Non è il primo caso in città di bullismo e il palcoscenico è sempre una scuola superiore recanatese. Fatti accaduti anni indietro, dal settembre 2015 fino al marzo dell’anno seguente ma che sono stati rievocati ieri al Tribunale di Macerata dove si sta svolgendo il processo per stalking a carico di uno dei tre presunti bulli (gli altri due non sono ancora maggiorenni e se ne sta occupando il Tribunale dei minorenni di Ancona). Per il quindicenne di allora, residente a Porto Recanati, sono stati mesi da incubo con soprusi di ogni genere, insulti e dispetti e violenze. Il ragazzino, impaurito, non ha avuto mai il coraggio di denunciare quanto gli stava accadendo a nessuno: né a scuola né in famiglia finchè a marzo non è crollato con una paurosa crisi di panico che lo ha portato al Pronto Soccorso di Loreto. Qui è venuta fuori la storia ed è partita immediatamente la denuncia e con questa il processo. In seguito, il ragazzino aveva cambiato classe ed era rinato, aveva ripreso a studiare e aveva almeno un po’ superato quella spiacevolissima vicenda. Ieri per il presunto bullo maggiorenne, difeso dall’avvocato Francesca Forani, si è tenuta quindi la prima udienza. Nella prossima, fissata al 28 maggio, saranno sentiti gli altri testimoni dell’accusa citati dal pm D’Arienzo. Poi anche l’imputato, che oggi ha 23 anni, potrà dare la sua versione in merito alle accuse mosse contro di lui.
