Per chi ha investito nella sicurezza e nella propria attività, non costituisce una grossa preoccupazione l’aumento dei contagi e il prolungarsi dei protocolli igienico – sanitari da seguire sino alla fine dello stato di emergenza. Un esempio è quello di Stefania Marcantoni, titolare della parrucchiera SteffiLuxry Hairsalon a Recanati. Con la consapevolezza che la fase di convivenza con il virus sarebbe stata più lunga del previsto, il suo salone è stato dotato di una strumentazione specifica per la sanitizzazione dell’ambiente e delle superfici che utilizza la tecnologia al plasma freddo, al fine di ridurre batteri, muffe e i temutissimi virus come quello che ha contaminato e messo in ginocchio tutto il mondo. Un dispositivo a marchio Cee come quelli che si trovano negli ospedali, che non è obbligatorio, ma che rappresenta senza dubbio un modo per investire e rilanciare la propria attività in uno dei momenti storici più difficili dal dopoguerra ad oggi. “Abbiamo voluto aumentare il confort di tutti i nostri clienti che nel nostro salone devono trovare non solo cortesia e professionalità, ma anche un ambiente sanitizzato dove trascorrere in sicurezza il tempo necessario alla cura dei capelli ” dice Steffi -. Siamo voluti andare oltre i protocolli che comunque seguiamo scrupolosamente dalle mascherine alla sanificazione degli strumenti del mestiere, dalle visiere ai gel igienizzanti sino a percorsi in grado di mantenere il distanziamento sociale. Ci siamo affidati ad una azienda leader nel settore e credo che siamo una delle poche realtà ad avere questo macchinario, ma vogliamo garantire il massimo della sicurezza a chi viene a trovarci e a chi lavora tutti i giorni nel nostro salone. Questa strumentazione è così potente che non solo è in grado di sanitizzare l’aria e le superfici ma anche i tessuti, compresi gli abiti dei nostri clienti”. A Steffi il cambiamento non la spaventa. Da sempre la sua realtà è fatta di vivacità e dinamismo per essere sempre al passo con i tempi. Lo dimostrano il restiling dei locali realizzato poco più di un anno fa e le continue partecipazioni ai convegni come quello che si è svolto poco prima della pandemia in Israele, spesso e volentieri nel ruolo di docente. Cresciuta nella storica parrucchieria Alfreda di via Dalmazia, dal 1991 ha dato vita al suo salone che oggi è un punto di riferimento. Ogni membro del team Steffi è costantemente formato per offrire il massimo della qualità e dello stile. Per tutti loro il dopo lockdown
è stato contrassegnato da misure piuttosto rigide che vengono seguite scrupolosamente e ci si è attrezzati anche con una lavanderia interna per ottimizzare l’organizzazione della biancheria, malgrado comporti restare in negozio ben oltre l’orario di chiusura. “Con i protocolli sanitari all’inizio è stata dura, sopratutto i primi giorni perchè ci dovevamo abituare al cambiamento – continua Steffi – ora è diventato un rituale. Ci siamo abituate a lavorare anche con i guanti acquisendo una sensibilità al tatto mai avuta prima quindi non tutti i mali vengono a nuocere. La riapertura è stata emozionante. I nostri sguardi che si incrociavano con quelli dei clienti dimostravano la voglia di ricominciare anche se c’era ancora la paura. Ora si sta tornando alla normalità ma non molliamo di un centimetro sulla sicurezza. La nostra clientela ne è consapevole e viene con la stessa frequenza di sei mesi fa. La tutela nei loro confronti è al primo posto e nel contempo anche noi ci sentiamo protetti”.

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