L’inaugurazione ci sarà sabato 11 luglio e poi da li l’orario di apertura della mostra sarà dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 20 fino alla fine della mostra fissato per il 13 settembre. L’appuntamento per tutti gli appassionati è a Castello Svevo. La mostra rappresenta l’opportunità di ricordare e conoscere due protagonisti importanti degli anni ‘60/’70; attraverso foto, filmati, disegni e lettere. I disegni di Claudio Cintoli vennero esposti agli inizi degli anni Settanta al Centro Nazionale di Studi Leopardiani, permettendo di conoscere l’abilità di sintesi e disegno dell’artista; realizzati tra la fine degli anni ’50 e la fine degli anni ’60; in parte utilizzati da Remo Stortoni (poeta dialettale e fotografo) per illustrare il libro “Poeta a braccio”. Un rapporto tra i due di amicizia, di affetto e di stima, testimoniato anche da una ricca corrispondenza. Claudio Cintoli è autore dell’imponente murales (15 mt. X 3) ‘una manciata di stelle’ nel collegio dei Gesuiti a Roma dove da udienza il Papa. La mostra ha avuto il patrocinio del Comune di Porto Recanati, della Regione Marche e del Piper Club di Roma, oltre al sostegno di ASTEA Energia.
La figura di Mia Martini è molto legata a Porto Recanati perché la sua infanzia è trascorsa in queste terre. Sin da bambina, Mimì iniziò a manifestare una predilezione per la musica. A 5 anni studiava pianoforte, a 13 già cantava in balere e in occasione di alcune feste. Fino alla prima audizione, a Milano, nel 1962, alla quale l’accompagnò mamma Maria. A notarla fu il discografico Carlo Alberto Rossi, il quale la lanciò nel mondo della musica come ‘ragazzina yè-yè’ (fenomeno musicale del tempo).
3 commenti
In quanto nipote dell’artista Claudio Cintoli (Michela Cintoli) e persona citata in questo video, mi sento autorizzata a dare un mio parere su quanto ascoltato.
Premetto che è sempre buona cosa valorizzare figure dal comprovato valore artistico e spessore intellettuale legate al territorio, ma sarebbe altresi’ buona norma, prima di organizzare eventi espondendo materiale e stampando manifesti e cataloghi, contattare come primissima cosa i familiari (in questo caso la famiglia Cintoli, non altri), piuttosto che citarli a conclusione di un video come questo che salta fuori a giochi fatti.
Nessuno di noi Cintoli ha ricevuto telefonate/mail o comunicazioni di alcun tipo circa l’intenzione di mettere in atto questo progetto, sebbene gli organizzatori/ideatori sapessero dell’esistenza di familiari, come viene dichiarato in questo video.
Per quanto mi riguarda, parlo a nome mio (Michela Cintoli), oltre alla grave mancanza di cui sopra (nessuna comunicazione con la famiglia Cintoli per eventuali accordi sull’impostazione della mostra, dei manifesti ed eventuale gestione di materiali da esporre), non condivido in alcun modo le modalità con cui è stato organizzato il tutto, a partire dall’associazione arbitraria di due figure che non hanno nulla in comune, se non il fatto di aver varcato la soglia del Piper nell’arco dello stesso decennio, e l’aver soggiornato a Porto Recanati per alcuni periodi.
L’impostazione generale dell’evento, compreso il titolo della mostra e l’assetto grafico dei manifesti non sono assolutamente idonei e in linea con il prestigio e la raffinatezza intellettuale dell’artista Claudio Cintoli. Sicuramente se mi avessero sottoposto il progetto in generale prima di metterlo in pratica, mi sarei opposta, dato che la famiglia Cintoli è abituata a proporre Claudio in ben altri termini e tagli grafico/estetici.
Il tutto sarebbe dovuto essere discusso concordato ed approvato con la famiglia Cintoli, che invece non è stata contatta da nessuno ed è venuta a conoscenza del fatto solo dopo aver visto i manifesti affissi, e definirli manifesti è un complimento.
Non aggiungo altro, mi congedo con profonda indignazione e mi auguro che in futuro, prima di tirare in ballo la figura di Claudio Cintoli, vengano interpellati membri della famiglia Cintoli per pareri in merito, cosa che è di prassi anche nei contesti espositivi più prestigiosi.
Ingrata.
Caro anonimo, dimostri la tua grettezza e la tua ignoranza, visto che dimostri di non sapere neppure chi sia Claudio Cintoli che, come ben dice la nipote, nulla ha a che vedere con Mia Martini.