Si aprono i centri estivi a Recanati, con un ampia offerta educativa, ricreativa e ludica per tutti i gusti e in sicurezza, secondo le attuali norme anti-covid.
Sono state molte le associazioni, le cooperative e i soggetti privati, già operanti nel settore, che hanno risposto al bando pubblico, per la manifestazione d’interesse lanciato dal Comune nel mese di maggio, per co-progettare e realizzare con l’Ente le attività ludico, ricreative, aggregative estive per le bambine e i bambini recanatesi. Allo start di partenza dei centri estivi, un’ampia gamma di offerte e servizi viene messa a disposizione dei genitori per scegliere dove iscrivere in sicurezza i propri figli da 0 a 3 anni e da 3 anni ai 17 anni . Tra le caratteristiche principali dei centri estivi programmati: l’organizzazione delle numerose e variegate attività esperienziali all’aperto, suddivise in piccoli gruppi di bambini secondo norma e diffuse in tutto il territorio.
“Tenendo presente il difficile periodo di emergenza sanitaria che i più piccoli hanno dovuto subire e che ha comportato una forte privazione della loro socialità, aspetto fondamentale per una crescita equilibrata, i centri estivi rappresentano oggi il primo vero segnale importante di ripartenza verso una normale quotidianità per i bambini e le bambine del territorio – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – Ringrazio coloro che si sono resi disponibili alla gestione dei centri e gli uffici che hanno lavorato alacremente per arrivare alla realizzazione di un piano così complesso e variegato, in modo rapido e con procedure semplificate”.
Le famiglie avranno pertanto la possibilità di scegliere, all’interno di un ricco panorama di offerte, le attività, gli orari, i periodi e i luoghi che più preferiscono.
Si potrà optare per i laboratori creativi in lingua inglese e le attività ludiche e ricreative dedicate a tutte le arti, dalla danza, alla musica e al teatro. Le fattorie didattiche offrono passeggiate in natura e interazioni guidate con aule a cielo aperto.
E nello sport si va dall’atletica, al basket, alla ginnastica artistica, al calcio, al tiro con l’arco, all’hockey fino all’introduzione all’equitazione con le passeggiate con i pony.
“Abbiamo iniziato un percorso comune di formazione con tutti i soggetti gestori accreditati, per far sì che l’accoglienza sia fatta nei modi più utili ed efficaci, tenendo conto che questa sarà una delle prime esperienze prolungate per i bambini e le bambine di affidamento ad adulti che non siano i familiari, dopo l’isolamento e l’interruzione della frequenza a servizi educativi e scuole dovuta alla pandemia. – racconta l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini – Si è discusso anche di come rispondere a loro eventuali dubbi e domande su contagio e malattia, dando sostegno alle possibili ansie e paure che per ora hanno trovato una sponda di rassicurazione solo da parte dei familiari. Essere chiari, diretti, senza giri di parole o cercare di cambiare discorso è la cosa migliore, sapendo che i bambini e le bambine chiedono quando sono in grado di sopportare il carico delle risposte” sostiene la Nicolini nella sua qualità di psicologa dello sviluppo e dell’educazione.
La formazione continuerà con il pedagogista ludico Prof. Antonio Di Pietro, docente di “Progettazione educativa per la prima infanzia” all’ Università di Firenze nonché referente nazionale del LudoCemea. Il tema dell’incontro è Giochi d(‘)istanti e offrirà spunti pratici per giocare insieme, anche se distanziati. In programma un terzo incontro con il Dott. Giampiero Monaca, referente del progetto “Bimbisvegli”, che coordina un campus di didattica esperienziale all’aperto, con percorsi educativi e di apprendimento ludico.
“Abbiamo inteso con questo breve percorso sia favorire il dialogo e la collaborazione tra tutti i soggetti gestori” continua l’Assessora Nicolini, “sia impegnarci ad assicurare una qualità dell’accoglienza sufficientemente buona e uniforme, considerate le molte differenze tra i conduttori, per competenze ed esperienze pregresse”. E aggiunge un ringraziamento, affiancandosi a quanto già espresso dal Sindaco. “Ora è necessario che le famiglie abbiano fiducia in queste iniziative, per poter iniziare insieme, sapendo che sono già disponibili risorse dal governo e richiedibili sul sito dell’INPS e che altre arriveranno ai Comuni per sostenere le spese di gestione, anche se ancora non sono stati comunicati gli eventuali vincoli di spesa. Per bambine e bambini con disabilità saranno erogati comunque contributi su fondi comunali”.
Tenuto conto delle ultime linee guida pubblicate lo scorso 9 giugno, che aprono la possibilità di offrire attività estive anche per la fascia di età 0-3, altre opportunità si apriranno nei prossimi giorni.
Tutti i dettagli sui centri estivi offerti, che saranno continuamente aggiornati con nuove possibili disponibilità, con i relativi riferimenti per contatti, sono reperibili sul sito del Comune di Recanati
1 commento
Fanno tante promesse ma ,i disabili non riescono ad essere inseriti in questi centri con gli educatori ..e questo è molto grave soprattutto oggi che si parla molto di INCLUSIONE