Abbiamo letto che l’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia Giulio Gallera, nel corso di un recentissimo comunicato ha detto: “Parlo in modo semplice per farmi capire anche dalle massaie.” Ricordo all’Assessore che il termine “massaie” era tipico della civiltà contadina e dell’era fascista.

Nell’età industriale si è passati al termine “casalinghe” per altro sgradito alle donne stesse, sia che lo svolgano a tempo pieno sia a tempo parziale.

Nell’età della robotica e della domotica, che è ormai la nostra, definire “massaie” le donne che alla cura della casa e della famiglia, comunque si dedicano, per scelta o per mancanza di opportunità del mercato del lavoro, suona offensivo perchè sottintende una limitata capacità di comprensione rispetto a qualsiasi altro cittadino, mentre le donne sono intelligenti, preparate, multitasking e, in grado di comprendere perfettamente non solo  le spiegazioni dell’Assessore in questione, ma anche quelle di  personalità  di elevata cultura.

Anche le aderenti al nostro Movimento preferiscono definirsi: “Donne attive in famiglia e nella Società”. Il Movimento Italiano Casalinghe, si aspetta che l’Assessore Giulio Gallera si scusi con tutte le donne italiane.

 

Tina Leonzi Presidente Nazionale, Elisa Cingolani Vice Presidente Nazionale MOICA

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2 commenti

  1. Sono una donna e preferisco molto di più il termine massaia, che ricorda anche con una nota dolcemente nostalgica il senso di attaccamento familiare che è proprio della donna, piuttosto che casalinga,a mio parere più dispregiativo. La lettura del termine in richiamo all’era fascista è una personale e libera interpretazione.

  2. Nella mia lunga vita ho avuto l’opportunità di avere più esperienze, sia di lavoro fuori casa , che di lavoro in casa, sia di lavoratrice dipendente, che indipendente. Da queste esperienze deduco che seguire i propri figli e la vorare in casa sia la scelta migliore, soldi permettendo. Non hai padroni, che molto spesso sono prepotenti e meschini, sopratutto si ha libertà di organizzare il proprio lavoro e poter in questo modo dedicarsi ai propri hobby. Quindi, quelli che ancora pensano che le “massaie” siano una sottospecie, non hanno capito nulla e la cosa è grave quando viene detta da un politico.

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