Continuano a ritmo serrato gli incontri del Comitato No Discarica Territorio Montefano-Recanati  con i candidati Presidenti della Regione Marche. Ieri sera è stata la volta di Gian Mario Mercorelli, candidato del Movimento 5 Stelle.

Dopo una breve introduzione e presentazione delle attività del Comitato, anche a Mercorelli sono state rivolte diverse domande relative al progetto della nuova discarica della provincia di Macerata.

Il candidato grillino ha tenuto a precisare che dal 2011 e per cinque/sei anni lui ed esponenti del Movimento hanno partecipato a tutte le conferenze del Cosmari e che quindi si sente preparato sull’argomento. “Il discorso dei rifiuti è cruciale e si possono fare degli interventi a livello di regione”.

“La prima cosa di cui bisogna parlare è il recupero: tanto di ciò che va in discarica si può recuperare e riutilizzare. Oggi questo non si fa: il 70% di differenziata di cui tanto si parla è quello che i cittadini differenziano, ma non quello che poi viene riciclato. Lo sapete che una tonnellata di bottiglie di plastica selezionate per colore vale 10 volte tanto rispetto a una tonnellata di bottiglie non selezionate? Perché non si fa? E lo sapete che il Cosmari ha una macchina per selezionare il contenuto dei sacchetti gialli ma non è mai stata messa in attività? Macerata è l’unica provincia che ha un solo ente gestore dei rifiuti, il Cosmari, e se questo può essere il problema , può essere anche un’opportunità: la Regione potrebbe più facilmente intervenire, anche con finanziamenti. Inoltre, il fatto che ci sia solo una struttura, facilita la tracciabilità”

Alla domanda, rivolta anche agli altri candidati incontrati precedentemente dal Comitato, relativa alla posizione sua e del Movimento rispetto alla gestione dei rifiuti indifferenziati nella Regione , risponde: “L’obiettivo è cambiare le modalità, ma dall’oggi al domani non è possibile, a meno che non si voglia ritornare all’inceneritore; ma noi non vogliamo. Se non si decide di cambiare verso, con le attuali tecnologie in campo, la discarica serve e ne serviranno altre. Devono cambiare le leggi regionali e nazionali”. Sottolinea anche che una discarica perfettamente sigillata non esiste, tutte hanno delle perdite e anche per questo creano danni ambientali di dimensioni enormi.

Anche a Mercorelli viene chiesto se non ravvisi un’anomalia nell’identificazione di 18 siti tra Recanati e Montefano rispetto a 70 nell’intera provincia e la sua risposta è molto chiara e diretta “Si tratta di un gioco politico, senza dubbio. Sapete cos’è un eco indennizzo? Sapete che grande giro per poche persone c’è intorno ad una discarica?”

Certo che , evidenzia ancora,  “i parametri applicati dall’ATA 3 lasciano uno spazio di manovra, ma allo stesso tempo bisogna pensare ad un loro riesame. Si tratta di parametri che fanno delle stime sulla base di una cartina, ma non tengono conto dei vincoli.”

Anche questa sera il Comitato proseguirà nella sua attività di confronto e  incontrerà  Sabrina Banzato di Vox Italia.

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