Riteniamo che si debba fare quello che si fa in tutti i Paesi più sviluppati del mondo, trasformando il
rifiuto in una risorsa. Servono impianti di smaltimento e riciclo, come ne abbiamo già in Italia,
soprattutto al nord. Servono, però, anche quegli impianti che chiudono l’economia circolare,
valorizzando i rifiuti e creando energia e calore. Differenziare e valorizzare sono per noi le parole
chiave.
Chi guiderà la regione Marche per i prossimi 5 anni avrà un ruolo fondamentale nella
programmazione del Piano Regionale dei rifiuti, e le loro scelte ricadranno sulla vita di tutti i
cittadini.
A tal proposito vogliamo ricordare che nel settembre 2015, la Commissione Ambiente, l’assessore e
la Giunta regionale, a guida PD, hanno con forza respinto la possibilità di realizzare un
termovalorizzatore nelle Marche scegliendo di proseguire come nell’uso delle discariche.
Il rischio di vedere realizzare una discarica nel territorio recanatese sta preoccupando tutti, mentre
prende seria e concreta consistenza nel dibattito cittadino. E’ una questione che viene da lontano e
-come sempre – se non si hanno le persone giuste al posto giusto che si impegnano costantemente,
soprattutto in fase di predisposizione dei criteri, si rischia di mettere pezze peggiori del buco.
Facciamo presente che l’iter è stato avviato già nel 2017, ed alle assemblee ATO/ATA ha partecipato
l’attuale sindaco di Recanati Antonio Bravi, su delega Fiordomo, e dallo stesso confermato durante
il consiglio comunale del 17/06/2020; sembra che fosse presente anche l’allora consigliere
provinciale Scorcelli. Entrambi hanno sempre accolto e votato quanto veniva proposto. Nella seduta
del 17/06/2020 del consiglio comunale di Recanati è stata approvata all’unanimità la delibera di
consiglio – atto d’indirizzo – riguardante il piano d’ambito di gestione dei rifiuti ATO3 Macerata
“stralcio procedura localizzativa discarica”.
E’ stata anche redatta approfondita relazione dall’UTC e, a nostro parere,è giusto motivare bene il
diniego dal punto di vista tecnico, perché affermare che Recanati non possa ospitare una discarica
solo perché è Città “di cultura” ci sembra una motivazione un po’ troppo leggera, e i nostri
amministratori dovrebbero conoscere bene i criteri di valutazione, considerato che li hanno votati.
Dal verbale dell’assemblea n. 9/2020 dell’ATA3, a cui il sindaco Bravi ha partecipato, vengono
infatti indicati i criteri localizzativi del nuovo impianto: uso del suolo, tutela della popolazione,
tutela delle risorse idriche, tutela da dissesti e calamità, tutela dell’ambiente naturale, tutela dei beni
culturali e paesaggistici!
Chiaramente nessun sindaco vorrebbe farsi ricordare come “sindaco della discarica” e, quindi, tutti i
sindaci partecipanti all’assemblea suddetta hanno in pratica deciso di non decidere dove fare la
discarica. Hanno solo approvato all’unanimità l’emendamento n.3 : “Di fornire, con il presente atto,
espresso indirizzo al COSMARI al fine di prevedere, nella progettazione dell’impianto di discarica,
la realizzazione di interventi, utili alla collettività, che abbiano impatto positivo sull’ambiente,
sull’economia e sul turismo dell’area interessata, sia durante l’esercizio dell’impianto stesso che
dopo la sua chiusura”. Ponzio Pilato non avrebbe saputo fare di meglio… Spetterà quindi al
Cosmari, decidere dove e come fare la nuova discarica provinciale.
La sinistra recanatese, che ha governato unita per 10 anni fino allo scorso anno, ora divisa, sembra
non sapere nulla di tutto ciò e si erge a salvatrice della città, confidando nella eventuale ( e non
auspicabile…) giunta regionale Mangialardi, che verrebbe ad essere il proseguo di Ceriscioli e delle
precedenti amministrazioni che hanno favorito le discariche. Dai comunicati apparsi sulla stampa in
questi giorni, con le varie prese di posizione contro la discarica, sembra di vedere “scherzi a parte”:
che i candidati della sinistra cittadina, abbiano confuso i ruoli di chi ha governato finora le Marche?
Non lasciamoci fregare da questo che sembra essere il gioco delle tre carte!
Quello che è certo, purtroppo, è che si continua a non rispettare la volontà e la dignità dei cittadini
recanatesi, prendendoli in giro e non dicendo la verità su come sono andati i fatti che ci hanno
condotto fin qui. Il problema non è il NO alla discarica a Recanati, è il No ad una nuova discarica
nelle Marche, salvo eventuale richiesta specifica di qualche sindaco. Non si può continuare la lotta
tra i cittadini della provincia di Macerata, o tra i cittadini marchigiani, penalizzandone alcuni e
favorendone altri, come giustamente ha anche evidenziato l’avvocato Paolo Tanoni nel suo recente
comunicato stampa che ci sentiamo di condividere.
Sappiamo che una discarica crea comunque un indotto economico da un lato, ma anche danni e
perdite economiche dall’altro. Il Comune dovrà essere intanto all’altezza di quantificare tali perdite
e danni, mettendosi poi nella posizione, eventualmente, di chiedere in contropartita al Cosmari, ad
esempio, un ingente indennizzo per tutti quegli anni in cui l’eventuale discarica sarà attiva o,
magari, nuovi servizi/reparti presso il nostro ex-ospedale, o l’esonero totale per tutti gli anni delle
tasse sui rifiuti ed ogni altro onere versato al Cosmari, e anche indennizzi di ogni tipologia per tutti
quei cittadini che vedrebbero svalutati i propri immobili, case, terreni ed attività di ogni genere, ecc.
Ovviamente anche noi di Lega Recanati ci opponiamo comunque alla paventata possibilità di
realizzare una discarica, e non solo a Recanati ma in tutta la regione Marche, per i motivi espressi
all’inizio di questo comunicato.
Non accettiamo e non vogliamo che il nostro territorio diventi famoso come la nuova “Terra dei
fuochi”!
Coordinatore cittadino
Lega Salvini Premier
Benito Mariani

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4 commenti

  1. ANONIMA 2019 on

    Il consigliere Mariani ha fatto una documentata disanima delle vicende della discarica. I cittadini recanatesi non la vogliono ?! La politica della sinistra promette una cosa per fare l’opposto.

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