Luca Craia

Quello che sta accadendo a Macerata è gravissimo, estremamente preoccupante, inaccettabile. A Macerata è in corso una persecuzione a tutti gli effetti, a opera di una parte politica ben definita, la sinistra, appoggiata da organi di stampa palesemente schierati e strumentalizzati, allo scopo di recuperare il consenso perduto alle elezioni approfittando di un diffuso sentimento avverso nei confronti della Chiesa Cattolica. L’attacco a don Leonesi è un attacco alla libertà di pensiero e di espressione, ed è gravissimo prima di tutto perché parte da soggetti politici che dovrebbero garantire democrazia e libertà quandanche si tratti di posizioni avverse alle proprie. La gravità si amplifica esponenzialmente perché l’attacco si sta tramutando in violenza, prima verbale e poi fisica, con l’apparizione di striscioni ad imbrattare monumenti. Francamente, visti i toni che si registrano sui social, in particolare su certi gruppi cittadini maceratesi, la mia preoccupazione è che si possa passare anche alle vie di fatto.

Si può essere in disaccordo col prelato (che, tra l’altro, non ha fatto altro che attenersi alla posizione della Chiesa Cattolica e, quindi, prendersela con lui significa prendersela col Papa stesso) si può dissentire e confutare la sua tesi, ma non si può pretendere che non parli, non si possono pretendere rettifiche, scuse, non si può pretendere, come si pretende, che la Chiesa prenda provvedimenti, non si possono mandare appelli a “isolare la Parrocchia”. Siamo in un clima persecutorio davvero pericoloso e preoccupante.

Pur essendo io un cattolico, il mio ragionamento è laico e vi prego di sforzarvi di coglierlo accantonando le vostre posizioni sulla Chiesa: qui si ta parlando di libertà di pensiero e di parola, qui si sta negando il diritto di un prete, e conseguentemente della Chiesa che è con lui, di esprimere il proprio pensiero. E non è un pensiero illegale, in qualche modo eversivo, è solo contrario al pensiero di una parte. Se si nega il diritto di esprimere un pensiero, anche contrario al proprio, si nega ogni diritto democratico. Quello che sta accadendo a Macerata, dicevamo, è gravissimo e pericolosissimo anche e soprattutto per questo.

 

Gianfranco Fuselli

……… e va bene anche io dico la mia. Lo so; non se ne sente la mancanza, ma mi scappa.

Lo scandalo è che è scandaloso che un sacerdote nel pieno della sua funzione più alta, quella cioè di celebrare il momento più grande e misterioso della nostra fede, ripeto fede e non religione, ribadisca quello che Colui in cui noi crediamo, Gesù , ha più e più volte ribadito nella sua breve ma intensa predicazione in quella terra benedetta di Israele. Più volte a parlato dei bambini, ” non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. ( Matteo 18. 3) ” ” Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! ”

E chi è più bambino di colui che vive, perchè vive questo è certo, nel grembo della madre? E chi è più indifeso di un bambino di poche settimane che non ha chiesto di essere chiamato alla vita ma invitato da umani? quindi cosa può dire un sacerdote in un’omelia pronunciata per chi crede in quel Dio di Cui Gesù è figlio ma anche Dio lui stesso, se non a proprie parole ribadire ciò che è scritto nel vangelo. Perchè infastidisce? Quale diritto lede? Perchè non dovrebbe essergli permesso di esprimere le proprie idee e convinzioni supportate da tanta dottrina?

Un dubbio mi assale ogni volta che, i non credenti o i cristiani della domenica, ma poco credenti, lanciano i propri anatemi mescolando in minestrone fetido, la teologia, di cui non sanno niente, la politica, di cui sanno ancora di meno, di economia, di cui totalmente analfabeti, un dubbio dicevo mi assale, e ha pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, e cioè pretendere una accettazione di questi eventi in modo tale da poter giustificare con la propria coscienza come normali tali fatti. Cioè se la chiesa è d’accordo allora va bene, si può fare. Ma la chiesa non è degli uomini ma di Dio e il suo capo è e rimane Gesù e Lui ha indicato la strada da percorrere e nessuno può, se crede in Lui, modificare quello che Lui ha insegnato.

E’ semplice avete il libero arbitrio utilizzatelo. Ma se volete partecipare al banchetto preparato per le nozze bisogna avere la veste bianca altrimenti anche se si riesce a entrare si viene cacciati fuori dove e pianto e stridori di denti.

 

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14 commenti

  1. Ma perché si butta tutto sull’ideologico? Il dottor Fuselli è un bravo medico e pensi a fare prevenzione e contraccezione in modo corretto, attività per le quali è pagato con il denaro di tutti, cattolici o meno. In questo modo può contribuire a limitare il ricorso all’aborto che è comunque una tragedia.

  2. Parlate parlate parlate…. ascoltate i problemi delle famiglie!
    E comunque #iostoconlagarbati
    Elisabetta Garbati top!

  3. Chiavari Paola on

    Concordo pienamente con Craia e Fuselli e li ringrazio per aver espresso la loro opinione in modo chiaro e pacato.

  4. Bruno Frenquelli on

    Fermo restando il diritto di ognuno a gestire il proprio corpo come più gli aggrada,non si può accettare che a scuola bimbi lndifesi vengano portati ad equiparare il ruolo della famiglia, sul quale il mondo poggia da millenni, alla stregua di ” desideri e gusti particolari. Condivido in gran parte la posizione di Don Lionesi cofermate da Luca Craia e Gianfranco Fuselli ”
    Bruno Frenquelli

    • E te ne fai vanto? Vergogna! Un bimbo é in grado di gestire il proprio corpo? Si! magari con l’aiuto di una caramella? O con il racconto di favole al riparo delle sacrestie? O con la minaccia che se parli Gesù piange?
      Vergogna! Vergogna! Vergogna!

    • nessuna ammissione di colpa, queste le parole del sacerdote: “non ho detto che l aborto sia più grave della pedofilia, ho solo detto che l aborto è una cosa grave. Non volevo offendere nessuno. Chiedo scusa a tutti ”
      E comunque il sacerdote, a casa sua, (chiesa), ha tutto il diritto di dire ciò che pensa e che è in linea col magistero .
      Tanto rumore per nulla!

      • Allora il sacerdote mente, perché il video è stato pubblicato ovunque e le sue parole si sentono benissimo. Purtroppo chi ha fede in una cosa è completamente cieco a tutto il resto. Il futuro è nella laicità proprio perché rispetta tutti. SENZA UGUAGLIANZA NON ESISTE LA LIBERTA’: le religioni mettono la donna su un piano secondario, sottomessa all’uomo, non accettano l’esistenza degli omosessuali (o anzi peggio, accettano l’esistenza ma secondo loro non hanno diritto a sposarsi e avere figli!). Chi siete voi fedeli a decidere per tutti quanti?
        Ricordo che la religione che viene usata in Italia esiste da 2000 anni! Liberatevi e liberate anche noi donne dai vostri credo e saremo tutti più felici e meno frustrati.

        • Fortuna che promuovi la libertà… pero se non la pensiamo tutti uguali a lei bisogna mettere a tacere magari anche con la forza ? però è libertà

  5. secondo mia opinione chi abortisce un feto sano commette un atroce omicidio , poiche da quando è entrata in vigore la legge 194 in italia sono stati eseguiti circa 4 milioni di aborti oltre che di omicidio si può parlare di genocidio ..chi poi dice che la legge è stata fatta per impedire gli aborti clandestini dice solo che ha facilitato il genocidio , mentre misconosce che al termine del parto naturale le legge attuale permette alle madri di depositare il neonato in ospedale per affidamento in anonimato, percio l’aborto è da considerare un delitto al solo scopo di disfarsi di un feto non voluto solo per egoismo

    • Anche tu col tuo pippotto eviti di parlare dell’ argomento principale
      I preti pedofili!
      Ok l’aborto é negato e condannato dalla chiesa. Ci siamo. Anzi, ci siete.
      Ora parliamo dei pedofili…………….

  6. Non solo sottomesse ai mariti ma anche uteri non in affitto ma in comodato d’uso gratuito visto che poi i figli frutto del comodato portano il cognome del padre. Quando lessi il racconto dell’ancella anni fa il romanzo mi sembrò grottesco e paradossale. Poi la realtà si incarica di superare sempre, in peggio, la più nera fantasia.

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