Si aprirà ufficialmente il prossimo 29 maggio la stagione turistica nelle Marche e il presidente Ceriscioli pensa di anticipare anche l’apertura delle chiese per le celebrazioni religiose.

L’assessore regionale al turismo e alla cultura, Moreno Pieroni, parla di una ripartenza soddisfacente con i marchigiani ligi al dovere, a parte qualche rara eccezione, e di numeri del contagio in diminuzione.

“Siamo la prima regione in Italia che ha stabilito una data certa per la riapertura formale della stagione estiva, sottolinea Pieroni. Lo possiamo fare vista la decrescita della presenza del virus e perché vogliamo dare un messaggio forte di grande fiducia”.

Presto i protocolli di sicurezza per le attività balneari e alberghiere.

 

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2 commenti

  1. anna maria fedeli on

    Protocolli di sicurezza…. questo è il nodo. Basta che non si sparino assurdità allucinanti come per i cantieri edili, ove i tamponi ai lavoratori non si fanno ma se poi uno dovesse ammalarsi di coronavirus la responsabilità ricadrebbe sul tecnico responsabile della sicurezza con tutte le conseguenze civili e penali. Questo virus ai comuni mortali attacca l’apparato respiratorio mentre a chi ci governa attacca il cervello.

  2. Guglielmo Papa on

    Cresce l’odore di campagna elettorale. Ceriscioli e soci sanno di essere al capolinea (ma il “nostro” Pieroni saprà sicuramente trovare un salvagente per rimanere ancora a galla. Candidato a sindaco di Loreto?) e perciò concederanno aperture a più non posso, così da non rischiare oltre con i voti. Tutto senza un criterio minimamente razionale, ma solo per fare i primi della classe, che in questa situazione è quanto di peggio possa esserci e per non scontentare le diverse lobby di turno, in questo caso albergatori, bagnini e… preti. Intanto però neanche l’assessore al turismo dà una spiegazione chiara sulla realizzazione dell'”ospedalone” alla fiera di Civitanova, sulla sua futura gestione, sul personale che vi verrà impiegato e su tanti altri particolari che meriterebbero un’indagine approfondita. Per rispetto dei marchigiani.

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