“Non mi stupisce l’apertura in serie di fascicoli d’indagine su quello che è accaduto e sta ancora accadendo nelle case di riposo e residenze protette marchigiane, ma puntando la lente verso l’obiettivo sbagliato si corre il rischio di accendere soltanto un fuoco di paglia. Ampiamente prevedibile il fatto che un virus così aggressivo potesse mietere vittime nella popolazione anziana, tanto più se in condizioni di salute non ottimali e se costretta a vivere in spazi ristretti. Quello che a metà dello scorso mese di marzo si prefigurava soltanto come un rischio enorme e che personalmente avevo cercato di segnalare a mezzo stampa, oggi è deflagrato sia dentro che fuori quelle strutture per anziani. E purtroppo con numerosi morti e una lunga lista di indagati.

Ritengo, però, in tutta sincerità, che cercare i responsabili dentro le mura di quelle strutture dove, senza fare distinzioni, dai direttori sanitari fino all’ultimo degli inservienti, inclusi medici, infermieri e assistenti sanitari, hanno operato nell’emergenza, con il massimo impegno e in assenza  di precise indicazioni, sia sbagliato, oltre che profondamente ingiusto. Se è accaduto (e mi immagino che sia accaduto) che i vertici di quelle strutture si sono trovati di fronte a dover fare delle scelte in totale autonomia, se il personale non ha indossato i sistemi di protezione, se ci si è trovati a corto di mascherine e guanti, ma si è comunque cercato di garantire assistenza ai ricoverati, credo che le responsabilità vadano individuate ad un livello più alto.

Mi riferisco evidentemente alle massime istituzioni regionali, Presidente e Giunta regionale, incapaci non soltanto di agire tempestivamente e dettare delle linee guida univoche e specifiche per le case di riposo e le residenze per anziani, ma, ancora più colpevolmente, incapaci di ascoltare gli appelli e percepire, anticipandola, l’emergenza. In quella direzione e nelle falle del sistema di protezione civile che, da parte sua, non ha saputo garantire l’adeguata fornitura e distribuzione dei presidi di protezione la Magistratura dovrebbe meglio muoversi se davvero intende trovare delle responsabilità vere”.

 

Sandro Zaffiri

Capogruppo Lega in Consiglio regionale Marche

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8 commenti

  1. Però io penso, e non capisco proprio come operano certi magistrati, andrebbero messi loro sotto inchiesta per come agiscono, dovrebbero mettere sotto inchiesta in primis il presidente del consiglio Conte e tutto il suo governo giallorosso perchè:
    dopo aver fatto chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado,
    dopo aver impedito tutte le funzioni religiose,
    dopo aver impedito di frequentare giardini e parchi pubblici,
    dopo aver impedito tutti gli avvenimenti sportivi partite e quant’altro, tutt’al più casomai partite a porte chiuse,
    dopo aver impedito di spostarsi liberamente in altri territori,
    dopo aver fatto chiudere tutti ristoranti, pizzerie, bar ed esercizi commerciali,
    tutte queste ordinanze allo scopo di evitare contatti sociali, rischio pandemia,
    dopo aver spiegato tantissime volte ed ampiamente che le persone anziane sono i primi soggetti a rischio, e prime vittime del covid 19.
    Ora non si capisce perchè il presidente del consiglio non abbia fatto un’ordinanza
    per far chiudere momentaneamente tutte le residenze per anziani, RSA ecc in tutto il territorio nazionale, un provvedimento che doveva essere stato fatto prima ancora di tutti gli altri provvedimenti, poiché in questi luoghi RSA, residenze anziani, case di riposo non si possono evitare contatti sociali, per cui si sapeva già che queste persone erano ad alto rischio.
    Ogni famiglia si sarebbe dovuta riportare momentaneamente il proprio caro a casa propria e tenerselo fino al termine della pandemia, se ci si teneva tanto.

    • Gran parte degli anziani delle case di riposo non sono autosufficienti e non hanno una famiglia in grado di assisterli, ma di cosa parliamo?

      • Ma di cosa parliamo? Allora piuttosto era meglio perderli questi anziani? Paradossale!
        Non avranno una famiglia, ma avranno sicuramente dei parenti
        che immagino aspettano cinicamente l’eredità come sanguisughe!

  2. Goffredo Natalucci on

    Ceriscioli non ha un’idea della cosa e tanto basta per comprendere tutto ‘sto casino. La Lega intanto mantiene un “prudente” silenzio sulla vicenda dell’ospedale “nuovo” di Civitanova, in allestimento in un capannone della fiera. Forse perchè a dirigere tutta l’orchestra Ceriscioli ha chiamato il controverso Bertolaso (L’Aquila, La Maddalena, Salario Village…), che ha fatto una cosa analoga in Lombardia, regione a governo leghista.

    • Ahahahahahah!!
      E si!
      Se vale il discorso che i responsabili sono i massimi livelli regionali…in Lombardia la giunta Fontana è giusto che sia oggetto di indagini e perquisizioni!

  3. Certo se si fanno prima i tamponi alle forze dell’ordine che sono sani e in età lavorativa e solo poi, forse, ai vecchi ammucchiati nei lazzaretti è chiaro che le responsabilità delle stragi di anziani non sono solo degli amministratori delle case di riposo ma in tutt’altro senso.

  4. Il modello dei lazzaretti per gli anziani ha mostrato tutto il suo orrore, che, a ben vedere, esisteva anche prima. Nessuno vuole colpevolizzare le famiglie, ma vediamo se sono possibili altri modelli. In primo luogo, come sono ormai smantellati certi orfanatrofi lager con centinaia di bambini che ancora portano nell’anima e forse nel corpo gli orrori vissuti, così vanno smantellate queste discariche di carne umana deteriorata. Facciamo un cinico discorso economico. Se l’anziano non autosufficiente sta in casa, di solito accudito da una donna della famiglia, se se lo può permettere con l’aiuto di una badante altrimenti no, allo Stato costa solo l’indennità di accompagnamento, seicento euro più o meno, ma costa alla care giver la sospensione della sua vita e nessun riconoscimento economico o sociale. Quanto costa allo Stato un anziano in una casa di riposo, ammesso anche che paghi la retta per intero ? migliaia di euro. Non è meglio che lo Stato, o il Comune o chi ne abbia l’obbligo, corrisponda, assumendola direttamente , un regolare stipendio a chi se ne occupa, sia questa persona di famiglia o estranea ma qualificata? Non parlo della ridicola assistenza domiciliare di una due ore al giorno al massimo peraltro solo nei giorni feriali. Per gli anziani soli ma ancora parzialmente autosufficienti si veda di organizzare dei piccoli residence in cohousing con servizi esterni di somministrazione farmaci, pasti pronti, lavanderia e magari pulizie. Non dico che sia facile, ma l’assessore ai servizi sociali ha vaste competenze e anche voglia di sperimentare nuovi modelli, spero.

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