Per la prima volta Casa Leopardi apre oggi al pubblico i luoghi dell’anima di Giacomo con il nuovo percorso di visita “Ove abitai fanciullo” a Palazzo Leopardi a Recanati.
“Due secoli ci separano da Giacomo e dal suo mondo, ma l’attualità del suo pensiero illumina anche lo scenario odierno, offrendoci la cura ai mali di questa epoca: la solidarietà fra uomini” – ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi, discendente del Poeta – “Dobbiamo condividere la forza della cultura. L’emergenza che abbiamo vissuto non può farci dimenticare l’importanza della memoria. – ha aggiunto la contessa Olimpia Leopardi – I musei sono per eccellenza i luoghi deputati a questo e hanno un senso soltanto se aperti. Proprio per questo, nonostante lo scenario imprevisto, abbiamo voluto onorare l’impegno preso. Oggi siamo pronti a far vivere al pubblico le suggestioni che toccarono l’animo del giovane Leopardi nelle stanze dove ha vissuto e da cui ha tratto ispirazione”.
Annunciato e previsto per marzo scorso, ma rinviato a causa dell’emergenza sanitaria, “Ove abitai fanciullo” realizza il desiderio di numerosi visitatori e appassionati che per la prima volta potranno accedere al piano nobile del Palazzo. Un percorso unico, nel rispetto delle recenti norme igienico-sanitarie e di distanziamento sociale, alla scoperta dei luoghi in cui Giacomo è nato e vissuto. L’emozionante itinerario è il naturale compimento di uno sforzo ventennale della famiglia Leopardi teso ad ampliare la conoscenza della vita e del pensiero del Poeta.
“Questo progetto di restauro e di apertura al pubblico degli spazi di Giacomo è stato fortemente voluto da mio padre e sono fiera di essere riuscita a portarlo a termine” ha aggiunto la contessa Olimpia Leopardi – “Per la nostra famiglia è un momento importante e, mi auguro, possa esserlo anche per tutti coloro che hanno Giacomo nel cuore”.
Il conte Pierfrancesco riassume il significato di questa giornata storica con una sola e semplice parola “condivisione”. “Finalmente diamo la possibilità, afferma Pierfrancesco, a chi ama Giacomo di vedere di lui le sue cose intime come la camera da letto. Mi sembra giusto. Non durerà molto e non sarà per sempre anche perché dobbiamo tutelare questi luoghi e non è possibile prevedere un lungo e continuo afflusso di gente, ma dare oggi questa possibilità è per me importante”.
Il restauro, conclusosi nel gennaio 2020, ha permesso di riscoprire gli originali decori pittorici delle “Brecce”, la parte di Palazzo che ospita gli appartamenti di Giacomo e i fratelli. Ubicati tra il giardino di ponente e quello di levante, vennero fatti edificare dal conte Monaldo per garantire ai suoi figli adolescenti indipendenza e intimità.
Il nuovo percorso consente ai visitatori l’accesso ai saloni di rappresentanza del Palazzo; alla galleria dove sono esposte le collezioni d’arte; al giardino che ispirò gli immortali versi de Le ricordanze; al salottino dove i fratelli Leopardi si intrattenevano e alla camera privata di Giacomo Leopardi, dalla cui finestra, il Poeta osservava l’amata luna e le vaghe stelle dell’Orsa.
“Ove abitai fanciullo” sarà visitabile dal martedì alla domenica tutti i giorni solo su prenotazione chiamando il +39 339 2039459.