Un giro nel parco di Villa Colloredo Mels con Ludmilla Bespalenco, moldava da 20 anni in Italia e da molto tempo residente a Recanati, che lamenta il grave stato di abbandono di questa bellissima oasi verde della città di Recanati inaugurata nel luglio del 2011 dall’allora sindaco Fiordomo dopo un’importante opera di sistemazione e ripulitura per un costo di circa 150 mila euro.

Non esistono più aiuole verdi e fioriere, la fontana all’ingresso del parco è con l’acqua stagnante, piena di sporcizia e non funzionante, nei vialetti interni nessuno toglie l’erba secca e i rami che cadono dalle piante e molte aree sono completamente brulle. A questo si aggiunge la zona al piano sottostante utilizzata da circa 5 anni da un Pub-bar con una convenzione con il Comune che ne doveva regolare l’attività e gli spazi da occupare, oltre alle iniziative sociali da realizzare nel corso dell’anno, gli orari di apertura e chiusura. Inoltre, a fronte di un canone di 390 euro al mese, il titolare si era impegnato a trasformare in un chiosco bar un vecchio immobile che ospitava, negli anni ’80, alcuni esemplari di scimmie quando nel parco c’era un mini zoo. A distanza di meno di due anni dal termine della convenzione di quest’opera non c’è ancora alcuna traccia. Inoltre gli stalli dei parcheggi per i portatori di handicap sono occupati da tavoli di ristoro e non è più possibile l’ingresso e la sosta di mezzi pubblici e privati come anche i pullman scolastici che ogni anno dovevano trasportato dai 3000 ai 4000 alunni in visita al Cea, il Centro di educazione ambientale del Wwf, presente al piano superiore del parco stesso.

 

 

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35 commenti

  1. Ci mancava la critica Moldava. Ci mancava . Ora il problema villa Colloredo ha un vero carattere internazionale.

  2. Massimo Belelli on

    …Anche questa adesso, ma non avete capito che se da Villa Colloredo si toglie il bar, dopo qualche mese, nemmeno la fontana riprendi più Asterio? quanta invidia, quanto livore, mi sembra che si debba fare polemica su tutto e tutti solo per il gusto di farla, questo modo di fare fa perdere di credibilità chi lo attua. Se c’è gente, c’è chi si lamenta del rumore, se non c’è gente, Recanati è una città morta, mettete daccordo i neuroni prima di parlare e di sparare a zero su ogni cosa.

    • radio_erre on

      mettiti tu d’accordo con quello che fate e poi disfate. Villa colloredo era stata inaugurata con un preciso obiettivo. Poi tutto è andato a schifio! Fare ristorazione nel rispetto degli accordi firmati è il minimo per una sociaetà che si suol dire civile. mi meraviglia che per far divertire e guadagnare un privato che non rispetta la convenzione calpesti ogni regola solo perchè è tuo amico.

      • Pienamente daccordo con il pensiero di Asterio. (Pur non condividendone le posizioni politiche) Personaggio autorizzato a scrivere e criticare le anomalie della città. Vera spina nel fianco di chi non è abituato a rispettare le regole.
        La nota stonata è che la lamentela sia di un autrice straniera. Non vorrà venire a darci consigli e dirci cosa e come si gestisce la cosa pubblica? Conosciamo tutti più che bene la storia delle vecchie repubbliche sovietiche……….

        • Il suo commento è desolante. Una persona di nazionalità non italiana deve tacere? A causa del passato dei paesi da cui hai origine? Che tristezza…

    • Condivido poco ciò che si dice su questa emittente, ma constato come Belelli sia completamente in cattiva fede con le affermazioni che fa.

  3. Ad integrazione del servizio c’è da segnalare che il parco ha perso in quest’ ultimo periodo il suo appeal , con una minore frequentazione , nonostante le diverse segnalazioni alle competenti autorità’ in quanto di notte e’ usato come dormitorio da loschi figuri specie nel tunnel dei giochi e che al mattino nella zona medesima e a ridosso dei bagni sono state spesso rinvenute a terra delle siringhe .
    Si prega pertanto , che le forze dell’ordine e chi di competenza, possano presidiare e controllare la zona , anche se è’ ben nota la carenza cronica di personale, al fine di eliminare il problema , per una maggiore sicurezza e fruibilità del parco stesso, senza l’assillo per gli stessi bambini giocando , data la loro curiosità’ ,di prendere in mano le siringhe, oppure finirci sopra scalzi con gravi rischi.

    • Belfagor! Tu sei il personaggio adatto a controllare di notte il parco! Ricordo bene il terrore che incutevi nei telefilm degli anni 70!
      Ancora vai girando per il Louvre? Dai trasferisciti a Colloredo!

  4. Massimo Belelli on

    No caro Asterio, non dico le cose che dico perchè è mio amico, sono sicuro al 101% di quello che affermo. Tutti i commercianti recanatesi, prendono di mira quel locale perchè pensano che sia il luogo a fargli fare affari, in realtà quei ragazzi hanno e stanno investendo molto per attrarre persone, ma si sa’ a Recanati chi apre un’attività i soldi cadono dal cielo. Per quanto riguarda la critica, se costruttiva e non sterile la accetto ma se fatta così proprio no. Tutti gli esercizi commerciali hanno avuto la possibilità, dopo il COVID di avere maggiori spazi a disposizione, e dire che si mangia nel posto per disabili all’interno di un parco con 1000 metri pianeggianti mi sembra proprio poco felice, il disabile può entrare, parcheggiare e muoversi anche senza il posto segnalato. sull’incuria, posso anche essere daccordo, ma quando erano i tuoi amici a non curarsi del parco non ne ho sentite molte di polemiche!.

    • radio_erre on

      Per risponderti caro Massimo inviterei i lettori a rileggere il tuo commento. Mi sembra che contenga ampiamente una mia eventuale replica. aggiungo solo che i posti riservati per disabili erano da tempo occupati molto prima del Covid.

  5. Ma….. Sig Belelli, visto che conosco bene il parco,, se entrano 4 macchina con permesso dove parcheggiano????

  6. Nel commentare l’articolo in questione, a mio avviso occorre fare una distinzione preliminare: da un lato le condizioni del parco di Villa Colloredo, dall’altro lato la vicenda del bar.
    Sotto il primo aspetto le critiche sono condivisibili, posto che il degrado e l’abbandono del parco sono sotto gli occhi di chiunque e non rappresentano certo un buon biglietto da visita per la città.
    Sotto il secondo aspetto, invece, sarebbe stato opportuno che, prima di emettere giudizi, la signora moldava avesse letto con attenzione la convenzione stipulata dall’Amministrazione con l’attuale concessionario: in tal modo avrebbe compreso che quest’ultimo – il quale, peraltro, non ha beneficiato di alcun favoritismo, posto che ha partecipato ad un regolare bando pubblico aggiudicandosi la concessione con amplissimo margine di punteggio sugli altri partecipanti – non ha concretato alcun inadempimento ai propri obblighi, mentre, come giustamente sottolineato da alcuni precedenti commenti, la struttura in parola ha da sempre costituito un ottimo punto di riferimento per tutta la cittadinanza, giovane e non, specialmente in questo peculiare periodo post-emergenziale, dato che le attività all’aperto sono quelle da prediligersi per divertirsi limitando il rischio di contagio. Di conseguenza bene ha fatto l’Amministrazione a destinare tale porzione del parco a questa specifica destinazione ed a proseguire nell’affidamento della stessa in concessione.
    Quanto agli ‘stalli dei parcheggi per i portatori di handicap’ basti osservare che i tavoli raffigurati nelle foto sono visibilmente amovibili (quindi non arrecano alcun pregiudizio) e che in ogni caso è la penetrazione del parco da parte di automezzi, tantopiù se di grandi dimensioni, per giunta anche in orario notturno (?) a risultare inappropriata piuttosto che il temporaneo ed innocuo posizionamento di qualche arredo leggero.
    Da ultimo, e ritornando al piccolo fabbricato menzionato quale oggetto di futura ristrutturazione, sarebbe bene che tutti prendessero atto del fatto che una precedente amministrazione – cui era evidentemente estraneo il concetto di ‘capitale della cultura’ – aveva pensato bene di trasformare in stabbiolo per primati una casetta che, coerentemente con l’alto lignaggio dei Conti di Colloredo-Mels, recava ancora gli interni adornati da pitture murali … per non parlare poi di una nicchia nei giardini di Palazzo Venieri, adibita per lustri a ricovero per i carretti dei netturbini … Se per decenni si sono sopportati tranquillamente simili sfregi, mi permetto di ritenere che nei confronti della situazione attuale si dovrebbe dimostrare minore ostilità. Mario Pinelli

    • “prima di emettere giudizi, la signora moldava avesse letto con attenzione la convenzione stipulata dall’Amministrazione con l’attuale concessionario: in tal modo avrebbe compreso che quest’ultimo – il quale, peraltro, non ha beneficiato di alcun favoritismo, posto che ha partecipato ad un regolare bando pubblico aggiudicandosi la concessione con amplissimo margine di punteggio sugli altri partecipanti”
      Chi non ha letto la convenzione è lei, perchè proprio in base alle regole precise stabilite lì (troppo esigenti per il privato appunto verso il pubblico) che gli altri si sono ritirati. L’attuale esencente non ha mai aperto al mattino ad esempio o organizzato “di suo” attività ricreative domenicali.
      Il canone di affitto così scellerato e basso è legato alla ristrutturazione della casetta ancora non pervenuta ma i due anni rimanenti forse saranno quelli buoni.
      Per quanto riguarda la metratura occupata è ben oltre i 25 mq consentiti oltre il casotto da ben prima dell’emergenza (capito architetto Belelli?.
      Per quanto riguarda il suono della discoteca abusiva allestita ogni fine settimana siamo oltre i limiti stabiliti dal piano acustico cittadino dove è specificato che le zone in cui ci sono scuole, parchi e ospedali i db devono essere abbattuti al minimo.
      Piano che è stato poi modificato ad hoc con deroghe e bla bla bla in caso di spettacoli TEMPORANEI.
      Non venga a fare l’avvocatuccio alla Conte, non è aria.

    • “…..l’attuale concessionario non ha beneficiato di alcun favoritismo, posto che ha partecipato ad un regolare bando pubblico aggiudicandosi la concessione con amplissimo margine di punteggio sugli altri partecipanti…….”
      Anche io ho risposto a quel bando, e so con certezza che qualcun altro aveva ottenuto un punteggio superiore a quello dell’attuale concessionario.
      La sua è un’opinione come la mia e andrebbe verificata.
      Chi avrà ragione?

      • Mi scusi, se lei è certo che un altro aveva maggior punteggio….
        perché è stato zitto tutto questo tempo?
        Perché non ha fatto l unica cosa che deve fare un cittadino quando scopre una irregolarità? Cioè Denunciare alla magistratura?
        È ancora in tempo , lo faccia per rendere giustizia a chi è stato scavalcato.

        • Non ho denunciato semplicemente perché non sono un allineato politicamente e per non avere rogne e/o ritorsioni, che sarebbero state inevitabili.

    • radio_erre on

      Cario Mario, la convenzione parla di apertura al mattino per famiglie alle ore 9.30. la convenzione parla di chiusura serale alle 23.30. la convenzione parla di ristrutturazione della casetta delle scimmie per godere di un canone di affitto di 390 euro al mese. Ci sono locali che pagano oltre mille euro di canone per fare ristorazione. la convenzione stabilisce che il concessionario deve garantire 90 iniziative sociali all’anno. in cinque anni sono 450. Sai elencarmene alcune realizzate?. la convenzione stabilisce una metratura ben precisa di area di cui godere. Appare che il piano terra del parco sia tutto occupato dal pub/bar. I parcheggi per disabili in altre aree della città ti risulta occupati da tavoli per la ristorazione? ti sembrerebbe normale che ciò avvenga? No di certo. la foto con la signora moldava è stata scattata alle ore 11 di mattina. un’ora dove al parco potrebbero accedere disabili con il proprio mezzo come avviene per il civico cimitero. Siamo davanti ad una prepotenza inaccettabile ed inaudita. Non è difendibile chi ha sfregio delle regole anche se non sono condivisibili. Regole rimangono. Il Comune fa finta di nulla. ma non potrà farlo ancora per molto perché da quello che so stanno per partire esposti e denunce.

  7. “Quanto agli ‘stalli dei parcheggi per i portatori di handicap’ basti osservare che i tavoli raffigurati nelle foto sono visibilmente amovibili (quindi non arrecano alcun pregiudizio)”. Ecco un commento da arrampicata di specchi sinistroide e laida. Le regole sono sempre da rispettare e non all’italiana derogate.

  8. Non capisco perchè abbiano fatto un parcheggio auto per invalidi proprio dentro una zona verde parco pubblico, personalmente sono contrario, però una volta fatta quella regola bisogna che tutti e sottolineo tutti rigorosamente la rispettino, quindi la signora moldava ha ragione nel lamentarsi e contestare, non si possono fare regole subdole per propria convenienza a proprio uso e consumo, per cui se quell’area è parcheggio parcheggio invalidi deve restare e non adibita ad altre funzioni.

    • Ma santa miseria lo fate apposta?
      “Non capisco perché abbiano fatto un parcheggio auto per invalidi proprio dentro una zona verde”.
      Esprimete giustamente un giudizio partendo da presupposti cretini e a loro favore.
      Stateci con la testa.

      • Ci stia bene lei con la testa nel leggere il commento, che mi pare proprio non l’abbia affatto capito per niente.
        Non ho espresso giudizi a loro favore, semmai li ho criticati aspramente, perchè prima fanno cose e leggi poi sono loro gli stessi autori i primi a non rispettare le leggi che fanno, secondo il loro personale piacere come quando vogliono loro, no cosi non ci sto, se guarda bene su la foto dove in primo piano c’è la signora col vestito bianco, c’è in fondo anche un cartello che indica parcheggio invalidi, ora non possono mettere in quell’area adibita a parcheggio tavoli e banchetti ad impedire il parcheggio, perchè cosi hanno voluto.
        Poi dopo ci possiamo anche mettere d’accordo che i parcheggi in quel posto sono aberranti e andrebbero aboliti.

        • Ho letto bene il commento e mi riferivo al fatto di mettere in dubbio parcheggi per disabili all’interno di un’area verde, ma scherziamo? Ci devono essere assolutamente. Ecco perché ho detto attenzione a criticare partendo da presupposti attaccabili.
          Saluti

  9. Caro Asterio,
    per quanto mi è dato di sapere tutte le attività della struttura sono preventivamente comunicate all’Amministrazione, la quale debitamente esercita la propria funzione di controllo, circostanza che costituisce la migliore garanzia in ordine al rispetto delle regole convenzionali. Quanto alla ‘casetta delle scimmie’ non mi risulta che sia previsto un termine intermedio, rispetto alla data di scadenza della convenzione, per le opere di ristrutturazione, ragion per cui ogni contestazione in proposito risulta quantomeno intempestiva.
    Relativamente al canone pagato, in primo luogo il paragone con le condizioni di locazione praticate da privato a privato è palesemente inconferente, sia perché nel caso di specie una parte è rappresentata da una Pubblica Amministrazione, sia perché, soprattutto, non mi risulta che nell’ambito dei suddetti contratti privati sia previsto, a carico del conduttore, alcun onere ulteriore rispetto al canone mensile. Il concessionario in parola, invece, ha assunto – già avendovi adempiuto – anche l’obbligo di realizzare ex novo il bagno a servizio del parco (operazione che, vado a memoria, ha comportato esborsi superiori ad 8000 euro ma, eventualmente avessi errato per eccesso, sarà mia cura rettificare prontamente), senza contare poi la corresponsione di oltre 4000 euro annui per l’occupazione del suolo pubblico: ti invito, quindi, a rivedere i tuoi conteggi alla luce di tali dati.
    Debbo anche dire che mi pare quantomeno strano – ove le asserite ‘prepotenze’ fossero state effettivamente concretate – che in tutti gli anni di concessione nessuna formale lamentela sia stata avanzata dagli aventi diritto, ossia i disabili, relativamente alla mancata disponibilità (o, meglio, impossibilità di utilizzo causa abusiva occupazione) dei posteggi loro riservati all’interno del parco e tale circostanza dimostra chiaramente la sostanziale inconsistenza degli addebiti nonché la innocuità delle condotte attribuite al gestore.
    Alle ‘pecore da tastiera’ (così propriamente da definirsi, dato che pavidamente si trincerano dietro l’anonimato), alle quali il diritto e la prudenza sono evidentemente assai poco familiari, basterà invece replicare che il TAR Marche, con sentenza n. 39/2019 passata in giudicato, ha rigettato totalmente il ricorso presentato contro il gestore sulla base della asserita violazione del piano di classificazione acustica del Comune di Recanati e della altrettanto asserita illegittimità delle autorizzazioni concessegli dallo stesso Comune, valutando tale domanda non solo irricevibile – in accoglimento della specifica eccezione avanzata dall’avvocatuccio del gestore – ed in parte inammissibile, ma anche infondata nel merito: e con ciò risultano respinte al mittente anche le maliziose illazioni in ordine a fantomatici abusi che, con ogni giuridica evidenza, trovano albergo solo nella fervida fantasia (pacato eufemismo) dell’incauto commentatore. Mario Pinelli

    • Avvocato il tempo scopre sempre la merda sotto la neve. Parole tecniche a difesa di ciò che è evidente agli occhi della gente comune non cambia il giudizio verso chi deve controllare e i loro supportati.
      Viva lei con il disturbo continuo adiacente l’abitazione o con tasse amministrative enormi o con rigidi controlli per ogni minima pagliuzza e poi dica se non ci siano differenze di trattamento.
      Saluti e alla prossima FANTASIA.

    • Allora con calma bisogna forzare la barricata rossa.
      “Per quanto mi è dato di sapere” VUOL DIRE CHE NON LO SAI E PARTI MALE.
      “Le attività della struttura sono preventivamente comunicate all’Amministrazione, la quale debitamente esercita la propria funzione di controllo”. CHE NON C’E’ VISTA L’INCURIA E IL PRESUNTO ILLECITO SOLLEVATO. “circostanza che costituisce la migliore garanzia in ordine al rispetto delle regole convenzionali”. IN OSSERVANZA SEMMAI E QUALE GARANZIA, NON E’ UN PARMIGIANO.
      QUINDI MI FA DEDURRE CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E’ LASSIVA SORVOLANDO SULLE REGOLE CONVENZIONALI COME DICE, NEL TEMPO?
      “Quanto alla ‘casetta delle scimmie’ non mi risulta che sia previsto un termine intermedio, rispetto alla data di scadenza della convenzione, per le opere di ristrutturazione, ragion per cui ogni contestazione in proposito risulta quantomeno intempestiva.”
      IL TERMINE E’ QUELLO DEL BUON SENSO VISTO CHE RIMANGONO DUE ANNI E NON C’E’ ARIA DI PROGETTO. ASPETTIAMO LA RICONFERMA DELLA CONCESSIONE? … OK.
      “Relativamente al canone pagato, in primo luogo il paragone con le condizioni di locazione praticate da privato a privato è palesemente inconferente, sia perché nel caso di specie una parte è rappresentata da una Pubblica Amministrazione, sia perché, soprattutto, non mi risulta che nell’ambito dei suddetti contratti privati sia previsto, a carico del conduttore, alcun onere ulteriore rispetto al canone mensile” PERCHÉ LA MANUTENZIONE ORDINARIA DELL’AFFITTUARIO CHI LA PAGA?. TANTO MEGLIO SE UNA PARTE E’ PUBBLICA E QUINDI SI VUOLE PIÙ ATTENTA A CIO’ CHE NON E’ SOLO SUO MA DI TUTTI.
      “Il concessionario in parola, invece, ha assunto – già avendovi adempiuto – anche l’obbligo di realizzare ex novo il bagno a servizio”. ESISTE QUALCHE ATTIVITÀ SENZA BAGNO PUBBLICO? SE NON INTERNO LO DEVI PUR FARE DA QUALCHE PARTE.
      “senza contare poi la corresponsione di oltre 4000 euro annui per l’occupazione del suolo pubblico”
      QUINDI GRAZIE MILLE TROPPO GENEROSO, ALTRI HANNO SOLO UN MISERO METRO D’OMBRA PAGATO ORO.
      “Debbo anche dire che mi pare quantomeno strano – ove le asserite ‘prepotenze’ fossero state effettivamente concretate – che in tutti gli anni di concessione nessuna formale lamentela sia stata avanzata dagli aventi diritto, ossia i disabili, relativamente alla mancata disponibilità (o, meglio, impossibilità di utilizzo causa abusiva occupazione) dei posteggi loro riservati all’interno del parco e tale circostanza dimostra chiaramente la sostanziale inconsistenza degli addebiti nonché la innocuità delle condotte attribuite al gestore”. QUESTA E’ LA PIÙ BELLA, POVERO INNOCENTE. LO SPAZIO PER I DISABILI CI DEVE ESSERE A PRESCINDERE, ANCHE SE UN SOLO DISABILE ALL’ANNO VOGLIA ENTRARE.
      ALTRIMENTI TOGLIAMOLI DALLA META’ DEI PARCHEGGI CITTADINI TANTO NON SONO MAI OCCUPATI E CI SERVONO, NO???
      Alle ‘pecore da tastiera’ (così propriamente da definirsi, dato che pavidamente si trincerano dietro l’anonimato), alle quali il diritto e la prudenza sono evidentemente assai poco familiari.
      NEL DIALOGO TRA CITTADINI NON CI SI SCANNA CON DENUNCE PER DIFFAMAZIONE FACILI FACILI.
      IL TUO GIOCO E’ PALESE. SE SUI SOCIAL TUTTI POSSONO DIRE LA LORO ANCHE QUI TE LO TIENI COS’I’ COM’E’.
      “Il diritto e la prudenza sono evidentemente assai poco familiari”. DIRITTO DI VEDERE COSE GIUSTE E OSSERVARE QUELLE SBAGLIATE. PRUDENZA CHE UN EX SINDACO ALLA LEOPOLDA DEFINÌ VILE (CITAZIONE) PROPRIO PERCHÉ TROPPA.

      SALUTI AVVOCATO.
      SENZA RANCORE SOLO UNA RINCORSA.

  10. Perfetto! Hai scritto una falsità. Altrimenti lo avresti denunciato e… ne avresti avuto solo che merito, altro che rogne. Sei un bugiardo. Tu andresti denunciato per calunnia.
    Coraggio fai i nomi , non aver paura.

  11. I disabili a Recanati pagano i parcheggi sulle strisce blu, grazie a una sentenza della Cassazione. In altri comuni la normativa comunale ha ripristinato l’esenzione dal pagamento come prevedeva una circolare del Ministero dell’Interno. Che almeno i posti loro riservati vengano lasciati liberi mi sembra il minimo.

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