L’inizio della stagione estiva 2020 in città è stato segnato da eclatanti e preoccupanti episodi di micro criminalità e problemi di ordine pubblico che hanno come protagonisti giovani portorecanatesi. Se l’escalation di questi ultimi giorni è innegabile, è altrettanto vero che si tratta di un problema che investe Porto Recanati da molto tempo. Se prima determinati episodi erano limitati alle periferie o ai luoghi più “sensibili” della città, oggi scorribande, schiamazzi, risse, atti di vandalismo e spaccio hanno come palcoscenico vie e piazze del Centro. Tutto ciò genera una più che giustificata paura tra i residenti, vittime e spettatori impotenti di queste manifestazioni di disagio giovanile.

Apprendiamo dai giornali che l’Amministrazione sta pensando di emanare provvedimenti restrittivi sulla vendita degli alcolici e sull’apertura dei locali della “movida” locale, in pratica una sorta di coprifuoco. A un anno dalla fine del mandato, si mette la firma anche sul fallimento del progetto politico del Sindaco e della sua Giunta, che poneva la sicurezza al primo punto del programma elettorale.

Siamo convinti che si debba intervenire per fermare questa piaga sociale ma, come siamo contrari a una sorta di “militarizzazione” del paese, siamo convinti che si debba investire sulla prevenzione come mai è stato fatto finora. La realtà ci dice che il tessuto sociale della nostra comunità si è tanto deteriorato da non esistere praticamente più, e non possiamo che domandarci, e domandare a chi ha responsabilità di governo, che fine hanno fatto i progetti di inclusione e di aggregazione giovanile, quali politiche culturali rivolte ai nostri giovani sono state poste in essere, quali attività vengono svolte al Centro giovanile, quanti sono i ragazzi coinvolti e con quali risultati, che fine hanno fatto i progetti per lo sport, importanti per togliere i ragazzi dalle strade, e quelli legati al teatro, alla musica e ad altre forme di promozione formativa e individuale?

È lecito chiedersi dove sono le famiglie, prima agenzia educativa, ma è altrettanto doveroso chiedere dove sono la politica e gli amministratori.

Uniti per Porto Recanati

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3 commenti

  1. Militarizzazione! Questa frase sembra essere un macigno, una catena, ma che problemi ci sono! se nessuno ha nulla da nascondere, vive in maniera civile…rispettoso di ogni regola per se e sopratutto per gli altri, una massiccia presenza di forze dell’ordine non darebbe fastidio affatto, ansi…

    • Ario Roncitelli on

      Il solito ragionamento da… osteria. Va bene tutto e pure di più se si può. Fino a quando non tocca a me incappare nel giro di vite richiesto. Allora si tirano fuori paroloni come “coprifuoco”, “militarizzazione” e via così, farneticando.

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