Tra agosto e settembre, i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Ancona, hanno scoperto nel territorio recanatese un’area, di proprietà di un’azienda agricola operante nel settore delle manutenzioni di spazi verdi, utilizzata illecitamente come sito di stoccaggio per varie tipologie di rifiuti, costituiti prevalentemente da sfalci di potature, sabbie miste, tappeti sintetici provenienti dal rifacimento di campi sportivi e scarti della demolizione.
Il proprietario del sito, all’atto del controllo da parte delle fiamme gialle non è risultato in possesso delle previste autorizzazioni ambientali ed è stato pertanto denunziato all’Autorità Giudiziaria competente per le violazioni al Testo unico sull’ambiente. Il terreno è stato posto sotto sequestro ed è stato fatto intervenire il personale tecnico dell’ARPAM per eseguire la campionatura dei materiali rinvenuti, finalizzata ad attivare le successive operazioni di bonifica.

L’operazione ha interessato anche un’altra area a Montemarciano in provincia di Ancona, dove i finanzieri hanno individuato un’area, posta all’interno di un polo industriale, adibita a discarica abusiva, con l’abbandono di rifiuti di varia natura, costituiti prevalentemente da scarti di materiale edilizio e derivanti dalle manutenzioni automobilistiche.
È stata individuata la società proprietaria della superficie, che peraltro è risultata non direttamente responsabile dell’abbandono dei rifiuti, ma che comunque si è assunta l’onere di procedere al corretto smaltimento.

Gli approfondimenti condotti e l’attività di indagine svolta dalle fiamme gialle sul luogo, hanno quindi consentito di identificare uno dei responsabili che ha utilizzato impropriamente il sito, abbandonando sul posto rifiuti domestici indifferenziati e ingombranti. Al soggetto è stata elevata una sanzione amministrativa, oltre l’obbligo del corretto conferimento, a proprie spese, dei materiali presso i preposti centri autorizzati.
Le due attività hanno portato al sequestro complessivo di mq. 1000 di area agricola/industriale ed al rinvenimento di kg. 310.000 di rifiuti speciali.
Il corretto conferimento di questi presso le discariche autorizzate, consentirà alla Regione Marche di recuperare il tributo cd. “ecotassa”, comprensivo di sanzioni quantificabili in circa € 10.000.

Nel corso del corrente anno il Reparto ha eseguito nello specifico settore nr. 11 controlli, denunciati all’Autorità Giudiziaria 6 diversi soggetti ed elevate sanzioni amministrative per un totale complessivo pari a € 49.200, con un recupero diretto del tributo dell’ecotassa per un importo complessivo pari a € 7.700.

 

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