Il celebre dipinto di Lorenzo Lotto la  “Trasfigurazione” del Museo cittadino di Recanati, Villa Colloredo Mels, sarà presente nella mostra “Dante. La visione dell’arte da Giotto a Picasso” un progetto diretto dal dott. Eike Schmidt e dal dott. Gianfranco Brunelli e curato dal  prof. Antonio Paolucci e dal prof. Fernando Mazzocca che verrà ospitato   dal 12 marzo al 4 luglio 2021  ai Musei San Domenico di Forlì.

La mostra, realizzata nell’ambito delle celebrazioni nazionali dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Governo italiano per l’anno 2021, verrà  organizzata da Le Gallerie degli Uffizi, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, e verrà a costituire l’ultima tappa, in ordine temporale, di un ciclo di grandi e prestigiose iniziative espositive.
L’opera di Dante non solo ha ispirato nei secoli schiere di artisti, ma l’arte figurativa, particolarmente la pittura, è linguaggio e metafora interna alla Commedia: il rapporto tra il contemplare della visione dantesca e il vedere della raffigurazione dell’arte è anche tematizzato dallo stesso poeta in più luoghi ed espressamente citato nella sua opera.
La mostra rievocherà gli artisti che si sono cimentati nella grande sfida di rendere in immagini la potenza visionaria della Divina Commedia, o che hanno trattato tematiche simili a quelle dantesche.
La pala della Trasfigurazione di Lorenzo Lotto, il celebre dipinto di olio su tavola di cm 302×212 eseguito a Recanati tra il 1510-1512, è di particolare importanza nel percorso scientifico ed espositivo della mostra in quanto chiarisce dal punto di vista del linguaggio e in senso metaforico il rapporto tra l’arte del periodo, la figura e l’opera di Dante.
Nell’ottica degli interscambi culturali tra le associazioni e i Comuni, gli organizzatori della mostra di Forlì in cambio del prestito della “Trasfigurazione” del Lotto provvederanno alla realizzazione del progetto di riallestimento della Bolla Aurea di Federico II a Villa Colloredo Mels , contribuendo alla valorizzazione di un documento di notevole importanza per la Città di Recanati.

Non è una novità la richiesta di prestito delle nostre opere di Lorenzo Lotto – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Rita Soccio – Se da un lato è giusto far girare le opere d’arte in un’ottica di collaborazione tra enti e diffusione della cultura, dall’altro non è semplice privarsi di un capolavoro così importante e identitario della nostra città. Ecco perché abbiamo chiesto in cambio agli organizzatori un progetto per un valore di 20.000 euro di riallestimento e valorizzazione della Bolla Aurea di Federico II, conservato sempre nel museo di Villa Colloredo Mels.Inoltre abbiamo pensato anche di condividere il progetto di prestito e riallestimento con le associazioni culturali recanatesi e la Commissione Cultura del Consiglio comunale che hanno accolto favorevolmente la proposta. L’arte e la cultura in questi momenti di difficoltà devono essere un tramite di unione e di balsamo per l’anima e il corpo.”

La Bolla Aurea conservata con il sigillo d’oro di Federico II di Svevia, nato a Jesi nel 1194, rappresenta il documento più pregiato della collezione archivistica del Comune di Recanati, e sancisce l’inizio di una nuova vocazione commerciale, un privilegio che l’Imperatore concesse alla città nel 1229, in cambio degli appoggi ricevuti nella lotta per le investiture, per permettere la costruzione di un porto esente da dazi tra le foci dell’Aspio e del Potenza, ovvero l’odierna Porto Recanati.
Per valorizzare l’importante documento verrà infatti progettata e allestita un’intera sala tematica che consentirà ai visitatori di poter fruire di una ricostruzione del contesto storico dell’epoca, e di arricchire l’esperienza di visita con contenuti multimediali di forte e immediato impatto.

Particolare della Bolla Aurea di Federico II

 

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