Presentata in Comune una mozione della lista civica SiAmo Loreto che ha per oggetto la situazione attuale dell’Ospedale di Loreto. L’atto intende impegnare il Consiglio Comunale nel chiedere, tra le altre cose, alla nuova Giunta Regionale il rispetto delle Delibere emesse nelle ultime due legislature ma in alcuni casi non ancora applicate.
Il redattore della mozione Gianluca Castagnani ricorda proprio le iniziative dell’allora sindaco di Cingoli Saltamartini per il proprio Ospedale. Ora che è divenuto assessore regionale alla Sanità, confidiamo nella sua sensibilità per quegli ospedali che, nonostante avessero i parametri in regola per mantenere alcune specializzazioni ed un punto di primo intervento, sono stati invece declassificati, con una situazione attuale che è davanti agli occhi di tutti.
La civica della capogruppo Cristina Castellani ricorda l’approvazione di una delibera del Consiglio Comunale di Loreto, votata all’unanimità in data 26 febbraio 2019, e scaturita da una mozione della lista civica “Loreto Libera” del 28 novembre del medesimo anno, nella quale si chiedeva il ripristino di alcuni servizi previsti da vari atti di Giunta Regionale: tali servizi sono rimasti sempre e solo “sulla carta”.
Con questo atto torniamo alla carica – afferma Castagnani – perché abbiamo letto che col nuovo Piano Socio Sanitario qualcosa per le realtà come il nostro ospedale dovrebbero cambiare. Non sono molto fiducioso però – prosegue il consigliere di SiAmo Loreto – perché non capisco come si farà a far coincidere il nuovo Piano Sanitario con il Documento Economico Finanziario che il Consiglio Regionale sta per votare e che stabilisce cose diverse.
La mano destra non sa cosa fa la sinistra? Afferma la civica “SiAmo Loreto” .
Ricordiamo inoltre – prosegue Cristina Castellani – che nell’ordine del giorno approvato all’unanimità nel febbraio 2019, e inviato alla Regione Marche si chiedeva la ricostituzione di un Punto di Soccorso “con adeguati servizi connessi e posti letto dedicati e di personale medico H24 specializzato in medicina del soccorso”. Nello stesso atto si chiedeva il ripristino della Tac donata dall’allora Arcivescovo Macchi, la dotazione o la sostituzione di apparecchiature come ortopantomografo, mammografo dotato di tomosintesi, e così via. Ulteriore importante richiesta era rivolta ad avere un servizio di anestesiologia H24, anche a supporto del punto di soccorso, il ripristino della funzionalità della sala operatoria per piccoli interventi chirurgici di ortopedia e dermatologia, l’attivazione di ambulatori di nefrologia e urologia, una neurologia con elettroencefalogramma ed elettromiografo, il consolidamento e lo sviluppo del centro di diagnosi prenatale attraverso un incremento di personale medico-ostetrico e di apparecchiature adeguate. Molti di questi punti – prosegue Castagnani – li ribadiamo con la presente mozione – anzi, in situazione di emergenza Covid la Regione deve potenziare le cure intermedie con adeguata deroga di posti letto e con personale medico della medicina territoriale di Area Vasta e dell’emergenza-urgenza.
Se la Regione ora afferma che “va potenziata l’offerta del livello assistenziale ospedaliero con una maggiore attenzione all’organizzazione delle cure per i pazienti fragili in fase di riacutizzazione” essa deve passare dalle troppe parole finalmente ai fatti concreti.
1 commento
Ma se il 118, quando interviene per un caso, anche di bassa gravità (codice verde) la cosa che fa di sicuro è portare il paziente a Osimo! Continuate a parlare di un “ospedale” che non è più tale da tempo e che sta aperto chissà per quali oscure ragioni politiche.