In merito alle affermazioni del consigliere Pigini, vorrei ricordargli che in occasione del Consiglio Comunale del 15.10.2020 (al quale era presente) sulla destinazione dell’avanzo di Amministrazione, in replica alle affermazioni degli esponenti delle minoranze che affermavano che avevamo destinato poche risorse alla difesa della costa, ho risposto come riportato nel verbale accluso alla delibera, che con le somme in nostro possesso avremmo potuto prevedere solo quegli interventi di manutenzione (quelli in atto in questi giorni!) possibili in regime di cofinanziamento ed ho affermato di aver chiesto alla Regione, che nei giorni precedenti al Consiglio Comunale (mi sembra fosse entro il 10 ottobre) ha dovuto assolvere alla scadenza della elencazione degli interventi da inserire nella richiesta di finanziamento con il Recovery fund, di essere inseriti, in tutti i modi, nell’ambito degli interventi necessari per la difesa della costa. E poichè ci è stato fatto presente che, considerando i tempi stringenti poi per la realizzazione dei progetti e dei lavori previsti dall’Europa per l’utilizzo delle risorse, la Regione sarebbe stata in difficoltà a seguire ed eseguire tutti i progetti dell’intera costa marchigiana, abbiamo dato la disponibilità del Comune ad eseguire in proprio la fase di progettazione ed esecuzione, nonostante questo rappresenti una importante responsabilità, pur di essere ricompresi in un “treno” che passa una volta sola.

Il piano di difesa della costa da Porto d’Ascoli a Gabicce presuppone un costo di oltre 280 milioni, cifra difficile da reperire diversamente anche dalla Regione Marche, determinata da tanti interventi diversi ad integrazione di quelli già realizzati. A noi interessa coprire l’intero territorio comunale e di poter inserire finalmente e concretamente Scossicci, visto che la zona sud è già oggetto di intervento. Anche la zona centrale ha necessità del riallineamento più a largo delle barriere parallele esistenti.

Nella stessa occasione sono stati illustrati tutti gli interventi previsti con l’avanzo di amministrazione che sono in corso di realizzazione. Bisogna anche ascoltare le risposte, non solo i propri interventi.

Trascrivo di seguito il passaggio citato. Parlo sempre a braccio senza scrivere il mio intervento perchè di solito debbo intervenire in risposta o a chiarimento e quindi mi scuso per la trascrizione che, come sempre, appare frammentaria ma comunque chiara nei contenuti.

“.……non stiamo parlando di quegli interventi per i quali stiamo facendo interventi su interventi in Regione, dappertutto, tanto che abbiamo chiesto anche di essere messi, addirittura a nostro rischio, per la progettazione, pur di chiederlo con il Recovery Fund, perché la Regione in questi giorni di mancanza di Giunta, aveva la scadenza per mandare a Roma il finanziamento.Ce la siamo presa la responsabilità di dire, perché la Regione ha paura di non riuscire a fare tutti i progetti e mandare all’opera tutti i cantieri entro la data che il RecoveryFund prevede. In questo senso abbiamo detto: Porto Recanati ci pensa per conto suo a fare le gare, a fare le cose, pur di alleggerire e di rientrarci. Speriamo che ci dicano di sì….(intervento fuori microfono)… No, non lo so, però, voglio dire, sicuramente questo è. Erano quei 280 milioni, perché dovevano essere 280 milioni di progetto di copertura che aveva previsto la Regione Marche, ma di cui non c’era la copertura. La copertura oggi la chiede tramite il Recovery Fund. Penso che ormai siano andati a Roma perché, se non mi sbaglio, era in questi giorni che dovevano essere presentati in Europa. Non abbiamo ovviamente notizie di ritorno di questo discorso. Sappiamo quello che abbiamo fatto, in un momento di vacatio anche legislativo dal punto di vista regionale. I 280 milioni non sono un unico progetto che sarebbe complicato, ma comunquesarebbe uno; si tratta della somma di tanti piccoli interventi fatti da Porto d’Ascoli a Gabicce, ecco perché la Regione era in difficoltà a seguire tutto quanto…”.

Rosalba Ubaldi

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2 commenti

  1. Ci voleva proprio la precisazione! Anche perché i cittadini non hanno ben chiaro “quanto fatto dall’ ammnistrazione”! Ahahaha!

  2. Ario Roncitelli on

    A parte le scivolate sul latino maccheronico, ci sa dire con chiarezza assessora quanto ammonta il denaro pubblico che la costa di Porto Recanati si è “mangiata” con questa storia? SI è mai chiesta qual è la compatibilità ambientale e finanziaria, tra gli interventi continui (compresi quelli di emergenza) di ripascimento della spiaggia e di riparazione del lungomare (a Scossicci) e le ricorrenti mareggiate che li devastano? Non crede che bisogna voltare pagina da parte delle pubbliche amministrazioni su questo argomento? O i canoni demaniali politicamente sono così irrinunciabili, nonostante la loro esiguità rispetto ai costi di manutenzione di spiagge e scogliere?

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