Medici in prima linea ma mandati al fronte senza le adeguate attrezzature. È quanto denuncia Daniele Massaccesi, medico di medicina generale. “In questo momento di emergenza ognuno cerca di attrezzarsi al meglio a propria tutela e di quella del paziente. È per questo che, insieme ad altri sei colleghi di Recanati e uno di Porto Recanati, per ovviare a questa carenza e organizzare al meglio il nostro servizio utilizzeremo una stanza, messa a disposizione dalla Croce Gialla, con bagno dedicato e accesso separato, dove sistemare i dispositivi di sicurezza da utilizzare per svolgere le visite a domicilio dei nostri pazienti che presentano patologie varie”.

La Croce Gialla ha messo a disposizione di questi professionisti anche un’auto con cui muoversi con più tranquillità sul territorio. “Il medico, afferma ancora Massaccesi, non deve essere vittima di questa ondata epidemica perché ha un rischio importante di ammalarsi, ma prima che la malattia si manifesti possono passare anche diversi giorni. E in quei giorni il medico, che non sa di essere portatore del virus, potrebbe creare problemi in tante altre famiglie. Io ho fatto una comunicazione, sia al direttore dell’Area Vasta che all’assessore alla sanità, di cercare al massimo dispositivi di protezione, come tute, mascherine, copri calzature, guanti, cioè tutti materiali difficili, ma non impossibili da reperire”.

L’appello del medico recanatese è rivolto alle aziende, che hanno reparti di verniciatura, gli stessi carrozzieri o attività commerciali che vendono prodotti per l’agricoltura: “se potete donare le tute a perdere in carta cerata bianca, utili ai medici di famiglia ma anche a quelli della guardia medica e agli infermieri dell’Adi. Noi saremo estremamente grati, aggiunge ancora Massaccesi, di questa collaborazione che ci permetterebbe di recarci a casa del paziente da visitare in tutta sicurezza. Due aziende mi hanno già dato disponibilità”. Massaccesi poi ritorna anche sull’utilizzo degli ospedali, nel frattempo ridotti a strutture territoriali come il Santa Lucia di Recanati, per invitare i responsabili della sanità regionale a pensare ad aprire le stanze dei reparti vuoti dove, accanto ad ogni letto, sono presenti le prese per l’ossigeno. “Nell’emergenza una palestra potrebbe essere una soluzione ma perché la struttura ospedaliera no? Così i soldi necessari per ricostruire potrebbero essere meglio utilizzati per aumentare il personale”.

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9 commenti

  1. Concordo appieno con il Dott. Massaccesi sulla necessità di utilizzare da parte di medici, infermieri ed operatori socio sanitari, protezioni ai massimi livelli come: tute integrali, calzari, occhiali o maschere protettive e diagnostica preventiva tramite tamponi settimanali.
    Includo tra questi lavoratori della sanità anche quelli che operano nelle strutture del nostro territorio e non solo a domicilio. Vedi Ircer, RSA… Che espongono al contagio i nostri anziani più fragili. Vanno bene le donazioni se ci saranno… Ma le strutture almeno, ora dovrebbero non badare a spese in sicurezza del v propri ospiti.

  2. Nell’emergenza una palestra potrebbe essere una soluzione ma perché la struttura ospedaliera no?
    Certo, ma riaprire le stanze costa solo i lavori di pulizia, vuoi mettere fare tutto ex novo, e per di più in fretta?
    Gli appalti sono soldi, e gli appalti con controlli “leggeri” sono soldi facili…

  3. Franco Menghini on

    Concordo Dott, spero venga ascoltato dai diretti interessati.
    Buon lavoro e grazie per ciò che sta facendo.

  4. luciano F. on

    un mese fa avrei detto: dove sono le istituzioni? cosa sta combinando l’assessorato, i dirigenti della sanità che fanno? stanno a casa? loro?
    oggi, perché come Te mi auguro ci sarà un domani e per quel domani si deve lavorare oggi, soprattutto può capirmi chi appartiene a settore primario dove per raccogliere si deve prima seminare , mi sono chiesto: mi posso mettere in gioco per aiutare concretamente il dott. Massaccesi?
    ho deciso di collaborare con chi ha una proposta molto seria, partecipare è semplice, lo possono fare tutti.

  5. VERGOGNAAA
    CHE VERGOGNA … Abbiamo meta’ ospedale vuoto e dobbiamo aspettare la Croce Gialla che ci dia una stanza x i nostri Medici…….. E i dirigenti DOVE SONO…… Abbiamo dei dirigenti da 120.000 € l’anno e Nn sono capaci di trovare una stanza……. Nn sono capaci di trovare un minimo di DPI x i “Nostri Infermieri e Medici” che lavorano x la Nostra comunità…….Ma chi spendiamo questi soldi noi tutti.. . (un GRANDE GRAZIE alla Croce Gialla)

  6. Concordo pienamente con il dottore. Ma purtroppo Ceriscioli ambisce guadagnare facendo riadattare strutture,anziché usare quelle già esistenti. È tutta una questione di soldi.

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