Era giunto a Macerata per spacciare cocaina. Dopo Milano, voleva conquistare anche una delle maggiori piazze di spaccio della città, ritornata alla normalità, dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro e il raid di Traini, grazie all’azione repressiva e all’opera di perenne controllo messe in campo dalla Polizia di Stato, secondo le linee guida fissate dal Questore Pignataro.

È finito in manette il cittadino della Guinea, poco più che ventenne, dopo un blitz fulmineo degli uomini della Squadra Mobile, guidati dal Commissario Capo Matteo Luconi, scattato nel pieno della notte.

Aveva installato la propria base logistica in un appartamento nel cuore del centro, da cui cercava di controllare il traffico della cocaina a Macerata.

Gli investigatori della Squadra Mobile, però, non avevano perso le sue tracce da quando, la sera prima, aveva messo piede a Macerata, proveniente da fuori. Ore e ore di pedinamenti e appostamenti, senza mai perderlo di vista, hanno consentito di individuare il suo rifugio, situato al secondo piano di un appartamento nel cuore del centro storico, che condivideva con altri due connazionali, rimesti estranei ai fatti contestati.

Tanto è bastato a far scattare il blitz della Polizia alle prime luci dell’alba. Sei poliziotti della Squadra Mobile hanno cinturato la zona e poi hanno fatto irruzione a casa dell’uomo, già colpito da provvedimento di carcerazione a tre anni e mezzo di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti a Milano, immobilizzandolo, mentre cercava, invano, di darsi alla fuga.

L’uomo è stato arrestato. Per lui si aprono ora le porte del carcere.

Il Questore Pignataro sottolinea, ancora una volta, l’importanza dell’impegno messo in campo dagli uomini della Polizia di Stato della Questura di Macerata nell’arginare i tentavi della criminalità straniera – e, in particolare, di quella nigeriana, affiancata da quella guineana – di riconquistare sempre maggiori spazi alle attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Conclude il Questore – è solo col sostegno dell’intera comunità e, in modo particolare, dei Sindaci. i quali si riconoscono e si identificano nelle Forze di Polizia, cui va un sentito plauso per la disponibilità che forniscono quotidianamente per far prevalere il bene sul male e contrastare ogni forma di illegalità.

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