A chiarimento del mio intervento in Consiglio Comunale

Nessun gioco, nessuno  può giocare su argomenti che riguardano i diversamente abili e il rispetto che merita la loro situazione.

Il mio intervento in consiglio comunale nasce da un sopralluogo che ho effettuato al rientro dalle ferie, a fine agosto a Villa Colloredo, in seguito dell’articolo comparso sulla stampa nei primi di agosto, inerente appunto l’occupazione di stalli di sosta riservati a portatori di handicap da parte del bar .

Ho visto e fotografato i tre stalli di sosta  e il secondo (quello ritratto nella foto dell’articolo del Resto del Carlino) ed il terzo,  erano occupati da tavoli, mentre il primo,  che può ospitare due auto, era libero.

Da questo il mio intervento in assoluta buona fede.

 

 

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12 commenti

  1. Ekaterina Luckashenko on

    Accecati dall’ odio e dalla tirata de culo, non hanno visto lo stallo libero. Ingiustificata comunque l’occupazione degli altri due. Quel sito va regolarizzato una volta per tutte.
    Dalla Moldavia con furore.

  2. Goffredo Natalucci on

    Al di là di queste giustificazioni un po’ puerili, un assessore deve intervenire in modo deciso ed efficace se è vero che si tiene a tutelare determinati diritti di determinate categorie di cittadini. Sarebbe opportuno allora conoscere il dettaglio della vicenda come valutata dal Comune, a iniziare dal perchè quegli spazi sono stati occupati da tavolini e panche. E’ stata una iniziativa arbitraria del gestore dell’area o c’è stato chi lo ha permesso formalmente?

  3. di che vi lamentate il primo può ospitare due auto!!!!!! Ahahah . Guarda caso l’articolo è dei primi di agosto, lui è tornato in ferie solo fine agosto, tanto ormai la stagione volgeva al termine. Quando hai preso atto dell’occupazione che provvedimenti hai preso?

  4. Pertanto, una volta verificato che l’occupazione abusiva del posteggio era avvenuta con modalità tali da impedire alla disabile l’esercizio di un proprio diritto – infatti l’auto occupante abusivamente lo spazio era rimasta nel parcheggio per tutta la giornata ed era stata rimossa dai vigili urbani solo a tarda notte, senza alcun intervento da parte del proprietario della vettura – la quinta sezione penale della Cassazione ha ritenuto provata la sussistenza del reato di violenza privata ai danni della disabile.

    Il codice penale [2] prevede che: «Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni. La pena è aumentata se concorrono le condizioni prevedute dall’articolo 339».

    La sentenza adottata dalla Cassazione potrebbe essere estesa ad ogni caso nel quale si possa configurare l’impedimento dell’esercizio di un diritto spettante alle persone disabili e riconosciuto come tale secondo le norme di legge o le regole amministrative.

  5. il fatto che uno su tre fosse libero ( foto di fine agosto, articolo dei primi di agosto, quindi ancora peggio), non significa che non fosse vero quanto denunciato, anzi, la cosa è ancora più grave perchè , nonostante la denuncia fatta riguardo questo illecito, a un mese circa di distanza le cose hanno continuato a rimanere tali, in circa un mese nessuno si è preoccupato di andare a verificare la situazione e di far togliere, sanzionando i colpevoli, l’ingombro. Magari non si gioca, ma nemmeno si prendono seriamente le cose

  6. La realtà è che questi hanno occhi solo per i loro amici ma del resto sono stati votati e rivotati da voi recanatesi. Di cosa vi lamentate. Io di questo sono indignato non di altro. Sta gente era da mandarla a casa dopo i primi 5 anni e invece li avete fatti star lì per 15 anni. Pertanto hanno ragione loro a comportarsi così. Amen

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