Raccogliamo la lamentela del recanatese Giulio Benfatto, 60 anni, conosciutissimo in città: lui vive in una casa di proprietà in un grosso condominio di via Calcagni dove dal soffitto di una stanza, quando pioveva, sino a due anni fa filtrava acqua che lui raccoglieva con dei secchi. Riparato il tetto, la situazione non è migliorata perché sul suo soffitto è rimasto un grosso buco da cui può passare ogni cosa: animali, polvere, umidità. Lui, che vive con una modesta pensione di invalidità e grazie al grande aiuto che riceve quotidianamente dal Comune e dalla Fondazione Ircer, non ha i soldi necessari per ripararlo.

Una situazione difficile per la quale chiede aiuto.  Il Comune e la stessa Fondazione Ircer gli garantiscono i pasti giornalieri, la possibilità di lavarsi e lavare i suoi abiti, ma fanno fatica naturalmente fatica ad intervenire sulla situazione della sua casa. Il suo amministratore di sostegno ha fatto richiesta agli Ircer di vedersi assegnato uno dei mini alloggi di Villa Teresa ma, secondo il vigente regolamento, quegli alloggi sono destinati ad anziani autosufficienti ma più avanti nell’età rispetto a lui.

L’alloggio di Benfatto, tra l’altro, si trova nella parte del palazzo condominiale che presenta segnali di instabilità tanto che l’ufficio tecnico comunale da due mesi ha transennato una parte esterna relativa alla chiusura del passaggio pedonale di via Moroncini. Ci sarebbero, quindi, tutti i presupposti perché il Comune emetta un’ordinanza di sgombero ma che, a questo punto, oltre che riguardare il sessantenne dovrebbe interessate anche le altre famiglie che sono confinanti. Una situazione che creerebbe certamente grossi problemi a loro ma anche all’amministrazione comunale.

Giulio Benfatto e il buco sul soffitto

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4 commenti

  1. Penso che quando una persona ha bisogno evidente , bisogna fare quanto possibile per farlo vivere in dignità. E se non ha l’età richiesta : e chi se ne frega. Dategli qull’appartamentino.

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