“Rivedere l’organizzazione sanitaria regionale: l’emergenza ha fatto comprendere le criticità e i limiti della politiche sanitarie fatte fino ad oggi – ha affermato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi, vicepresidente della commissione sanità, che continua – con continui tagli ai servizi territoriali, depotenziamenti che hanno colpito indistintamente varie zone delle Marche e una sanità governata solo in base ai numeri che ha puntato sugli accorpamenti in grandi strutture centrali (vedasi gli ospedali unici o provinciali) a danno della sanità territoriale e dell’entroterra. È il momento di cambiare approccio e riconsiderare totalmente l’organizzazione della sanità marchigiana perché la pandemia ha dimostrato che il modello portato avanti sinora dal centrosinistra non è quello ottimale e adeguato ai bisogni dei marchigiani.
L’ho chiesto in aula più volte, quando il pensiero di una pandemia non avrebbe sfiorato nessuno di noi, e lo torno a ripetere oggi che invece purtroppo abbiamo fatto i conti con un’emergenza sanitaria che ci ha travolti arrivando quasi al collasso del sistema sanitario regionale. Un sistema sanitario che ha tenuto solamente grazie al lavoro infaticabile di tutto il personale impiegato nella lotta al virus nonostante esso continui ad essere inascoltato e non coinvolto da chi deve decidere.
La parentesi del Covid Hospital di Civitanova ne è l’esempio lampante. Aperto nel giorno esatto in cui nelle Marche si è registrato per la prima volta il contagio zero e chiuso oggi dopo 10 giorni, rischia di essere solo una “fiera delle vanità” costata quasi 10 milioni di euro. L’apertura, per accogliere gli ultimi 3 pazienti di terapia intensiva, è apparsa ai cittadini come soltanto una forzatura che ha costretto l’impiego di almeno 40 fra medici e operatori sanitari sottratti agli ospedali che devono tornare alla normale attività. Un’apertura forzata nonostante i continui appelli dei medici che chiedevano di ripensare a quello che avrebbe potuto essere un grosso investimento, e che invece dimostra solo la totale lontananza del governo regionale dalle reali esigenze dei territori.
Serve un cambio di passo nella sanità marchigiana – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Elena Leonardi – e soprattutto serve chiarezza sul maxi investimento del Covid Hospital di Civitanova, per evitare che pesi soltanto sulle spalle dell’Area Vasta 3 di Macerata, come sta accadendo, e per evitare che quelle risorse spese diventino uno spreco e l’astronave resti “ferma in garage”. Tanto che oggi è lo stesso Ministero della Salute che chiede alle Regioni di potenziare le terapie intensive interne agli ospedali, costringendo dunque a un ripensamento generale della sanità come da sempre noi chiediamo”.
2 commenti
Ma lei, signora Leonardi, cos’ha fatto e detto quando si stava allestendo l'”astronave” (così hanno chiamato l’ospedale della fiera di Civitanova) di Ceriscioli e Bertolaso? Ha mai chiesto, pubblicamente, di sapere qual era la strada dei soldi, con tutta la storiella del conto corrente privato, delle donazioni e dei loro autori, del passaggio dei quattrini alle casse della Regione? Ha mai chiesto nulla sulla conformità dei padiglioni della fiera agli standard della sanità? Ha mai chiesto perchè si è rinunciato agli ospedali di Camerino e di Fossombrone (forse perchè il presidente professore di matematica temeva che passata l’epidemia, i due ospedali avrebbero preteso un ruolo diverso, più qualificato rispetto all’ordinario?), che inizialmente dovevano far parte della rete sanitaria regionale? In Regione c’è qualche sua interrogazione in proposito? Sui giornali, Tv, radio e altro, ci sono sue dichiarazioni e prese di posizione contro il progetto?
Sa, signora, pur non creando problemi dal punto di vista del codice penale, le omissioni spesso sono come i peccati. E politicamente lei e tutti gli altri della, a questo punto, sedicente opposizione siete colpevoli di omissione. E’ patetico chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti, cioè non serve lamentarsi ora dopo aver lasciato fare per settimane. marchigiani non possono essere presi in giro in maniera così sfacciata.
Ci può spiegare in dettaglio cosa significa rivedere l’organizzazione della sanita?
Riaprirete i piccoli Ospedali, che facevano da filtro e sarebbero stati molto utili in un periodo così terribile di pandemia e tutti i servizi, anche di pronto soccorso, che c’erano prima ? La popolazione tutta lo spera perchè si è stancata di girovagare per chilometri e chilometri anche per un banale intervento di appendicite, per una visita specialistica, di diagnosi, o per poter seguire un proprio caro, d’età avanzata, che ha bisogno di adeguate cure ed un posto letto vicino ai propri cari. Quanto ha risparmiato la Regione con la chiusura di tutti questi piccoli ma utilissimi Ospedali ?
Quanti posti di lavoro sono stati tagliati? Quanto hanno speso in più gli utenti che hanno avuto bisogno di servizi sanitari?
Lei ,per quel poco che ho potuto seguire, che è stata una tra le poche persone che hanno capito le vere esigenze della popolazione ed ha supportato i vari comitati a difesa dei piccoli Ospedali chiusi ,cosa ha intenzione di fare qualora le prossime elezioni avessero esito positivo. Ce lo faccia capire in maniera esplicita. Ciò gioverebbe a Lei e alle tantissime persone che in passato, deluse, impotenti e scoraggiate, non si sono più presentate alle urne.