Grazie alla sinergia tra Croce Rossa Italiana, Servizio Sanità della Regione Marche e ASUR, da lunedì 25 maggio partiranno in tutta la regione Marche i test di siero-prevalenza sull’infezione da coronavirus promossi dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istat, il comitato tecnico-scientifico COVID-19, l’Istituto Superiore di sanità e l’Ospedale Spallanzani di Roma. 150mila i cittadini che saranno coinvolti in tutta Italia e oltre 5mila i marchigiani. L’obiettivo è capire il livello di immunità della popolazione.

La partecipazione sarà definita a random, decisa tramite l’Istituto nazionale di statistica con una selezione puramente casuale. Un’indagine fondamentale che vede in prima linea proprio la CRI Marche, insieme alla Regione Marche. Il ruolo dell’associazione di volontariato sarà duplice: contattare telefonicamente i cittadini chiamati a partecipare, tramite il call center regionale, ed effettuare il prelievo con la collaborazione del personale sanitario CRI, che sarà poi analizzato dal laboratorio di virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.

A partire da lunedì 25, quindi, i volontari messi in campo dall’associazione, daranno il via alle telefonate. Ogni cittadino “estratto” della regione Marche sarà contattato dal numero 06 55101400. Oltre 20 gli operatori CRI, specificatamente formati, distribuiti per le province e supportati da un team regionale guidato dalla Delegata Regionale Area Salute CRI (Focal Point di progetto per le Marche) con sede ad Ancona, che si occuperanno di contattare i cittadini.

Dopo la chiamata, durante la quale verrà somministrato un questionario, sarà preso l’appuntamento, fissando la data in cui il cittadino selezionato dovrà recarsi al punto di prelievo. Circa 45 i punti allestiti dalla Croce Rossa Italiana in tutte le Marche, grazie alla collaborazione della Direzione Asur e dei singoli distretti: 20 quelli realizzati all’interno di sedi CRI preesistenti o con ambulanze mobili, ed i restanti posizionati all’interno di ambulatori Asur. A gestirli, il personale volontario della Croce Rossa Italiana, infermieri che già lavorano nelle strutture ospedaliere del territorio o in ambito privato e che doneranno alcune ore del loro tempo alla causa. Coinvolta anche l’Area Emergenza della CRI Marche che, dopo aver allestito i punti prelievi, si occuperà della gestione del materiale e della consegna dei tamponi al laboratorio di Virologia di Torrette.
Essenziale per la riuscita del progetto, come ricorda la Sanità Regionale, la collaborazione dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. Non solo per sensibilizzare i loro assistiti sull’importanza di questa indagine al livello nazionale e regionale, ma soprattutto per approfondire la diffusione del virus e adeguare, in tal senso, le prossime linee d’azione.

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6 commenti

  1. Indosso una maschera ? in pubblico e sto a due metri di distanza da te. Voglio che tu sappia che ti rispetto e che potrei essere asintomatico e passarti il virus. No, non “vivo nella paura” del virus, voglio solo far parte della soluzione e non del problema. Non mi sento come se il “governo mi controllasse”, Mi sento come se fossi un adulto che contribuisce alla società. Il mondo non gira intorno a me. Se potessimo vivere tutti con la considerazione degli altri, tutto questo mondo sarebbe un posto migliore. Indossare una maschera e stare a due metri di distanza non mi rende debole, spaventato, stupido o persino “controllato”, mi rende premuroso e rispettoso. Immagina per un momento che qualcuno vicino e caro si possa ammalare..
    Non so se indossare una maschera mi protegga davvero o protegga le persone intorno a me, comunque so, che non indossare una maschera potrebbe essere più rischioso.
    Questo è cortesia e rispetto.

  2. Ma se non sono stato sorteggiato e volessi comunque fare il test, per mia tranquillità e per quella di chi mi circonda, dove o a chi posso rivolgermi?
    Ringrazio chi saprà darmi una risposta.

    • Non te lo consiglio,sai perché?
      Perché se risulti asintomatico ti mettono in isolamento,quarantena se hai dei cari dovrebbero anch’essi sottoporsi a controlli e così i tuoi amici,colleghi ecc.
      Con l risultato che passato un mese nessuno ti fa il tampone per valutare la guarigione!
      Triste a chi tocca!

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