Operazione dei Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche: sequestrato, nei confronti di un fisioterapista non iscritto all’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, un appartamento sito in città ed utilizzato esclusivamente quale studio professionale.  Il responsabile è stato denunciato a piede libero alla locale A.G. per il reato di abusivo esercizio di una professione. Sequestrati anche macchinari elettromedicali e medicinali.

I Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche, attraverso l’incrocio delle informazioni detenute nelle banche dati in uso al Corpo e delle informazioni assunte nell’ordinaria attività investigativa correlata al controllo economico del territorio, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Macerata, hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione presso uno studio professionale risultato esercitare, in Civitanova Marche, attività di massofisioterapia e di fisioterapia.

Le attività così condotte hanno permesso di accertare l’esercizio abusivo della professione di fisioterapista e di massofisioterapista, in violazione dell’art. 348 del codice penale, da parte di un cittadino di nazionalità italiana in possesso solo del diploma scolastico della scuola secondaria di 2° grado, sprovvisto dei titoli abilitativi previsti dalla normativa di settore, e non iscritto all’Ordine Professionale dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Le ricerche esperite dalle Fiamme Gialle presso lo studio, con la collaborazione di personale tecnico dell’Associazione Italiana Massofisioterapisti, hanno portato al rinvenimento e al conseguente sequestro di numerosi attrezzi elettromedicali e medicinali, adoperati abusivamente dall’indagato.

Il sequestro ha riguardato altresì l’intero appartamento “riadattato” a studio professionale dal responsabile, che è stato deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria per il reato di abusivo esercizio di una professione, che prevede la sanzione penale della reclusione fino a 3 anni, la multa fino a 50.000 Euro, nonché in caso di condanna, la confisca dei beni strumentali alla commissione del reato.

L’attività di servizio testimonia il costante impegno esercitato dalla Guardia di Finanza nel contrasto agli illeciti nel settore dell’abusivismo professionale, finalizzato alla tutela dell’economia legale e dei contribuenti, nonché, nel caso di specie, alla salvaguardia della salute dei cittadini.

 

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3 commenti

  1. Tutti i miei complimenti aspettavo da anni di leggere notizie come questa,buon lavoro….e ce ne sarà molto

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