener presente che stiamo attraversando momenti eccezionali,che richiedono un grosso salto di qualità da parte di ognuno,investito o privo di ruoli particolari.

  3. Notiamo tutti il lessico di questo emendamento molto articolato e ricco di contenuti rispetto alla mozione scritta un po in maniera superficiale senza alcuna conoscenza delle leggi che regolano il mercato del lavoro.
    Riflettete gente…

    • A Roma si dice “consolate co’ l’ajetto!”. Tradotto: ti accontenti di poco. Perchè il lessico della casta politica affascina sempre gli sprovveduti.

      • E il vaffa di Grillo a chi affascina?
        E il me ne frego di Salvini a chi affascina?
        Io ho elogiato la stesura che parla di leggi,mentre chi ha fatto l’emendamento ha dimenticato che il contratto parasubordinato non è da considerarsi un contratto di lavoro dipendente!

  4. “Chiediamo (…) in appalti di piccoli importo, (…) la precedenza ad aziende ubicate nel territorio provinciale e/o regionale.”
    NON SI PUÒ, semplicemente non si può.
    Sarebbe comodo, facile, e lo dico perché ci lavoro ogni giorno, ma corrisponde a negare i principi della concorrenza, tanto che nella legge “semplificazioni” hanno dovuto precisare che è necessario inserire negli inviti almeno la metà di imprese fuori del territorio.
    Siamo un Paese strano: chiediamo i soldi all’Europa per far ripartire l’economia nel mondo globalizzato, e poi li vorremmo spendere tutti dentro il Comune di appartenenza.
    Spiegatemi perché ce li dovrebbero dare.
    È la logica dell’elemosina. Ne usciremo ?

Lascia un Commento

Exit mobile version