Anche noi ci sentiamo di dire la nostra in merito al progetto che vorrebbe posizionare  una discarica proprio sulle nostre colline, visto che siamo presenti nella realtà sociale da più di 60 anni grazie ai principi guida del nostro Statuto, cercando di portare avanti varie attività nel rispetto dell’esempio di solidarietà ricevuto dai nostri nonni che prima di noi si sono spesi personalmente per mantenere vive tradizioni e lasciarci insegnamenti preziosi che rappresentano tuttora un patrimonio da salvaguardare crediamo per tutti perché fanno parte delle nostre radici.

Questa certezza ci ha sempre unito e dato l’impulso per crescere continuamente seppure a piccoli passi e migliorare quanto ciascuno di noi poteva fare soprattutto per contribuire a tenere viva una frazione e la sua Parrocchia e renderla così di riferimento sia per la piccola comunità sia parte attiva del tessuto sociale.

Crocevia tra provincie e dall’autostrada via di accesso principale alla nostra bella Recanati, non a caso definita città della Poesia e del bel Canto, il nostro paesaggio si presenta ricco di uliveti, vigneti e cantine, pozzi e vene di acqua potabile.

Secondo quanto tramandato dalla storia dettagliatamente riportata nei libri di Don Cesare Fini, proprio in questi luoghi i monaci Clareni decisero di fondare uno dei loro monasteri-lazzaretti, prima di loro lo scelsero i Piceni in quanto era un luogo fertile e ospitale per il loro insediamento, lo stesso nostro illustre concittadino Beniamino Gigli decise che su queste colline dolci e rigogliose avrebbe costruito la sua stupenda dimora.

Da sempre è territorio di passaggio e sosta di ristoro per i numerosi pellegrini che ogni anno si recano in preghiera da Macerata a Loreto

Chi di noi avrebbe mai immaginato che proprio questo nostro paesaggio così ridente e panoramico, intriso di tradizioni contadine e artigiane, fonte di ispirazione per il Leopardi e ammirato da tutti, sarebbe stato d’ispirazione anche a illustri progettisti per redigere un piano DISCARICHE?

Già perché proprio sulle nostre colline, il piano ha individuato ben 4 aree potenzialmente idonee alla raccolta dei rifiuti, in barba ai rischi ambientali ovviamente connessi e a quanto verrebbe scempiata e straziata l’immagine e l’armonia del nostro territorio, già peggiorata in parte dall’installo dei pannelli fotovoltaici…ma ci chiediamo, è normale tutto ciò?

Per noi No. Non ci stiamo a tutto questo e non lo accetteremo mai, sarebbe un vero controsenso continuare a darci da fare sacrificando tempo, fatica e soldi per poi veder distruggere quanto abbiamo cercato di custodire e curare gelosamente fino ad ora da un progetto che causerebbe una ferita indelebile per il nostro territorio..

Per questo chiediamo con forza che qualcuno si prenda le proprie responsabilità e si faccia avanti almeno per illustrare le motivazioni che hanno portato a questa scelta scellerata se non altro per cercare di capire se c’è stata una parvenza di professionalità messa in campo senza alcun criterio di sensibilità e umanità, non certamente per giustificare la scelta che resta incomprensibile e non accettabile.

Considerato che ci sono strade alternative che si possono percorrere, confidiamo in una presa di coscienza collettiva e attendiamo fiduciosi novità positive.

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