Montefano nonostante i problemi legati al coronavirus, getta la prima pietra per entrare a far parte del sistema delle biblioteche pubbliche comunali, un lavoro impegnativo reso ancor più difficoltoso dall’immobilismo e dalle occasioni perse da chi amministrando la Comunità avrebbe dovuto sfruttare meglio le opportunità che si sono presentate negli anni. Infatti Montefano non fa parte di nessun polo, una situazione poco gratificante che ha creato disagi soprattutto agli studenti che si sono dovuti appoggiare a biblioteche dei paesi del circondario per approfondire i propri studi.

Macerata sarà capofila di un sistema integrato tra vari Comuni della provincia, cultura e socialità al centro del progetto bibliotecario. L’amministrazione si è già attivata da diversi mesi per la catalogazione dei volumi del lascito Pallotta, il lavoro in prima persona del Sindaco Angela Barbieri ha permesso di ottenere cospicui finanziamenti al Comune di Montefano ed attraverso lo sblocco di procedimenti piuttosto complessi che rischiavano di far perdere anche la proprietà si è finalmente riusciti a concludere le pratiche per la definitiva acquisizione di Palazzo Pallotta.

Nei mesi a seguire si ultimeranno i lavori e gli allestimenti interni così anche i montefanesi potranno contare su nuovi spazi ed una biblioteca dove si potrà studiare ed arricchire la propria cultura, aspetto fondamentale per la crescita di tutta la Comunità.

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3 commenti

  1. Ottima notizia. Purché si capisca che una biblioteca non vive di fondi storici, di cui si interessano pochi specialisti, ma di adeguati e continui investimenti in letteratura corrente e in strumentazioni tecnologiche che attirino i più giovani.

  2. Un polo bibliotecario è un organismo vivo. Servono sicuramente testi di letteratura moderna ma è importante che Montefano lavori sulla sua storia. Basta pensare a quale prezioso lavoro sta facendo il prof. Marco Moroni per l’identità storica e culturale di Recanati.

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