Siamo alla ricerca di fondi per completare l’Acquedotto del Nera. E’ dal 1980 che i primi comuni del maceratese mettevano a disposizione i primi miliardi per partire. Nel tempo si è visto che l’opera era troppo monumentale e quindi si è allargato il Consorzio ad altri comuni soprattutto della costa che hanno conferito nuove risorse economiche.

Il problema però è che l’acqua del Nera è sempre quella o forse è anche diminuita negli ultimi due decenni. La portata è calata e il conferimento di “acqua buona e leggera” nei nostri acquedotti sarà assolutamente marginale. Comuni come Recanati, pure essendo fra i primi soci, avrà un quinto dell’acqua del Nera prevista 40 anni fa.

Per questo mi chiedo con forza se ha ancora senso sprecare acqua minerale di primo ordine, da imbottigliare, nella genericità degli acquedotti comunali destinandola ad ogni tipo di uso compreso quello della pulizia del bagno di casa.

Non avrebbe più senso e non sarebbe anche più rispettoso dell’ambiente e delle scarse risorse idriche esistenti, utilizzare l’acqua del Nera solo ed esclusivamente per uso potabile a beneficio della popolazione civile senza buttarla in decine di altri usi per i quali potremmo utilizzare l’acqua dei nostri pozzi di captazione ordinari ?

Coordinatore Provinciale UdC Macerata

Luca Marconi

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8 commenti

  1. Ahahahahahahahah!!
    E quindi?
    Usiamo per i rubinetti l’acqua dei pozzi e compriamo acqua Nerea?
    Ahahahahahahahah!!
    Oppure,Facciamo due tubazioni per utenza,acqua potabile per il water e la doccia e acqua di sorgente per il rubinetto della cucina!!
    Ahahahahahahah!!!
    Basta,basta,mi impallo,poi sorge l’inquinamento del trasporto delle bottiglie,lo smaltimento di quest’ultime ecc…
    O Luca…lascia perdere,anche perché entrando in certi discorsi si arriva agli anni della DC e se Recanati non ha l’acqua del nera ci sono anche delle responsabilità a monte!

  2. Buona proposta, spero sia l’inizio di un riesame più ampio sull’uso dell’acqua. Non si può usare l’acqua potabile anche per usi domestici che non siano alimentari come gli scarichi dei bagni, la pulizia dei pavimenti, l’innaffiatura dei fiori.

    • jack russel on

      Creare una doppia rete di distribuzione è impraticabile. Significherebbe raddoppiare gli investimenti, quando già le risorse sono insufficienti. La strada giusta è quella di diminuire al massimo gli sprechi, sia nella rete che negli utilizzi. Tutti gli acquedotti, dai tempi dei Romani sino a quelli di oggi nelle altre provincie marchigiane hanno immesso acqua della migliore qualità possibile in rete.
      La storiella che non si può usare l’acqua minerale per lo scarico del water l’hanno inventata quelli che preferiscono che quell’acqua resti nel fiume per usarla poi a fini industriali, per il proprio tornaconto personale.
      Sul fiume Nera, il primo allevamento ittico è a meno di un chilometro dalla sorgente. Il corso del fiume è stato completamente stravolto sin dagli inizi del ‘900 a fini idroelettrici per le esigenze industriali delle acciaierie. La prima centralina idroelettrica sul Nera prende l’acqua direttamente dalla sorgente. Di acqua del Nera per i nostri rubinetti ce n’e’ a sufficienza, ne sono sicuro.

  3. Una banale cisterna per la raccolta dell’acqua piovana come ce ne erano in quasi tutti i cortili delle vecchie case per l’acqua sanitaria e l’acqua degli acquedotti per gli usi alimentari. Adesso con le ristrutturazioni del 110 in corso fare due impianti non è un grosso problema basta volerlo.

    • 16,11 sei rimasto un po indietro. Tu te lavavi cu a catinella, de notte pisciavi dentro l’urinale, e bevevi l’acqua de u pozzo.
      Vuoi ritornare indietro nel tempo? Sta’ bono, lascia fare a chi capisce più de te.

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