Sandrino Bertini, presidente della BCC di Recanati Colmurano, come tanti altri suoi colleghi, sono impegnati a gestire l’emergenza economica derivante dal fermo delle attività a causa del coronavirus.

Ecco come si è mossa la banca di fronte a questi problemi.

c’è stata, e in che misura, una maggiore richiesta di prestiti bancari anche da parte di semplici cittadini? Avete adottato particolari agevolazioni per i vostri clienti?

In termini numerici sicuramente la richiesta maggiore di prestiti si è concentrata sulla lettera m), comma 1, art. 13 del DL Liquidità, relativa ai finanziamenti fino ad € 25.000. Solo nella prima settimana di attivazione dell’operatività la Banca ha ricevuto oltre 300 richieste ed il flusso giornaliero continua ad essere molto rilevante. A tale proposito la BCC di Recanati e Colmurano ha inteso favorire la propria clientela adottando una iniziativa commerciale con condizioni particolarmente vantaggiose. Al tempo stesso la BCC ancor prima dell’introduzione del DL Liquidità aveva adottato strumenti per favorire l’accesso al credito nel contesto delle PMI. Al di fuori delle attività economiche, le principali richieste provenienti da privati si rivolgono all’anticipazione della CIG, per favorire la quale la BCC ha adottato una operatività a tasso zero, e le moratorie. Anche in questo contesto per favorire la propria clientela la BCC ha introdotto la possibilità di procedere anche al di fuori del dettato normativo, attraverso moratorie volontarie gestite con procedure semplificate.

Le imprese, costrette al fermo della loro attività, come hanno reagito? Ci sono state richieste di accesso ai prestiti previsti dal decreto del governo “Cura Italia”? Quante le richieste sino ad oggi presentate e quante accolte e per quale importo complessivo?

Il sistema imprese si è rivolto alla banca già agli inizi della pandemia, prima ancore degli interventi governativi. Il decreto “Cura Italia” ha attivato principalmente richieste di moratorie (ex art. 54 Privati, art. 56 Imprese), mentre il fenomeno massivo delle richieste di affidamento è avvenuto con il Decreto “liquidità”. Come banca del Territorio abbiamo dimostrato da subito la vicinanza alla nostra clientela attraverso iniziative autonome anche in assenza di garanzie introdotte poi dal Decreto di aprile. Ad oggi tra richieste di moratorie e nuovi affidamenti la nostra BCC ha ricevuto oltre 1000 richieste, le moratorie sono state evase al 90%, mentre per quanto riguarda la nuova finanza sono state prese in carico circa il 75% delle richieste pervenute. Al fine di dare massimo riscontro in termini di tempestività la BCC ha strutturato una apposita Task Force per permettere di dare rapido soddisfacimento anche alle richieste non ancora processate.

Mi puoi dire quante sono state le richieste di accedere al prestito dei 25 mila euro e principalmente a che settori produttivi si riferiscono?

Tenendo in considerazione le richieste pervenute in forza dell’iniziativa introdotta a marzo, assimilabile al prestito fino a € 25.000, ma in assenza di garanzie statali, e le richieste riconducibili alla garanzia di cui alla lettera m) art.13 comma 1 del DL “Liquidità”, la BCC ha ricevuto oltre 500 richieste provenienti dai diversi settori produttivi, come tipico di una banca che opera su un territorio principalmente locale. Va rilevato che, stante l’importo della misura, i settori maggiormente attivi nella richiesta sono fortemente legati alla piccola e micro imprenditorialità come il commercio al dettaglio, con particolare riferimento al settore della ristorazione, l’artigianato e la manifattura.

Ci sono state richieste per prestiti di importi maggiori e in che misura?

Il recente assetto normativo ha introdotto misure di sostegno importanti per le imprese più strutturate, o per iniziative imprenditoriali più articolate. Basti pensare l’intervento di Sace, con la duplice veste di garanzia e sostegno all’internazionalizzazione, sia con l’estensione da parte del Fondo Centrale di Garanzia a € 5 mln come livello massimo di intervento rispetto ai precedenti € 2,5 mln. Tuttavia le articolazioni normative ed in modo particolare il recepimento dei regolamenti degli Organismi di Garanzia chiamati ad intervenire hanno in parte rallentato l’accesso a questi strumenti. Va tuttavia evidenziato che una volta superata la criticità il sistema si è rapidamente attivato, anche grazie all’attività consulenziale che la rete commerciale della BCC ha messo in campo, permettendoci di ricevere importanti richieste da parte della nostra clientela favorite dal sostegno che il decreto “liquidità” ha definito.

Le procedure bancarie per l’erogazione del prestito che tempi hanno avuto mediamente?

In questo caso, con un pò di rammarico, occorre sfatare il concetto di immediatezza emerso da una prima interpretazione delle norme, dove sembrava che bastasse recarsi in banca per ricevere gli incentivi previsti. La tipologia di interventi ha reso necessario il via libera della La Commissione Europea. Si sono poi dovute adeguare le documentazioni interne ai singoli istituti (FDG – MCC, Sace, ecc.). Dal lato banche non è stato previsto nessun tipo di automatismo. Pur adottando procedure semplificate le banche sono chiamate a verificare, per quanto concerne in particolare i finanziamenti alle imprese garantiti dallo Stato, che questi siano essenzialmente mirati a fornire le imprese della provvista necessaria per far fronte ai costi di funzionamento o a realizzare verificabili piani di ristrutturazione industriale e produttiva. Senza dimenticare le tradizionali verifiche imposte alle banche dall’attuale normativa, connesse anche al rischio penale che un comportamento inappropriato, in termini di concessione del credito, può determinare. Dopo una fase di rodaggio, oggi il meccanismo appare più integrato confidando di poter evadere le pratiche, almeno per quanto riguarda la lettera m), in pochi giorni dalla ricezione dei documenti.

Qual è l’iter che adottate per l’esame delle richieste?

La numerosità delle richieste che tuttavia non ha trovato impreparata la Banca che si è strutturata per recepire le domande on line che confluiscono ad un’area Crediti ben organizzata, con la creazione di una specifica Task Force per la gestione delle richieste standardizzate, senza trascurare il supporto fornito al processo dalle strutture di rete che hanno retto l’onda d’urto delle numerose domande supportando in modo completo e consulenziale la clientela.

Che tasso viene applicato per i prestiti erogati tramite il decreto “Cura Italia”?

Potrebbe apparire abbastanza strano e forse in contrasto con quanto spesso rappresentato sulla stampa, ma le misure governative non hanno mai indicato le condizioni che il sistema bancario deve applicare, lasciando la più ampia libertà alle banche. Esiste semmai un limite massimo come indicato all’art. 13 lettera m) del DL 23.  Resta inteso che trattandosi di interventi con garanzia statale, riducendo il rischio di credito per la banca, nonché in forza della finalità delle misure, la Banca di Credito Cooperativo, come espressione locale del sistema finanziario, ha deciso di formulare proposte di assoluto vantaggio per la clientela, su tutti gli interventi proposti, in modo particolare con il DL Liquidità, dove la maggior parte delle richieste è rivolta alla lettera m). In questo specifico contesto la BCC interviene con finanziamenti fino a 72 mesi, di cui 24 di preammortamento, a tasso fisso di 0,90%per i Soci e 1% per i non Soci.

Questa crisi economica che ricadute può avere per la banca? Qual è la vostra maggiore preoccupazione?

Al momento è difficile stimare gli effetti, ma più che preoccupazioni nutriamo aspettative. Nel momento in cui le banche saranno in grado di valutare l’impresa, nei fondamentali e nelle potenzialità, nella progettualità e nell’innovazione, riusciremo a cogliere le opportunità e le sfide che stanno dietro ad ogni crisi. Più che una preoccupazione il nostro è un impegno di farci trovare pronti al cambiamento che inevitabilmente questo scenario determinerà. Alla sfida tecnologica, informatica ma anche di crescita professionale che ci aspetta me per la quale ci riteniamo assolutamente pronti.

 Temete un aumento delle sofferenze?

Non è il tema delle sofferenze che ci preoccupa. Questo aspetto sarà tanto più attenuato quanto più elevata sarà la capacità delle imprese di presentarsi al mercato, compreso quello finanziario, con un abito diverso. Con Imprese che dovranno sapersi adattare all’esigenza di innovazione che la globalizzazione impone, che siano in grado di esportare le opere dell’intelletto e le eccellenze della regione. In questo contesto la BCC di Recanati e Colmurano si sta attrezzando per rivestire il ruolo di partner strategico del sistema imprenditoriale locale.

 

 

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2 commenti

  1. Goffredo Natalucci on

    Al di là di questo comunicato stampa trasformato in intervista, c’è il fatto che gli sportelli della BCC sono praticamente INACCESSIBILI per tutte le altre necessità dei clienti: dalla richiesta di un estratto conto alla ricarica di una carta di credito al versamento con un bonifico. Lasciamo perdere l'”alta finanza”, quello che conta è avere TUTTI i servizi per i quali il cliente paga, cioè per la totalità.

  2. Vergognatevi…sono 20 giorni che abbiamo fatto richiesta dei 25000 mila euro…ancora niente…cosa dovete aspettare…se dobbiamo ripartire ci servono soldi..sono 3 mesi che non lavoriamo…

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